In genere in uno scontro di natura commerciale (come questo) gli avvocati si scrivono avanti e indietro per qualche settimana.
Non è un no secco, per cui la controparte agisce. E' un gettare la palla in angolo tirando fuori clausole contrattuali.
Certo alla fine se i russi vorranno chiudere i rubinetti lo faranno.
Ma non credo siano pronti neppure loro (come non è pronta l'Europa) al distacco da quel tesoretto che entra ogni giorno...
Ovviamente comunque, questo ulteriore segnale di chiusura deve spingere tutti gli europei (anche chi era convinto che non ci fossero alternative) a riconsiderare tutte le opzioni, con un piano di emergenza energetica.
Io sono convinto che non abbiamo ancora messo in atto alcuna misura in tal senso, ma spero che chi ci governa capisca che ogni ora va sfruttata.
Le liberalizzazioni degli impianti fotovoltaici e un piano massiccio di investimenti di Enel con posa gratuita negli spazi privati, secondo me, potrebbero aiutare molto a ridurre il bisogno energetico totale per poter così reindirizzare più gas al riscaldamento (sottraendolo dalla produzione energia elettrica).