Certificati di investimento - Capitolo 6 (24 lettori)

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Chiusa ad ulteriori risposte.

oldmouseit

Forumer storico
per la cronaca, sono usciti anche i dati Bp Sondrio, terribbbbili


Nel 1Q 2023 il gruppo Banca Popolare di Sondrio ha registrato un risultato della gestione caratteristica pari a 288,5 milioni, in crescita del 16,5% rispetto al 1Q 2022.
A questo risultato partecipano il margine di interesse, in aumento su base annua del 23% a 192 milioni, grazie allo spread commerciale, e le commissioni nette, in crescita del 5,5% a/a a 96,5 milioni.
Ottima la performance dell’attivita' finanziaria, che nel primo trimestre 2023, trainata dall’attivita' di negoziazione, ha generato entrate per 30,5 milioni, in aumento del 75,8% rispetto al medesimo periodo del 2022.
Il margine di intermediazione si attesta a 331,7 milioni (+43,3% a/a), beneficiando anche del risultato delle attivita' finanziarie valutate a fair value tornato positivo per 12,7 milioni vs un valore negativo di 33,6 milioni nel 1Q 2022.
Le rettifiche di valore nette si sono attestate a 39,8 milioni rispetto (+45,8%). L' aggregato include accantonamenti connessi alle esposizioni di portafoglio verso imprese operanti in settori ad alto utilizzo di energia, nonche' quelli relativi a fattori di rischio ESG, con particolare riferimento ai rischi legati alla transizione climatica.
Il rapporto tra le rettifiche di valore nette (39,8 milioni) e i finanziamenti netti verso
clientela (32.8 milioni), il cosiddetto costo del credito, risulta quindi pari allo 0,49%, in diminuzione rispetto allo 0,51% del 31 dicembre 2022.
Il risultato netto della gestione finanziaria si e' attestato a 291,9 milioni (+43% a/a).
I costi operativi aumentano del 9,8% a 135,7 milioni, in particolare per l' incremento del costo del personale che riflette l' ulteriore crescita dell' organico, nonche' delle altre spese amministrative, in un contesto segnato da pressioni inflazionistiche.
Il risultato della gestione operativa si e' attestato a 156,1 milioni rispetto agli 80,4 milioni a marzo 2022.
Gli oneri per la stabilizzazione del sistema bancario hanno cifrato 35 milioni, in aumento del 16,7% rispetto al periodo di confronto.
L’utile netto di periodo e' piu' che raddoppiato a 94,4 milioni (+134,3% a/a).
Il ROE e' pari all’11,1%, allineato con il piano industriale “Next Step 2022-2025”.
Dal lato patrimoniale, la raccolta diretta e' pari a 39.045 milioni, in calo del 6,5% vs fine anno 2022 .
La raccolta indiretta, influenzata dalla positiva dinamica dei mercati, si attesta a
41.612 milioni (+6,5% t/t). In particolare, il risparmio amministrato si attesta a 34.974 milioni (+7%) e il risparmio gestito a 6.638 (+3,9%)
La raccolta assicurativa somma 1.988 milioni (+1,5%), con flussi netti pari a 19 milioni.
La raccolta complessiva da clientela si posiziona, quindi, a 82.645 milioni (-0,2%).
I finanziamenti netti verso clientela, somma di quelli valutati al costo ammortizzato e
di quelli valutati a fair value con impatto a conto economico, ammontano a 32.836 milioni, in lieve riduzione rispetto a fine 2022 (-0,6%).
I crediti deteriorati netti cifrano 576 milioni (-5,4%). L' incidenza degli stessi sul totale finanziamenti netti risulta pari all' 1,8%, in linea con la fine del 2022. I livelli di copertura si mantengono particolarmente elevati: quello riferito al totale delle posizioni deteriorate si posiziona al 60,4% dal 58,3% di fine 2022. In tale ambito, le sofferenze nette segnano 96 milioni (-21%), con un’incidenza sul totale finanziamenti verso clientela dello 0,3%, in riduzione rispetto al dato di fine 2022. Il grado di copertura delle stesse e' risultato pari all' 81,5% rispetto al 76,5% di fine 2022.
Gli indicatori di liquidita', sia di breve periodo (LCR-Liquidity Coverage Ratio) sia di medio-lungo termine (NSFR-Net Stable Funding Ratio), si attestano su valori largamente superiori al requisito minimo previsto per il corrente esercizio (100%). In particolare, il Liquidity Coverage Ratio si attesta al 155% dal 149% del primo trimestre 2022.
I coefficienti patrimoniali, senza includere l' utile di periodo, evidenziano: CET1 ratio: 15,3% (phased‐in), 15,2% (fully phased); Tier1 ratio: 15,3% (phased‐in), 15,2% (fully phased); Total Capital ratio: 17,8% (phased‐in), 17,8% (fully phased).
Dalla prospettiva della sostenibilita', la banca ha rafforzato di integrazione dei fattori ESG
all' interno del piano industriale.
L' impegno costante e' stato recentemente riconosciuto dall' agenzia indipendente Standard Ethics, che ha alzato l' outlook da ' stabile' a ' positivo' , confermando il corporate rating (EE) e il rating di lungo periodo (EE+). Il gruppo ha recentemente pubblicato il primo report secondo le raccomandazioni della Task Force on Climate-Related Financial Disclosures (TCFD) e ha definito un primo set di target ESG, ponendo particolare attenzione alla riduzione delle emissioni di CO2.
La Banca si dice fiduciosa nonostante il contesto macroeconomico denso di complessita' e ritiene per quanto possibile di anticipare il piano industriale “Next Step 2022-2025”.
Infine, il Cda ha confermato Mario Alberto Pedranzini consigliere delegato per il triennio 2023-2025.
 

