Certificati di investimento - Cap. 5

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
nel senso che la difficoltà di sapere dove andrà il mercato riguarda anche le azioni, gli ETF, i fondi, le obbligazioni...etc...non è questione di inesperienza sulla leva

Certamente il punto è riuscire ad individuare la direzione del mercato. Chiaramente la leva esalta l'effetto, positivo o negativo che sia.
In ogni caso, su un portafoglio certificati long, una posizione short di qualche punto percentuale non può far male più di tanto.
 
(Reuters) - La Banca Centrale Europea ha bisogno di aumentare i tassi d'interesse fino al cosiddetto territorio restrittivo in cui frena l'economia, ma non dovrebbe iniziare a ridurre il suo bilancio fino al prossimo anno, ha detto il governatore della banca centrale slovacca Peter Kazimir.
Un altro aumento dei tassi di 75 punti base in ottobre sarebbe appropriato dopo una mossa simile in settembre e potrebbero essere necessari ulteriori aumenti, ha detto a Reuters Kazimir, che fa parte del Consiglio direttivo della Bce che stabilisce i tassi.
"Non ci fermeremo al tasso neutrale, dobbiamo continuare a spingere", ha detto Kazimir a margine dell'incontro annuale del Fondo Monetario Internazionale a Washington.
In precedenza la Bce aveva detto di dover raggiungere il tasso neutro, in cui non stimola né frena la crescita, ma un numero crescente di responsabili politici vede la necessità di un'incursione in territorio restrittivo per controllare l'inflazione, che ora corre al 10%.
Oltre ai rialzi dei tassi, la Bce ha già iniziato a riflettere su come ridurre l'ingente portafoglio di debito pubblico e privato acquistato nell'ultimo decennio nel tentativo di stimolare l'inflazione.
Tuttavia, secondo Kazimir, la fine dei reinvestimenti totali non è così imminente.
"La stretta quantitativa è una parte inevitabile della normalizzazione e della stretta monetaria, ma non inizierà quest'anno", ha detto Kazimir.
Fonti a conoscenza della questione hanno riferito che ai banchieri della Bce è stato presentato un calendario preliminare per la riduzione del bilancio che prevede che la Bce illustri i piani a dicembre o febbraio e che l'effettivo inasprimento quantitativo abbia inizio nel secondo trimestre del 2023.
ecco, più chiaro di così!! Noi ci stupiamo dei dati brutti dell'economia, mentre loro stanno cercando proprio quelli.
Per cui la tipica domanda ad ogni dato negativo: ma questi non si rendono conto? Bhe la risposta sta tutta qui, non solo si rendono conto, ma constatano che stanno operando bene secondo l'obbiettivo che vogliono raggiungere: territorio restrittivo in cui frena l'economia.
 
ecco, più chiaro di così!! Noi ci stupiamo dei dati brutti dell'economia, mentre loro stanno cercando proprio quelli.
Per cui la tipica domanda ad ogni dato negativo: ma questi non si rendono conto? Bhe la risposta sta tutta qui, non solo si rendono conto, ma constatano che stanno operando bene secondo l'obbiettivo che vogliono raggiungere: territorio restrittivo in cui frena l'economia.

La BCE deve per statuto tenere l'inflazione al 2%. In Europa alla crescita dovrebbe pensarci qualcun altro...
 
