OPTIQ , AL VIA IL SECONDO GIORNO CON GLI SCAMBI IN FORTE CALO
Al secondo giorno di migrazione in Optiq, la nuova piattaforma di negoziazione di Euronext per i certificati quotati su Sedex e Cert-X , rimangono decisamente cauti gli investitori, alle prese con una serie di importanti cambiamenti. In particolare, il ruolo centrale assunto dal LP ( Liquidity Provider, già identificato finora come Market Maker) fa si che in assenza delle sue proposte bid e offer i certificati vengano sospesi dalle negoziazioni , cosi come avveniva fino a venerdì 8 settembre per i prodotti quotati sul Sedex. A partire dall’11 settembre tale regola coinvolge l’intero mercato secondario di Euronext e pertanto una gran mole di certificati necessita ora che l’LP mostri continuativamente le sue proposte per consentire il regolare svolgimento delle negoziazioni. A chiusura della prima seduta in Optiq il bilancio fotografa un crollo degli scambi, da un certo punto di vista fisiologico data la portata del cambiamento: a fine seduta il turnover totale di Sedex e Cert-X è stato di poco più di 56 milioni di euro, in calo di soli 9 punti rispetto ai 61 milioni di euro del lunedi precedente ( ma con mercati USA chiusi per festività) e del 35% rispetto agli 85 milioni medi delle sedute successive. Una drastica diminuzione degli scambi che al momento va nella direzione opposta agli obiettivi dichiarati di voler incrementare la liquidità del mercato ma che potrebbe essere legata alle fisiologiche difficoltà di adeguamento al nuovo modello e a un rallentamento dell’attività di trading sui prodotti a leva.
Tra le numerose novità introdotte, quella dell’estensione dell’orario di negoziazione non vedrà applicazione pratica prima di ottobre e riguarderà inizialmente i prodotti di trading, a leva dinamica e fissa. Poco o nulla cambierà per i certificati di investimento tradizionali, almeno in questa prima fase. Il meccanismo di verifica RFE è stato adottato finora da un numero ristretto di emittenti ( LP) e al netto di qualche scambio ancora non facilmente interpretabile rispetto al “passato” non ha creato particolari disagi. Da un primo riscontro sommario, non ha interessato la maggior parte dei certificati di investimento. Per quanto concerne il Bid Only, modalità di quotazione che dall’11 settembre gli LP possono adottare anche intraday, poco o nulla è cambiato in queste prime ore di Optiq: scambi sono stati conclusi anche su tali strumenti entro gli spread previsti dal nuovo regolamento rispetto al VOP ( Virtual Offer Price) calcolato ogni 5 minuti. Poco o nulla è cambiato infine anche sui certificati in “odore” di autocallability: cosi come avveniva fino a venerdì, anche nella prima seduta di Optiq alcuni LP si sono tenuti lontani dal book, rendendo di conseguenza impossibile la negoziazione.
Fonte C&D