"L'inflazione e' una tassa nascosta, una tassa occulta: abbiamo circa 2 mila miliardi di euro di imprese e famiglie fermi sui conti correnti. L'inflazione al 6,8% equivale a una tassa occulta di circa 135 miliardi di euro cifra che corrisponde alla perdita del potere d'acquisto del denaro depositato in banca che rende ancora zero". Lo ha detto ieri sera il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Quarta Repubblica in onda su Rete4. "L'inflazione agisce come il mare sulle coste, erodendole. Le coste si riducono, anche se nell'immediato non si comprende il fenomeno. L'inflazione che erode il potere d'acquisto, invece, e' un danno concreto soprattutto per tutti quei lavoratori, sono piu' di 7 milioni, che aspettano anche da piu' di 4 anni, il rinnovo dei contratti collettivi di lavoro. Se noi vogliamo far ripartire i consumi, dobbiamo far crescere gli stipendi. L'aumento del costo del denaro deciso dalla Bce ha fatto salire i tassi di interesse sui mutui dal 2 al 3% nell'arco di pochissimi giorni e questo aumento potrebbe incidere sul mercato immobiliare. Problemi particolari potrebbero averli i giovani che, senza le garanzie dei loro genitori, avranno sempre piu' difficolta' a comprare casa. Questi sono i problemi di cui il governo dovrebbe occuparsi, dando maggiore attenzione alle fasce deboli, ai poveri, che sono in aumento, purtroppo", ha aggiunto Sileoni.