Certificati di investimento - Cap. 5

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Da un mio cliente a NYC, c'era un avviso per i clienti. Diceva:who owns the gold,, makes the rule. The DI solito è il venditore che decide la quantità e il prezzo. È dall'inizio del casino che fanno grandi proclami di embargo su oil e gas. Non sarebbe meglio starsene zitti e tranquilli riempiendo gli stoccaggi? I russi hanno dichiarato che aprendo il tubo 2 non ci sarebbero problemi di forniture. Dico io, perché non andare a vedere le carte? Smettere di abbaiare e aprire il tubo 2 che danni comporterebbe per l'Europa? A si gli Usa non vogliono. Il gas non passa più per l'Ucraina? E allora? Hanno già deciso di dare una botta di miliardi per la ricostruzione. Il prezzo calerebbe di brutto. O no?
Aggiungo, come l'Europa ha deciso di non comprare petrolio dalla Russia, perché la Russia non può decidere di vendere il proprio prodotto a un altro acquirente?

Non lo faranno mai perchè sono convinti di spezzare il russo...
 
Di solito c'è un venditore con un certo prodotto, che chiede un prezzo per vendere. il cliente acquirente tenta di abbassare il prezzo. Se ci si mette d'accordo, la vendita si fa, se no amici come prima. Nel caso delle materie prime dove ci sono dei mercati con prezzi di riferimento, la vedo dura che il venditore accetti dei prezzi molto più bassi. Può sicuramente concedere prezzi migliori, ma è sua facoltà rifiutare di vendere al prezzo voluto e imposto dall'acquirente
Se proprio vogliamo dirla tutta, l’Europa può vantare nei confronti della Russia, nel campo delle forniture di gas, una posizione di monopsonio, che è la posizione rovesciata rispetto al monopolio. In quest’ultimo caso il potere è nelle mani del produttore. Nel primo nel cartello dei consumatori. Il trasporto del gas verso l’Europa avviene attraverso i diversi gasdotti. Impianti che, in caso di scarso utilizzo, comporterebbero perdite rilevanti. Il compromesso proposto degli 80 euro a Mgw è quindi una proposta equilibrata che una persona, con un minimo di cervello, non dovrebbe lasciarsi sfuggire.
Putin potrebbe cercare clienti alternativi? In parte lo sta facendo, specie con la Cina. Ma quel mercato, per quanto importante, non ha certo la dimensione di quello europeo. Mentre le ulteriori vendite a favore dei Brics, come anticipato, lasciano un po’ il tempo che trovano. Al momento non esistono infrastrutture fisse adeguate. E nella maggior parte dei casi non potranno esistere. Si può ovviamente procedere con le navi gasiere. Ma a costi estremamente elevati, non solo per il nolo. Considerato il balzo intervenuto nelle premi di assicurazione.

 
"L'inflazione e' una tassa nascosta, una tassa occulta: abbiamo circa 2 mila miliardi di euro di imprese e famiglie fermi sui conti correnti. L'inflazione al 6,8% equivale a una tassa occulta di circa 135 miliardi di euro cifra che corrisponde alla perdita del potere d'acquisto del denaro depositato in banca che rende ancora zero". Lo ha detto ieri sera il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Quarta Repubblica in onda su Rete4. "L'inflazione agisce come il mare sulle coste, erodendole. Le coste si riducono, anche se nell'immediato non si comprende il fenomeno. L'inflazione che erode il potere d'acquisto, invece, e' un danno concreto soprattutto per tutti quei lavoratori, sono piu' di 7 milioni, che aspettano anche da piu' di 4 anni, il rinnovo dei contratti collettivi di lavoro. Se noi vogliamo far ripartire i consumi, dobbiamo far crescere gli stipendi. L'aumento del costo del denaro deciso dalla Bce ha fatto salire i tassi di interesse sui mutui dal 2 al 3% nell'arco di pochissimi giorni e questo aumento potrebbe incidere sul mercato immobiliare. Problemi particolari potrebbero averli i giovani che, senza le garanzie dei loro genitori, avranno sempre piu' difficolta' a comprare casa. Questi sono i problemi di cui il governo dovrebbe occuparsi, dando maggiore attenzione alle fasce deboli, ai poveri, che sono in aumento, purtroppo", ha aggiunto Sileoni.
 
(Reuters) - L'obiettivo dell'Unione europea di spostare 20 milioni di tonnellate di grano dall'Ucraina entro la fine di luglio non è realizzabile, a causa degli scarsi progressi nell'attuazione delle iniziative dell'Ue e degli Stati Uniti per semplificare i problemi logistici.
Lo ha detto il ministro dell'Agricoltura polacco, Henryk Kowalczyk.
 
"L'inflazione e' una tassa nascosta, una tassa occulta: abbiamo circa 2 mila miliardi di euro di imprese e famiglie fermi sui conti correnti. L'inflazione al 6,8% equivale a una tassa occulta di circa 135 miliardi di euro cifra che corrisponde alla perdita del potere d'acquisto del denaro depositato in banca che rende ancora zero". Lo ha detto ieri sera il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Quarta Repubblica in onda su Rete4. "L'inflazione agisce come il mare sulle coste, erodendole. Le coste si riducono, anche se nell'immediato non si comprende il fenomeno. L'inflazione che erode il potere d'acquisto, invece, e' un danno concreto soprattutto per tutti quei lavoratori, sono piu' di 7 milioni, che aspettano anche da piu' di 4 anni, il rinnovo dei contratti collettivi di lavoro. Se noi vogliamo far ripartire i consumi, dobbiamo far crescere gli stipendi. L'aumento del costo del denaro deciso dalla Bce ha fatto salire i tassi di interesse sui mutui dal 2 al 3% nell'arco di pochissimi giorni e questo aumento potrebbe incidere sul mercato immobiliare. Problemi particolari potrebbero averli i giovani che, senza le garanzie dei loro genitori, avranno sempre piu' difficolta' a comprare casa. Questi sono i problemi di cui il governo dovrebbe occuparsi, dando maggiore attenzione alle fasce deboli, ai poveri, che sono in aumento, purtroppo", ha aggiunto Sileoni.

Ho sentito anch'io questa intervista e ho notato come Sileoni portasse acqua al proprio mulino, come del resto è naturale.
La situazione del paese non consente recuperi contrattuali generalizzati perché questo innescherebbe ulteriore inflazione, in una spirale che porterebbe alla situazione degli anni 70 e 80 (25% di inflazione, per chi era presente all'epoca).
Per quanto riguarda le difficoltà dei giovani a comprare casa ci sono da sempre, come ben ricorda il sottoscritto. Tutto sommato adesso il tasso fisso mutui è intorno al 3% mentre io a suo tempo pagavo il 13%.......
 
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