A mio avviso, il problema nasce, come scritto anche nell'articolo del Post sui motivi degli stipendi bassi in Italia, deriva dal mancato investimento su Scuola, Istruzione e Formazione come scelta politica da parte di chi ci ha governato dai tempi di Berlusconi e della famosa riforma Gelmini che tagliò pesantemente gli investimenti nella scuola. Lo dico a ragion veduta, visto che faccio (anche) l'insegnante da 20 anni. Basta guardare la percentuale di PIL investito in tale settore dall'Italia e dagli altri paesi sviluppati. A questo va aggiunto che quasi sempre i ministri dell'istruzione che si sono susseguiti hanno fatto a gara a che facesse più danni (unica eccezione il ministro Fioravanti, che però si è dimesso dopo pochi mesi, giustamente dato che capì che la scuola non interessava a nessuno) e si continua così fino a quando non avranno distrutto il poco di buono che ancora rimane: stanno facendo di tutto per demotivare gli insegnanti che ancora credono nella scuola pubblica, aumentando la burocrazia, il carico di lavoro inutile e riducendo di fatto gli stipendi. Personalmente sono passato dal tempo pieno al part-time e se ancora continuo ad insegnare è solo perchè mi piace farlo, ma non so ancora quanto andrò avanti nella scuola pubblica.
Ultima annotazione: oggigiorno sono tutti esperti di scuola (come da ct della nazionale) a partire dai genitori che sanno loro come va inseganta una discilplina ai propri figlioli. Non basta conoscere una materia per essere dei buoni insegnanti