Pienamente d'accordo. Ci sono tanti autononomi in pensione con la minima, perchè hanno dichiarato pochissimo durante gli anni precedenti, ma case ovunque, chissa come.... Il senso di aumentare la minima è sbagliato se non correlato ai contributi. Per gli indigenti ci sono forme di assistenza integrative, talvolta abusate, che garantiscono loro un ulteriore sussidio. Prima o poi lo schema Ponzi del nostro sistema pensionistico scoppierà e saranno dolori. Ma i vari Berlusconi, Salvini, ...continuano a promettere l'impossiibile.
Esatto. L'incremento abnorme delle pensioni minime andrebbe correlato con una valutazione patrimoniale per verificare se i versamenti minimi effettuati (o non effettuati nei casi di integrazione al minimo come spesso succede) corrispondano all'effettivo status del pensionato. Oltretutto scattano tutte le misure di fiscalità secondaria (esenzioni ticket, aiuti vari, ecc.). E' una politica che in un paese come l'Italia abitato da gente furba e con poco senso dello Stato diventa assolutamente iniqua verso chi ha lavorato una vita e viene considerato ricco senza esserlo !
Resta da capire l'indicizzazione nel dettaglio oltre 4 volte la minima. Si è parlato del 50% ma anche di fasce progressive a calare, fingendo di ignorare che c'è già la progressività delle aliquote IRPEF a smorzare ulteriormente le entrate.
Pensioni, "sopra i 5mila indicizzazione fino al 35%" - Sulle pensioni, "rivaluteremo le minime al 120%" con un meccanismo di aumento fino a duemila euro ma poi "mano a mano l'aumento diminuisce fino alle pensioni oltre 10 volte la minima, cioè sopra i 5mila per le quali l'indicizzazione la finiamo al 35%".
La lezione finale è che conviene non far più il dipendente ma il consulente a partite IVA per pagare il 15% di tasse, contro il 35% o il 43% del corrispondente dipendente......versare pochi contributi e a fine carriera, come pensionato, avere la pensione minima (avendo portato i capitali guadagnati all'estero)...