(Reuters) - La zona euro ha registrato ad agosto il più grande deficit commerciale dall'allargamento a 19 Paesi nel 2015, a causa degli alti prezzi dell'energia che hanno fatto lievitare il conto delle importazioni, secondo le stime ufficiali pubblicate oggi.
L'ufficio statistico dell'Unione europea Eurostat ha detto che la bilancia commerciale della zona euro con il resto del mondo ad agosto ha fatto registrare un deficit di 50,9 miliardi di euro, il deficit più alto mai registrato dal blocco da quando la Lituania è diventata il diciannovesimo Stato membro dell'Ue ad adottare l'euro nel gennaio 2015.
Il deficit è aumentato rispetto a luglio, quando si era attestato a 34 miliardi di euro, segnando il decimo mese consecutivo di saldo negativo, un cambiamento importante per il blocco che storicamente ha registrato grandi avanzi commerciali.
Il passaggio da un surplus a un deficit è in gran parte il risultato dell'impennata delle importazioni di energia del blocco.
Ad agosto, la zona euro ha aumentato le esportazioni di beni del 24% rispetto all'anno precedente, per un totale di 231,1 miliardi di euro, più o meno in linea con il volume delle esportazioni di luglio.
L'aumento delle esportazioni è stato però inferiore a quello delle importazioni, che sono aumentate del 53,6% rispetto all'anno precedente, raggiungendo i 282,1 miliardi di euro.
Per l'Unione europea a 27 Paesi, i pagamenti per le importazioni di energia sono aumentati del 154% nel periodo tra gennaio e agosto, raggiungendo i 543,8 miliardi di euro, contribuendo a un deficit commerciale complessivo di 309,6 miliardi di euro.
La Russia è stata tra coloro che hanno maggiormente beneficiato della situazione, nonostante gli sforzi dell'Ue per staccarsi dalle forniture russe in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca. Anche le importazioni dalla Norvegia, che è un importante fornitore di gas dell'Ue, sono aumentate notevolmente.
 
Ho notato che molti qui utilizzano i certificati mini future long e short.
Volevo inviarvi alcuni calcoli riguardanti quelli che sono i costi di questi strumenti, non sempre molto chiari a mio avviso.
Come molti di voi avranno letto sicuramente, per quelli di BNP nei final terms è riportato un costo di finanziamento del 3,5% annuo, che andrà ad incidere sulla parte finanziata e quindi sul livello di strike, aumentandolo o diminuendolo a secondo se il prodotto è long o short.
Ecco un esempio per un minifuture long:

Sottostante 100
Strike 80
Prezzo certificato 20=100-80
Leva 5=100/(100-80)

Dopo un anno lo strike sale di un numero di punti pari al 3,5% del sottostante:

Sottostante 100
Strike 83,5
Prezzo certificato 16,5=100-83,5
Leva 6=100/(100-83,5)

Il prezzo del certificato è quindi passato da 20 a 16,5 perdendo il 17,5% che corrisponde a 5*3,5%.
Ricapitolando, a sottostante invariato, lo strumento acquistato a leva 5X, avrà portato una perdita in conto capitale del 17,5% in un anno...
Spero vi sia utile
 
La Germania entrerà in recessione dal T3 del 2022

Il Ministero dell'Economia tedesco ha comunicato venerdì che la Germania dovrebbe entrare in recessione nel terzo trimestre del 2022 e avere tre trimestri consecutivi di crescita negativa. Il ministero ha osservato che la situazione economica si è "deteriorata in modo significativo a causa del prosciugamento delle forniture di gas dalla Russia", inducendo le industrie ad alta intensità energetica a "ridurre in modo sproporzionato" la loro produzione.

Il Ministero ha sottolineato che la recessione "difficilmente lascerà tracce sul mercato del lavoro". Ha spiegato che il mercato si sta "dimostrando robusto nella crisi" a causa della carenza di lavoratori qualificati, aggiungendo che l'aumento del salario minimo sostiene le famiglie a basso reddito e che i recenti aumenti dei livelli di disoccupazione sono "quasi interamente" causati dall'afflusso di rifugiati dall'Ucraina
 
ecco, più chiaro di così!! Noi ci stupiamo dei dati brutti dell'economia, mentre loro stanno cercando proprio quelli.
Per cui la tipica domanda ad ogni dato negativo: ma questi non si rendono conto? Bhe la risposta sta tutta qui, non solo si rendono conto, ma constatano che stanno operando bene secondo l'obbiettivo che vogliono raggiungere: territorio restrittivo in cui frena l'economia.

A me sembra che l'obiettivo vada inteso come arrivare al valore limite in cui inizia a frenare l'economia, dopo aver diminuito l'inflazione.
 
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Chiusa ad ulteriori risposte.

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