ma certo, ma fammi capire è una questione di razza, quelli di "quella razza" sono tutti così?!!!
Io penso che è una grande fortuna nascere in un posto e avere il privilegio di poterci rimanere, evidentemente quelli che se ne vanno dalla loro terra, non possono fare altrimenti.
Discorsi da medioevo.
Razza? Ma di che parli? Il problema è di NUMERI.
In Italia ci sono opportunità di vita discreta per 50-60 milioni max. Oltre si va in sofferenza economica tutti e il welfare non è sufficiente comunque già ORA se una percentuale oltre il 15% è in povertà assoluta.
Nel nord africa ci sono 400 milioni pronti a partire. Bisogna essere realisti e non pensare che ci si stringe e va tutto bene....
Il nascere in un posto o meglio avere avuto alle spalle una famiglia che ha contribuito per decenni a formare lo stato, pagando tasse e dando energia positiva in opere varie (ad esempio chiesa, volontariato, opere di assistenza civile) non è, dal mio modo di vedere, la stessa cosa di chi arriva oggi a chiedere di entrare senza aver mai versato nulla, sia esso bianco, rosso, verde, giallo o nero, importa un fico secco.
Non è questione di fortuna. Mio padre ha lavorato 80 anni ammazzandosi di fatica e pagando sempre tutto quanto richiesto e così o miei nonni, bisnonni, trisavoli. Molti hanno servito la patria in guerre, hanno difeso i confini in trincee, hanno ricostruito dopo terremoti, sono morti per la patria, hanno avuto cariche politiche e civili di rilievo.
E secondo te dovrei avere io gli stessi diritti di viverci di chi in Italia non ha mai messo un piede nè mai dato alcun contributo alla sua formazione? Mi spiace ma per me non ha alcun senso considerare tutti allo stesso livello e tutti con gli stessi diritti.
Io posso condividere un piatto con una persona che ha fame, ma non posso sfamare 100 persone.
E non posso dare un calcio alla storia per accogliere tutta l'africa che accorrerebbe di certo se si allentassero le politiche di ingresso...