Il conflitto in Ucraina potrebbe aprire una nuova fase per l'economia italiana, caratterizzata da alta inflazione e bassa crescita, complici il rincaro dell'energia e le strozzature nelle catene globali di fornitura.
E' il quadro fornito da Prometeia nel rapporto di previsione di marzo diffuso questa mattina.
Secondo l'istituto di ricerca, il Pil 2022 segnerà una crescita del 2,2% - in calo dal 4% visto a dicembre - a fronte di un'inflazione pari al 5%, livello mai toccato dagli anni '80.
"Tale fiammata taglierà la spesa di famiglie e imprese, minandone la fiducia e il potere d'acquisto", si legge nello studio, mentre "gli interventi messi in campo dal governo, benché importanti, non sono al momento sufficienti a compensare tali effetti".