PEr quanto mi riguarda due aspertti:
- E' un matusalemme (se lo confronto con i BTP che conosco che han scadenze più prossime) e quindi ha dinamiche di prezzo molto sensibili ai tassi
- Non è italiano: la mia ottica è quella di avere un prodotto anti-ciclico che possa utilizzare in caso di crisi per cominciare a ricomprare i certificati che, ad oggi, mi risultano meno interessanti per l'ottica investimento viste le quotazioni degli indici (puntare su autocall lo considero più simile a trading che investimento)
- Il BTP non lo reputo uno strumento così anticiclico: se arriva una crisi ci mettiamo un attimo a esserne risucchiati, considerando le limitate capacità di manovra che abbiamo dovute al nostro debito. Mettiamoci anche che se salta il PNRR per l'incompetenza de noaltri saltano 0,6 punti di crescita già contati. Ci possiamo ancora mettere una crisi di governo: attriti meloni -salvini (vedi esempio cosa è successo ieri) e forza italia allo sbando. Per queste ragioni oltre a voler diversificare fuori dal rischio italia, in caso di crisi economica (europea) e politica nostrana avremmo due fenomeni contrapposti : taglio dei tassi e aumento dello spread col rischio che il secondo prevalga sul primo (ricordo ancora i titoloni sul Sole del 2011). il taglio dei tassi sicuramente favorirà le quotazioni di Austria, lato spread (italia-bund) le casistiche sono molteplici ma diciamo che vanno dal favorevole al "poco" sfavorevole.
Questo un po il sunto.