FRANCOFORTE (Reuters) - A settembre l'inflazione nella zona euro è scesa ai minimi degli ultimi due anni, suggerendo che i costanti aumenti dei tassi d'interesse da parte della Banca centrale europea stanno riuscendo a frenare l'incremento dei prezzi, pur se con un costo crescente per l'economia.
I prezzi al consumo nei 20 Paesi della zona euro sono aumentati del 4,3% a settembre, il ritmo più lento da ottobre 2021, dal 5,2% del mese precedente, secondo la lettura flash pubblicata da Eurostat.
L'inflazione al netto di generi alimentari, energia, alcol e tabacco - osservata dalla Bce come migliore indicatore della tendenza di fondo - è scesa al 4,5% dal 5,3%, il calo maggiore da agosto 2020.
Questi dati probabilmente rafforzeranno la convinzione della Bce di aver alzato i tassi di interesse in misura sufficiente a far scendere l'inflazione fino all'obiettivo del 2% entro il 2025, dopo un'impennata iniziata nel 2021.