Certificati di investimento - Cap. 5 (6 lettori)

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manlius

Forumer attivo
Il sabato e la domenica è sempre tempo di studio, ricerca e calcoli sui certificates. Oggi mi sono divertito a confrontare il Phoenix Maxi Coupon Step Down Decrement di Citigroup (isin: XS2474841835) e il ben comprato Marex (isin: IT0006753179) ieri:

Sottostanti

1) Enel (strike: 4,85 € - barriera 2,91 €) - Eni (10,95 € - 6,57 €) - Intesa SP (1,68 € - 1,008 €) - Stellantis (12,50 € - 7,50 €);
2) sottostanti: Eni (14,28 € - 7,14 €) - Intesa SP (2,16€ - 1,08 €) - Unicredit (12,80 € - 6,40 €);
Considerazione: pur avendo le barriere al 50% (il 2^) le barriere di Eni e Intesa sono più basse per il 1^ (barriere al 60%; se paragono Stellantis e Unicredit ritengo che lo strike di Stellantis sia più interessante del bancario). A favore del 2^ il fatto che ci siano 3 sottostanti anziché 4, di cui 2 correlati tra loro (Intesa e Unicredit);

Rendimento

1) possibilità di ricevere nr. 3 maxi cedole del 9,50% + cedole trimestrali dell 1,50%;
2) cedola mensile dell 1,275%;

Valutazione in caso di rimborso anticipato a Luglio 2023 (del 1^)

1) 1.090,00 € (prezzo ask attuale) - 95,00 € x 3 = 805,00 € che porta a un potenziale rendimento del 19,50% in 8 mesi (ovvero 2,4375% ogni 30 gg);
2) 1.000,00 € (prezzo ask attuale) 1,275% x 8 = 10,20% rendimento in 8 mesi (1,275% ogni 30 gg);

Valutazione a scadenza del 2^ (Novembre 2025)

1) 1.090,00 € (prezzo ask attuale) - 95,00 € x 3 - 9 cedole x 15,00 € (rendimento dello 0,916% mensile);
2) 1.000,00 € (prezzo ask attuale) 1,275% x 36 cedole (rendimento dell 1,275% mensile);

Considerazioni finali

Appare evidente il sensibile divario di rendimento tra i 2 certificate nel caso di rimborso anticipato a Luglio 2023 mentre, se si arrivasse a Novembre 2025, il 2^ renderebbe qualcosa in più (ma se non ha rimborsato prima vuol dire che probabilmente uno dei 3 sottostanti è sotto barriera e i mercati sono nuovamente crollati). Personalmente preferisco di gran lunga il 1^ tanto e vero che in settimana l ho incrementato; per la cronaca da venerdì 4 Novembre (in mattina) ad oggi si è passati da un ask di 993,00 € a 1.090,00 € attuali..
Bella analisi però la barriera di Enel è abbastanza bassa, ma la sua presenza nel basket è poco gradita.
 

valgri

Valter : Born in 1965
cercasi.jpg
 

bart2002

Forumer attivo
Ottima analisi ma parte da un presupposto errato. E' da mesi che continuo a leggere da più parti che i sottostanti sono , come nell'esempio del XS2474841835 , Enel, Eni...etc..etc...

NO, i sottostanti sono gli indici:

Istoxx Single Stock on Enel GR Decrement 0.38
iSTOXX Single Stock on Stellantis GR Decrement 1

etc..etc..

Perchè è fondamentale specificarlo? Perchè è come se si paragonassero le tariffe di due compagnie aeree ( non low cost ) sulla tratta Roma - New York , di cui una propone una tariffa di 600 euro per la tratta e la seconda di 300 euro. Chi comprerebbe mai il biglietto a 600 euro? Poi però tra le righe si legge che la compagnia B, in caso di problemi nel rifornimento, o di aumento delle tariffe di carburante o di noleggio degli hub o ancora per qualsiasi altro tipo di problema, ha il diritto di aumentare automaticamente la tariffa a 900 euro. Ecco, è quello che avviene per i due certificati di cui sopra: il primo paga di più ed è così bello perchè come TUTTI i certificati su indici DECREMENT scarica tutto e dico , tutto, il rischio dividendi sull'acquirente. Ovvio quindi che l'emittente può pagare di più. Il secondo certificato invece utilizza lo schema tradizionale. Pertanto non è corretto , a mio modesto parere, confrontarli e soprattutto chiamare gli indici Istoxx Decrement con il nome dei titoli azionari.

Detto questo, soprattutto in riferimento esplicito all'ottimo Alex che ha proposto l'analisi, è chiaro che se si ritiene il rischio dividendi un rischio sostenibile o addirittura un potenziale vantaggio, allora giusto approfittare della migliore tariffa all'acquisto.
Questo è un post da prima pagina secondo me :up:
 

giancarlo22

Forumer storico
Questo è un post da prima pagina secondo me :up:

Se ben capisco in questo tipo di certificati i sottostanti sono indici ma con una formula di 'aggiustamento' dei valori degli stessi basata sui dividendi di alcune singole società.
Francamente per quanto mi riguarda finché ci saranno prodotti classici preferisco acquistare e gestire quelli, anche perché aumenta la complicazione di tener dietro ad un numero di dati e di condizioni sempre più ampio ed articolato.
 
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