oldmouseit

Forumer storico
Pop Sondrio l'ho comprata vendendo Bami a 3,95............
Con questi numeri da 4,24 è andata a 4,32.............
 

oldmouseit

Forumer storico
9 maggio (Reuters) - L'AD Mario Alberto Pedranzini e il Cfo Massimo Perona di Banca Popolare Di Sondrio (BPSO.MI) in conference call:
* POPOLARE SONDRIO, CONFERMA GUIDANCE CRESCITA A DOPPIA CIFRA MARGINE INTERESE IN 2023 - SLIDE
* POPOLARE SONDRIO, CFO: OBIETTIVO DI CRESCITA MARGINE INTERESSE IN 2023 E' IN AREA 20%
* POPOLARE SONDRIO, CFO: NON STIAMO VEDENDO UN DETERIORAMENTO DELLA QUALITA' DEGLI ATTIVI
* POPOLARE SONDRIO, CEO: NON COMMENTIAMO INDISCREZIONI STAMPA SU INTERESSE PER BANCA PROFILO

un altro che non capisce che l'armageddon sta per arrivare
 

NoWay

It's time to play the game
MF : Anche Citi bacchetta l’Italia sul debito. Rischio per i Btp, spread atteso a 220. Secondo la banca Usa i conti pubblici stanno andando nella direzione sbagliata. Per gli economisti il debito non scenderà in modo convincente nei prossimi anni. Obiettivo di deficit a rischio. In precedenza erano arrivate le critiche di Goldman Sachs. Nei prossimi giorni i giudizi di Fitch e Moody’s.
 

Jsvmax79

Forumer storico
A proposito di Italia Cina

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Jsvmax79

Forumer storico
ABNB 1Q EPS 18C VS. LOSS/SHR 3C Y/Y 1Q REV. $1.82B, EST. $1.79B 1Q GROSS BOOKING VALUE $20.4B, EST. $20.1B 1Q NIGHTS & EXPERIENCES BOOKED 121.1M, EST. 122.3M SEES 2Q REV. $2.35B TO $2.45B, EST. $2.42B SEES 2Q REV. $2.35B TO $2.45B, EST. $2.42B BUY BACK UP TO $2.5B
 

CarloConti

Forumer storico

Cina e Usa, il disgelo è sempre più reale dopo l’incontro tra Qin e Burns​

Negli ultimi giorni si sono susseguiti segnali di disgelo tra Pechino e Washington. Ecco le tappe recenti che fanno pensare a un cambiamento in atto​

Qualcosa sta cambiando tra Cina e Stati Uniti d’America? Il colloquio tra il ministro degli Esteri cinese, Qin Gang, e l’ambasciatore Usa a Pechino, Nicholas Burns, «segna un potenziale disgelo nei rapporti». Lo scrive il Washington Post che sottolinea come si tratti di uno dei faccia a faccia di più alto livello tra responsabili di Usa e Cina dal caso del “sospetto” pallone spia cinese dello scorso febbraio che ha portato le relazioni ai “minimi storici”.

