Certificati di investimento - Cap. 5

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Reazioni al DL energia...

Si alza il coro degli scontenti. Assopetroli e Assoenergia minacciano lo sciopero per danni perché il taglio delle accise svaluta i carburanti immagazzinati con la vecchia accisa. Ma l'attacco più duro arriva da Confindustria "perplessa" perché preferiva una misura strutturale, come il taglio permanente delle accise e "un tetto al prezzo del gas". Invece ottiene la rateizzazione in 24 mesi delle bollette di maggio e giugno "non immediatamente applicabile". E la tassa del 10% sugli extraprofitti viene bollata come "a rischio di impugnative costituzionali".

Anche a me sta cosa degli extraprofitti non piace affatto. A meno che non si prevedano dei risarcimenti quando ci saranno delle extraperdite
 
Bruno, il problema non è per i benestanti, poi da benestanti possiamo pure far finta di non capirlo...

Mi considero un benestante, non un ricco; benzina o gas alle stelle fanno male anche a me ( e soprattutto al mio portafoglio) ma non è questo il problema in questo contesto (finchè c'è una carneficina in atto).
Farei sacrifici in termini economici per vedere tutto questo finire il prima possibile e Putin politicamente in rovina (non economicamente, perchè impossibile).
 
Quelli di Nomisma devono vendere i loro servizi e tanto più gli scenari prospettati sono catastrofici tanto meglio (per loro).
Non vuol dire che sarà tutto rose e fiori, ma restano due dati incontrovertibili:
1) Finchè Putin resta al potere, è un obbligo disconnettersi il più possibile dalle loro forniture. Se non siete in grado di capire il perchè, auguri e buona fortuna;
2) Di gas al di fuori dalla Russia ce n'è. Portarlo qui non sarà nè semplice nè economico, ma va fatto, e per certi versi si può già fare.
Pur avendo alle spalle solo una quarantina d'anni di lavoro nel campo Gas&Oil, condivido quello che hai scritto. Con una postilla: storicamente si sono rivelati affidabili anche i paesi retti da dittature. Infatti il maggior produttore (Saudi Arabia) non è che sia proprio una democrazia liberale e l'altra settimana ha rallegrato il pubblico con 91 esecuzioni capitali.
Ma oggi è di moda attaccare duramente e svillaneggiare chi manifesta il minimo dubbio rispetto all'imperativo categorico dei duri e puri, senza se e senza ma, quelli che magari fino a ieri andavano in giro con magliette diventate poi imbarazzanti. Preferisco frequentare chi manifesta lo spirito critico, occidentale, liberale e cristiano.
 
Io non la penso così; penso che Putin è un dittatore guerrafondaio bastardo e che le sanzioni andavano messe anche solo per un dovere morale (al di là dell'efficacia o meno) staccando tutti i ponti con la Russia.

Quindi in questo contesto, con una tragedia immane, me ne frego se la benzina va a 3 euro o se il mio portafoglio è rosso vivo.
Anch'io dinnanzi a questo modo di ragionare vi auguro lauti guadagni e buona fortuna.
Spiacente, ma bisogna essere bilanciati in ogni scelta. Se un mio vicino inizia a sparare con il kalashnicov, non è che per cercare di fermarlo mi faccio ammazzare... Usare la testa, mettersi al riparo e cercare azioni dissuasive.

Per quanto riguarda il 'distacco' da Putin, credo che tutti siano d'accordo col principio. Ma se io mi stacco oggi d'impulso per la rabbia, ho staccato dalla loro spina vitale migliaia di imprese e chiuso milioni di posti di lavoro.
Il problema NON è pagare 5 euro in più ad ogni rabbocco che fai.
Il problema è che le bollette sono GIA' prima delle guerra QUADRUPLICATE (marzo 2021-marzo 2022, Enel dati già riportati qualche giorno fa) e tantissimi si sono già FERMATI (aumenti e decisioni fatte prima della guerra!!!!).

Con la guerra e il taglio da Putin i costi della LUCE rischiano di DECUPLICARE (perchè il 40% della nostra produzione ELETTRICA deriva dal gas).
Vuole dire realmente BLOCCARE il 50% delle imprese italiane (anche se arrivasse la luce, non ci sarebbero margini più per lavorare).
E vuole dire cassa integrazione massiccia e licenziamenti a MILIONI.
E allora altro che rosso nel tuo portafoglio.

Invece bisogna adottare tutte le risorse possibili per cercare di pianificare una uscita graduale ma senza traumi per tutti i paesi europei.
 
Bruno, il problema non è per i benestanti, poi da benestanti possiamo pure far finta di non capirlo...

Secondo me il problema è generalizzato all'intero paese. Abbiamo avuto quasi 80 anni di assenza di guerre importanti vicino a noi e abbiamo dimenticato come gira il mondo, stando dietro a ecologisti e filosofi della decrescita felice. Ci siamo risvegliati adesso e dobbiamo muovere le chiappe alla svelta, prima che qualcuno......
 
