Consumi in calo, scorte alte, flussi dalla Russia sempre più ridotti, aumento del Gnl via nave: è la fotografia dell’approvvigionamento di gas in Italia a luglio secondo i dati del Ministero dell’Ambiente.
Sono numeri che confermano tendenze già in atto, a partire dal rallentamento della produzione industriale, con conseguente calo della domanda (anche di elettricità, metà della quale si produce con il gas). La flessione dei consumi, complice anche la stagione, si conferma: a luglio abbiamo utilizzato 4,3 miliardi di metri cubi di gas. La diminuzione rispetto al luglio 2022 rallenta (-2,7%), ma nei primi sette mesi dell’anno il calo è del 15,1%, in linea con quello del 16,5% del primo semestre. La discesa è stata una costante a partire dal settembre 2022, quando il consumo del mese fece segnare un -17,3% rispetto al 2022, che diventò -24,2% a ottobre e -27% a novembre per poi arrivare alla mitigazione di maggio: -6,7%.
Dall’altra parte la variazione delle scorte da gennaio a luglio è stata positiva per 1,1 miliardi di metri cubi (+17%).
Nuovo minimo per il flusso di gas russo che arriva in Italia attraverso il Tarvisio, dopo i 134 milioni di metri cubi di giugno (-86,8%) – con il precedente picco negativo, tra marzo e aprile, che si era attestato sui 285 milioni – a luglio abbiamo importato solo 119 i milioni di metri cubi: il 90,5% in meno rispetto allo stesso mese del 2022. È un crollo del 78,2% da gennaio: se l’anno scorso il flusso era pari a 10,5 miliardi di metri cubi, nel 2023 si è ridotto a 2,3. Un cambiamento che ha ridisegnato la geografia degli approvvigionamenti.
L’Algeria si conferma per l’Italia il primo Paese esportatore, con 1,9 miliardi di metri cubi transitati da Mazara del Vallo a luglio (+17,3%) e 13,3 da gennaio (+1,1%). Seguono l’Azerbaigian via Tap con 807 milioni a luglio (-12,7%) e 5,7 miliardi da gennaio (-4%), i Paesi del Nord, Olanda e Norvegia, con 648 milioni di metri cubi a luglio (-54,1%) e 4,9 miliardi da gennaio – da ricordare che il 15 luglio ha riaperto dopo i prolungati lavori di manutenzione l’impianto norvegese di Nyhamna. Infine la Libia con 169 milioni di metri cubi arrivati a luglio via Gela (-14,8%), 1,5 miliardi da gennaio (+11,2%).
In crescita il Gnl giunto via nave da Usa, Qatar, Egitto e altri fornitori ai rigassificatori di Piombino (l’ultimo arrivato: a maggio ha ricevuto il primo carico, ha una capacità di 5 miliardi di metri cubi all’anno), Livorno, Panigaglia e Rovigo: 1,5 miliardi di metri cubi a luglio (+4%), 9,7 da gennaio (+19%). In flessione la già esigua produzione nazionale di gas: 249 milioni di metri cubi a luglio (-11,9%), 1,7 miliardi da gennaio (-8,7%).