Ieri diversi economisti hanno rivisto al ribasso le loro previsioni sulla crescita della seconda economia del pianeta. Tra questi, quelli di JPMorgan, Morgan Stanley e Citigroup hanno tagliato la crescita del Pil del 2023 al 5%, appena sotto le indicazioni delle autorità di Pechino.
I problemi del settore immobiliari emersi con la pubblicazione dei dati del Pil trovano oggi conferma in quel che ha comunicato stanotte China Evergrande Group, il conglomerato delle attività immobiliari andato in default due anni fa ha presentato i dati di bilancio del 2021 e del 2022: la perdita cumulata è pari a 81 miliardi di dollari. Nel corso dei prossimi giorni inizieranno gli incontri con i creditori sulla ristrutturazione del debito: l’esposizione ai creditori è colossale, 2.440 miliardi di yuan.
Una prima risposta ai dati di ieri è già arrivata stanotte dal governo. Il Ministero del Commercio ha annunciato misure di sostegno ai consumi delle famiglie in settori quali elettrodomestici, mobili e prodotti tessili. Gli interventi mirano a sostenere la ripresa dei consumi ed a incoraggiare le istituzioni finanziarie ad andare incontro alla domanda di credito in arrivo dalle famiglie, con l’erogazione di prestiti a tasso ragionevole.