Certificati di investimento - Cap. 5 (5 lettori)

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Chiusa ad ulteriori risposte.

NoWay

It's time to play the game
Qui interpretano in chiave positiva i licenziamenti delle Big Tech...


 

valgri

Valter : Born in 1965
Auto sabotaggio scritto da G. Borsi

Spesso, troppo spesso, ci capita nella vita quotidiana e professionale di attuare dei comportamenti, delle azioni o semplicemente degli atteggiamenti che ci impediscono di procedere verso i nostri obiettivi: siamo dei veri e propri “autosabottatori”, ovvero siamo più abili a distruggere che a costruire!

Questo meccanismo diabolico, scatta in modo inconscio come una difesa, una protezione, perché il nostro cervello ama la confort zone, quella sensazione di non allontanarsi troppo dal proprio modo di fare e pensare, di continuare a eseguire operazioni di routine senza troppi sforzi, in altre parole di aver la sensazione di poter vincere facile.

La mente umana è conservativa per eccellenza, per questo va in auto difesa ogni qualvolta si cambiano abitudini, condotte, modi di fare, oppure quando si vogliono raggiungere traguardi ambiziosi, perché questi per essere raggiunti hanno bisogno di cambiamenti, serve elaborare tutta una serie di nuove informazioni, nuovi dati, e in un attimo rischiamo di andare in corto circuito!

Ed è così che attuiamo in modo più o meno inconsapevole il meccanismo dell’auto sabotaggio! Si torna alle vecchie abitudini, a quello che si pensa sia, non la soluzione migliore, ma quella più semplice da seguire. Pur di evitare la fatica necessaria per il cambiamento, arriviamo addirittura a ostacolare un possibile miglioramento.

In borsa poi l’auto sabotaggio sembra trovare le condizioni congeniali, un terreno fertilissimo per riuscirci: eccesso di leva, strumenti finanziari non adeguati, gestione del rischio molto “allegra“ o totalmente assente, superficialità nell’esecuzione dell’ordine, scelte di broker o fornitori dati non all’altezza, totale impreparazione ad eventi avversi, scelta di fantomatici guru, assurde tecniche e metodi di trading e tanto tanto altro ancora ….

Spesso mi è capitato di incontrare persone che provavano un masochistico desiderio che tutto andasse in malora per un gusto perverso di vedere soffrire anche gli altri attori coinvolti, il proverbio “mal comune mezzo gaudio “appariva un’ottima opzione o almeno la più sopportabile ai loro occhi.

Piuttosto che ammettere le nostre responsabilità ed un chiaro fallimento cerchiamo alibi, oscuri nemici, le scuse più assurde, tante giustificazioni pur di non fari i conti con la realtà.

L’auto sabotaggio agendo da freno ci evita di guardare e scovare il vero responsabile, l’unico colpevole, il peggior nemico in assoluto, che siamo noi stessi!

Personalmente condivido in toto questo articolo, in piu' aggiungerei il potenziale nefasto dell ' "effetto blog "che nonostante gli avvertimenti del ragionare con la propria testa ,molto spesso induce le persone a fare scelte di investimento non consone alle proprie esigenze / situazioni e ad accodarsi alla massa psicologica , vendendo o acquistando strumenti solo perché lo hanno fatto altri ...
 

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It's time to play the game
Auto sabotaggio scritto da G. Borsi

Spesso, troppo spesso, ci capita nella vita quotidiana e professionale di attuare dei comportamenti, delle azioni o semplicemente degli atteggiamenti che ci impediscono di procedere verso i nostri obiettivi: siamo dei veri e propri “autosabottatori”, ovvero siamo più abili a distruggere che a costruire!

Questo meccanismo diabolico, scatta in modo inconscio come una difesa, una protezione, perché il nostro cervello ama la confort zone, quella sensazione di non allontanarsi troppo dal proprio modo di fare e pensare, di continuare a eseguire operazioni di routine senza troppi sforzi, in altre parole di aver la sensazione di poter vincere facile.