Pur avendo alle spalle solo una quarantina d'anni di lavoro nel campo Gas&Oil, condivido quello che hai scritto. Con una postilla: storicamente si sono rivelati affidabili anche i paesi retti da dittature. Infatti il maggior produttore (Saudi Arabia) non è che sia proprio una democrazia liberale e l'altra settimana ha rallegrato il pubblico con 91 esecuzioni capitali.
Ma oggi è di moda attaccare duramente e svillaneggiare chi manifesta il minimo dubbio rispetto all'imperativo categorico dei duri e puri, senza se e senza ma, quelli che magari fino a ieri andavano in giro con magliette diventate poi imbarazzanti. Preferisco frequentare chi manifesta lo spirito critico, occidentale, liberale e cristiano.

Condivido. L'imperativo economico ed energetico è diversificare. Nel 73 subimmo la crisi petrolifera da parte dei paesi produttori (in gran parte gli arabi). Oggi abbiamo preso atto del problema Russia. Domai ci saranno altri problemi.
 
Pienamente d'accordo con il tuo pensiero.
Mi sembra che in questo forum prevalga il ragionamento "gli americani sono i veri cattivi, sono la principale causa di questo conflitto e stanno solo facendo i loro interessi mettendocelo in quel posto a noi europei che siamo tutti fessi".
Si pensa alle perdite (pesanti nel mio caso) del proprio portafoglio per colpa del conflitto e non ci si indigna abbastanza del fatto che ci sono migliaia di morti e milioni di sfollati.
In fondo si pensa che Putin non ha tutte le colpe e ciò dopo più di 20 giorni che butta bombe su un paese civile e democratico ( e comunque le bombe non andrebbero sganciarle da nessuna parte e neppure andava fatto in Iraq o in Afghanistan perchè non esiste una "guerra giusta" in cui paga la popolazione inerme).
Io non la penso così; penso che Putin è un dittatore guerrafondaio bastardo e che le sanzioni andavano messe anche solo per un dovere morale (al di là dell'efficacia o meno) staccando tutti i ponti con la Russia.
Quindi in questo contesto, con una tragedia immane, me ne frego se la benzina va a 3 euro o se il mio portafoglio è rosso vivo.
Anch'io dinnanzi a questo modo di ragionare vi auguro lauti guadagni e buona fortuna.
Ricambio il saluto ma ho l'impressione che tu stia guardando un altro film: ma chi mai l'ha detto? o solo pensato?
 
E' stato un decreto fatto in velocità e in parte improvvisato, che comunque ha durata limitata. Il Governo farebbe bene ad approfondire la materia e, sentiti anche gli interessati, creare una misura strutturale.
sono sempre più convinto che il ns. governo sia fatto di geni. ma veri geni, in tutti i campi. perchè non abbassare l'IVA al 10% per un mese? provvedimento facilmente attuabile, senza particolari risvolti, e eventualmente rinnovabile senza particolari interventi legislativi.
 
Bruno, il problema non è per i benestanti, poi da benestanti possiamo pure far finta di non capirlo...
Giusto, smettiamo di far finta di non capire che la guerra in Ucraina non è come le altre guerre citate nel forum, per il semplice fatto che si trova in Europa. L'Europa è il territorio che al mondo ha visto più guerre e più distruzioni nella Storia e il fatto che da 80 anni ci sia la pace (eccetto per i Balcani!!) non significa che questi equilibri rimangano sempre tali, quindi ecco perchè tutte le nazioni europee (compresa la Svizzera!) si sono scagliate con sanzioni pesanti contro la Russia... per difendere la libertà e la pace nell'Europa. Sanzioni che faranno malissimo economicamente a noi, ma che sono il prezzo da pagare, perchè altrimenti è necessario dichiarare guerra alla Russia. Oppure ci sono alternative????
 
Spiacente, ma bisogna essere bilanciati in ogni scelta. Se un mio vicino inizia a sparare con il kalashnicov, non è che per cercare di fermarlo mi faccio ammazzare... Usare la testa, mettersi al riparo e cercare azioni dissuasive.

Per quanto riguarda il 'distacco' da Putin, credo che tutti siano d'accordo col principio. Ma se io mi stacco oggi d'impulso per la rabbia, ho staccato dalla loro spina vitale migliaia di imprese e chiuso milioni di posti di lavoro.
Il problema NON è pagare 5 euro in più ad ogni rabbocco che fai.
Il problema è che le bollette sono GIA' prima delle guerra QUADRUPLICATE (marzo 2021-marzo 2022, Enel dati già riportati qualche giorno fa) e tantissimi si sono già FERMATI (aumenti e decisioni fatte prima della guerra!!!!).

Con la guerra e il taglio da Putin i costi della LUCE rischiano di DECUPLICARE (perchè il 40% della nostra produzione ELETTRICA deriva dal gas).
Vuole dire realmente BLOCCARE il 50% delle imprese italiane (anche se arrivasse la luce, non ci sarebbero margini più per lavorare).
E vuole dire cassa integrazione massiccia e licenziamenti a MILIONI.
E allora altro che rosso nel tuo portafoglio.

Invece bisogna adottare tutte le risorse possibili per cercare di pianificare una uscita graduale ma senza traumi per tutti i paesi europei.

E in che cosa consisterebbe questa uscita graduale senza traumi?
 
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