Certificati di investimento - Cap. 5

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
E in che cosa consisterebbe questa uscita graduale senza traumi?
esattamente quello che stanno facendo disperatamente: cercare contatti con produttori di gas alternativi, firmare contratti o estendere quelli in essere, approviggionarsi di volumi da tutte le fonti possibili, costruire rigassificatori, provare ad incentivare/semplificare altre tecnologie esistenti (come il fotovoltaico e eolico). I maggiori esperti italiani dicono che serviranno minimo 2-3 anni per eliminare del tutto la dipendenza dalla Russia lavorando a tamburo battente su tutti gli altri fronti possibili.
Quindi è inutile, controproducente e per molti versi tafazziano anche solo pensare che facendoci del male immediatamente (chiudo oggi i rubinetti per ripicca) possiamo risolvere qualcosa...
 
una domanda: è più importante Russia in rovina o stop immediato ai morti o distruzioni? attualmente inviando armi, la carneficina continua. se invece si spingesse per un accordo, anche cedendo sulle richieste russe, la guerra potrebbe finire in brevissimo tempo. questione di priorità oltre che di portafoglio e riscaldamenti.
Ma i morti e la distruzione chi li sta facendo? Qui davvero si invertono le cose.
Poi se è giusto sottomettere un popolo ad un invasore giusto perchè più forte, allora ok, siamo tutti d’accordo e andiamo avanti cosí anche per il futuro. Però speriamo di essere sempre noi i più forti….
 
esattamente quello che stanno facendo disperatamente: cercare contatti con produttori di gas alternativi, firmare contratti o estendere quelli in essere, approviggionarsi di volumi da tutte le fonti possibili, costruire rigassificatori, provare ad incentivare/semplificare altre tecnologie esistenti (come il fotovoltaico e eolico). I maggiori esperti italiani dicono che serviranno minimo 2-3 anni per eliminare del tutto la dipendenza dalla Russia lavorando a tamburo battente su tutti gli altri fronti possibili.
Quindi è inutile, controproducente e per molti versi tafazziano anche solo pensare che facendoci del male immediatamente (chiudo oggi i rubinetti per ripicca) possiamo risolvere qualcosa...

Se l’Unione europea adottasse la decisione di imporre un embargo alle forniture di petrolio russo, questo colpirebbe tutti. È quanto ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Tass. “Per quanto ne sappiamo il tema di un embargo sulle forniture di petrolio russo viene attivamente discusso. Questo tema è molto complicato perché un embargo del genere colpirebbe, e in modo molto serio, il mercato petrolifero mondiale in generale”, ha detto Peskov, aggiungendo che una decisione del genere “colpirà in modo grave in peggio gli equilibri energetici nel continente europeo” e “al tempo stesso gli americani staranno molto meglio degli europei”. “Gli europei avranno tempi duri. Probabilmente questa è una decisione che colpirà tutti”, ha concluso Peskov.
 
Pagine e pagine di considerazioni politiche macroecononiche 8che mi salto a piè pari), tornado a parlare di certificati, ci sono spunti?idee per recovery?
ormai comincia ad essere un po tardi, la voltatilità sta scendendo rispetto ai picchi di fine febbraio e molti titoli azionari sono già tornati a quotazioni pre-guerra (USA in particolare)
Più che recovery, io ho usato questo periodo per fare un po di rotazione settoriale tra alcune scommesse un po scricchiolanti (titoli vaccinali) con titoli che in questo periodo sono stati penalizzati eccessivamente (italia, bancari, etc)
 
Pagine e pagine di considerazioni politiche macroecononiche 8che mi salto a piè pari), tornado a parlare di certificati, ci sono spunti?idee per recovery?
beh, anche se e' un thread di finanza credo che non siano pagine sprecate quelle con discussioni sulla guerra: come si diceva "tu puoi anche non interessarti di politica ma la politica si interessera' di te". E nessuno vieta di discutere di certificati
 
esattamente quello che stanno facendo disperatamente: cercare contatti con produttori di gas alternativi, firmare contratti o estendere quelli in essere, approviggionarsi di volumi da tutte le fonti possibili, costruire rigassificatori, provare ad incentivare/semplificare altre tecnologie esistenti (come il fotovoltaico e eolico). I maggiori esperti italiani dicono che serviranno minimo 2-3 anni per eliminare del tutto la dipendenza dalla Russia lavorando a tamburo battente su tutti gli altri fronti possibili.
Quindi è inutile, controproducente e per molti versi tafazziano anche solo pensare che facendoci del male immediatamente (chiudo oggi i rubinetti per ripicca) possiamo risolvere qualcosa...

Su questo sono pienamente d'accordo; anche perchè i rubinetti del gas non sono stati chiusi e pare anzi che le forniture di gas, da quando è iniziato il conflitto, sono aumentate e non diminuite.
 
Stato
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