La mente umana è conservativa per eccellenza, per questo va in auto difesa ogni qualvolta si cambiano abitudini, condotte, modi di fare, oppure quando si vogliono raggiungere traguardi ambiziosi, perché questi per essere raggiunti hanno bisogno di cambiamenti, serve elaborare tutta una serie di nuove informazioni, nuovi dati, e in un attimo rischiamo di andare in corto circuito!

Ed è così che attuiamo in modo più o meno inconsapevole il meccanismo dell’auto sabotaggio! Si torna alle vecchie abitudini, a quello che si pensa sia, non la soluzione migliore, ma quella più semplice da seguire. Pur di evitare la fatica necessaria per il cambiamento, arriviamo addirittura a ostacolare un possibile miglioramento.

In borsa poi l’auto sabotaggio sembra trovare le condizioni congeniali, un terreno fertilissimo per riuscirci: eccesso di leva, strumenti finanziari non adeguati, gestione del rischio molto “allegra“ o totalmente assente, superficialità nell’esecuzione dell’ordine, scelte di broker o fornitori dati non all’altezza, totale impreparazione ad eventi avversi, scelta di fantomatici guru, assurde tecniche e metodi di trading e tanto tanto altro ancora ….

Spesso mi è capitato di incontrare persone che provavano un masochistico desiderio che tutto andasse in malora per un gusto perverso di vedere soffrire anche gli altri attori coinvolti, il proverbio “mal comune mezzo gaudio “appariva un’ottima opzione o almeno la più sopportabile ai loro occhi.

Piuttosto che ammettere le nostre responsabilità ed un chiaro fallimento cerchiamo alibi, oscuri nemici, le scuse più assurde, tante giustificazioni pur di non fari i conti con la realtà.

L’auto sabotaggio agendo da freno ci evita di guardare e scovare il vero responsabile, l’unico colpevole, il peggior nemico in assoluto, che siamo noi stessi!

Personalmente condivido in toto questo articolo, in piu' aggiungerei il potenziale nefasto dell ' "effetto blog "che nonostante gli avvertimenti del ragionare con la propria testa ,molto spesso induce le persone a fare scelte di investimento non consone alle proprie esigenze / situazioni e ad accodarsi alla massa psicologica , vendendo o acquistando strumenti solo perché lo hanno fatto altri ...

Mi trovo molto d'accordo sulla tua chiusa, ma il "Spesso mi è capitato di incontrare persone che provavano un masochistico desiderio che tutto andasse in malora per un gusto perverso di vedere soffrire anche gli altri attori coinvolti" del Borsi mi pare a dir poco fantasioso...
 

valgri

Valter : Born in 1965
Mi trovo molto d'accordo sulla tua chiusa, ma il "Spesso mi è capitato di incontrare persone che provavano un masochistico desiderio che tutto andasse in malora per un gusto perverso di vedere soffrire anche gli altri attori coinvolti" del Borsi mi pare a dir poco fantasioso...
Non l'ho inserito appositamente per non sporcare il senso del discorso , ma credo comunque che persone cosi ce ne siano non poche e non solo in ambito finanziario...
 
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emmegi73

Forumer attivo
Personalmente condivido in toto questo articolo, in piu' aggiungerei il potenziale nefasto dell ' "effetto blog "che nonostante gli avvertimenti del ragionare con la propria testa ,molto spesso induce le persone a fare scelte di investimento non consone alle proprie esigenze / situazioni e ad accodarsi alla massa psicologica , vendendo o acquistando strumenti solo perché lo hanno fatto altri ...
Si, anche io condivido l'articolo e anche quello di cui parli tu rientra pienamente in quanto dice Borsi: l'effetto blog si fonda sul poter avere la scappatoia psicologica del "mal comune mezzo gaudio" se le cose non vanno come sperato, coniugata all'opportunità di non essere costretti ad usare la propria testa, o perchè non se ne è dotati o perchè si risparmia fatica e si delega implicitamente la responsabilità delle proprie azioni, alleggerendosi la coscienza.
 
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