Certificati di investimento - Capitolo 6 (10 lettori)

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CarloConti

Forumer storico
al prezzo di chiusura di oggi (2.494) c'è il 4% di margine. Non moltissimo, ma io attendo.
Su Intesa è anche partito il buyback rapido (per le azioni da distribuire come premi, incentivi ecc) che dovrebbe sostenerne le quotazioni per le prossime 2 settimane.
alla fine io ho liquidato, per ora circa i 2/3 di quelli che avevo, tra l'atro ad un prezzo abbastanza sotto la pari. E' vero che vi è un sempre più probabile (oggi) rimborso a 1.400 ma è anche vero che se il rimborso pieno fosse stato ad esempio proprio 1.300 (1.330 oggi) e così andava a rimborso si sarebbe solo molto felici del buon esito dell'investimento. Perchè il pensiero (pericoloso e subdolo) che in realtà si potrebbe prendere 1.400 deve far ritenere che vendendo a 1.330 l'investimento non sia stato egualmente buono?
Comunque la restante parte la mantengo per ora e aspetto come si muove intesa oggi che sembra tenere. Se rimane un 3% di margine per un giorno di borsa, visto che trattasi di ISP, ritengo a quel punto un rischio decisamente accettabile.
 

triale

Forumer storico
come segnalato da cd crollo degli scambi... il discorso di ieri... le pseudo riforme fatte in questo modo sono la peste dell'Italia
 
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gianni76

Forumer storico
alla luce di cio' e' corretto affermare che per un cassettista (come me) cambia poco?
purtroppo i MM, vedendo il potere che hanno, stanno adeguando i loro algoritmi. Probabilmente terranno i livelli più bassi (come faceva già Smart ETN) e chi ha bisogno di liquidare prima della scadenza avrà difficoltà maggiori o prezzi peggiori.
Per chi faceva molto trading le difficoltà saranno ancora maggiori.
 

leon3037

Forumer storico
OPTIQ , AL VIA IL SECONDO GIORNO CON GLI SCAMBI IN FORTE CALO

Al secondo giorno di migrazione in Optiq, la nuova piattaforma di negoziazione di Euronext per i certificati quotati su Sedex e Cert-X , rimangono decisamente cauti gli investitori, alle prese con una serie di importanti cambiamenti. In particolare, il ruolo centrale assunto dal LP ( Liquidity Provider, già identificato finora come Market Maker) fa si che in assenza delle sue proposte bid e offer i certificati vengano sospesi dalle negoziazioni , cosi come avveniva fino a venerdì 8 settembre per i prodotti quotati sul Sedex. A partire dall’11 settembre tale regola coinvolge l’intero mercato secondario di Euronext e pertanto una gran mole di certificati necessita ora che l’LP mostri continuativamente le sue proposte per consentire il regolare svolgimento delle negoziazioni. A chiusura della prima seduta in Optiq il bilancio fotografa un crollo degli scambi, da un certo punto di vista fisiologico data la portata del cambiamento: a fine seduta il turnover totale di Sedex e Cert-X è stato di poco più di 56 milioni di euro, in calo di soli 9 punti rispetto ai 61 milioni di euro del lunedi precedente ( ma con mercati USA chiusi per festività) e del 35% rispetto agli 85 milioni medi delle sedute successive. Una drastica diminuzione degli scambi che al momento va nella direzione opposta agli obiettivi dichiarati di voler incrementare la liquidità del mercato ma che potrebbe essere legata alle fisiologiche difficoltà di adeguamento al nuovo modello e a un rallentamento dell’attività di trading sui prodotti a leva.

Tra le numerose novità introdotte, quella dell’estensione dell’orario di negoziazione non vedrà applicazione pratica prima di ottobre e riguarderà inizialmente i prodotti di trading, a leva dinamica e fissa. Poco o nulla cambierà per i certificati di investimento tradizionali, almeno in questa prima fase. Il meccanismo di verifica RFE è stato adottato finora da un numero ristretto di emittenti ( LP) e al netto di qualche scambio ancora non facilmente interpretabile rispetto al “passato” non ha creato particolari disagi. Da un primo riscontro sommario, non ha interessato la maggior parte dei certificati di investimento. Per quanto concerne il Bid Only, modalità di quotazione che dall’11 settembre gli LP possono adottare anche intraday, poco o nulla è cambiato in queste prime ore di Optiq: scambi sono stati conclusi anche su tali strumenti entro gli spread previsti dal nuovo regolamento rispetto al VOP ( Virtual Offer Price) calcolato ogni 5 minuti. Poco o nulla è cambiato infine anche sui certificati in “odore” di autocallability: cosi come avveniva fino a venerdì, anche nella prima seduta di Optiq alcuni LP si sono tenuti lontani dal book, rendendo di conseguenza impossibile la negoziazione.

Fonte C&D

Grazie Alex della condivisione, questo sopra è il mio pensiero, per chi ha chiesto cosa io ne pensi ( grazie Fabriziof per aver chiesto il mio parere).

Più confidenzialmente posso dire che avendo vissuto in questi ultimi 25 anni più di un cambiamento strutturale, non sono affatto sorpreso da come sono andate queste prime ore e solamente dopo una settimana almeno potranno essere tratte delle conclusioni. Da ieri mattina personalmente ho operato come sempre, ma evidentemente perchè non sono uno scalper su CW, non faccio trading HFT su prodotti a leva e non mi metto in book al di sotto del MM ( ops..LP) sperando di raccogliere qualche scarico. Mi interessano i certificati per strategie delta hedging e cosi come sono stato ostacolato dall'assenza del LP fino a venerdi su alcune situazioni, lo sono stato anche ieri. Ho eseguito regolarmente sui certificati che mi interessavano e ovviamente come tutti devo imparare a leggere i book in fase "reserved" di sospensione.

In conclusione chi appartiene alle categorie di trader, gambler e investitori è evidente che sarà in forte difficoltà e dovrà reinventarsi. Chi operava sui certificati per logiche di portafoglio o per strategie non credo che dovrà cambiare radicalmente la propria impostazione ma ovviamente solo il tempo potrà dare questa risposta.
 
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