Prima dell’incontro tra Qin e Burns, responsabili per il Commercio di Usa e Cina si erano incontrati ad aprile a Pechino e, ricorda il Post, a febbraio il segretario di Stato Usa Antony Blinken aveva visto il numero uno della diplomazia cinese Wang Yi a Berlino a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Parlando con Burns a Pechino, Qin ha invitato Washington a «incontrare la Cina a metà strada», rimarcando come «la priorità assoluta» sia «stabilizzare le relazioni Cina-Usa, evitare una spirale negativa e prevenire qualsiasi incidente tra Cina e Stati Uniti». Su Twitter Burns ha spiegato di aver parlato con Qin delle «sfide nelle relazioni» tra i due Paesi e della «necessità di stabilizzare i rapporti ed espandere la comunicazione ad alto livello». Secondo il giornale, l’incontro potrebbe spianare la strada ad altri scambi di alto livello dopo la crisi di febbraio e l’annullamento della visita a Pechino di Blinken, che era vista come un «passo cruciale per fermare l’inasprirsi della rivalità tra i due Paesi».

C’è anche questo….. in effetti il mondo è come un quadro, è sempre la prospettiva che uno vuole usare per guardare….
 

NoWay

It's time to play the game

Cina e Usa, il disgelo è sempre più reale dopo l’incontro tra Qin e Burns​

Negli ultimi giorni si sono susseguiti segnali di disgelo tra Pechino e Washington. Ecco le tappe recenti che fanno pensare a un cambiamento in atto​

Qualcosa sta cambiando tra Cina e Stati Uniti d’America? Il colloquio tra il ministro degli Esteri cinese, Qin Gang, e l’ambasciatore Usa a Pechino, Nicholas Burns, «segna un potenziale disgelo nei rapporti». Lo scrive il Washington Post che sottolinea come si tratti di uno dei faccia a faccia di più alto livello tra responsabili di Usa e Cina dal caso del “sospetto” pallone spia cinese dello scorso febbraio che ha portato le relazioni ai “minimi storici”.

Prima dell’incontro tra Qin e Burns, responsabili per il Commercio di Usa e Cina si erano incontrati ad aprile a Pechino e, ricorda il Post, a febbraio il segretario di Stato Usa Antony Blinken aveva visto il numero uno della diplomazia cinese Wang Yi a Berlino a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Parlando con Burns a Pechino, Qin ha invitato Washington a «incontrare la Cina a metà strada», rimarcando come «la priorità assoluta» sia «stabilizzare le relazioni Cina-Usa, evitare una spirale negativa e prevenire qualsiasi incidente tra Cina e Stati Uniti». Su Twitter Burns ha spiegato di aver parlato con Qin delle «sfide nelle relazioni» tra i due Paesi e della «necessità di stabilizzare i rapporti ed espandere la comunicazione ad alto livello». Secondo il giornale, l’incontro potrebbe spianare la strada ad altri scambi di alto livello dopo la crisi di febbraio e l’annullamento della visita a Pechino di Blinken, che era vista come un «passo cruciale per fermare l’inasprirsi della rivalità tra i due Paesi».

C’è anche questo….. in effetti il mondo è come un quadro, è sempre la prospettiva che uno vuole usare per guardare….


Il Tempo la mette diversamente: «Le relazioni tra i due Paesi sono ancora una volta glaciali», ha scandito il ministro degli Esteri cinese, citato in una nota della diplomazia di Pechino, che non riporta dichiarazioni dell’ambasciatore Usa. «La massima priorità è stabilizzare le relazioni sino-americane, evitare una parabola discendente e prevenire incidenti tra Cina e Stati Uniti» ha detto ancora. Per Qin «non è possibile parlare di comunicazione da un lato e continuare a reprimere e contenere la Cina dall’altro», e occorre rispettare la sovranità, la sicurezza e gli interessi di sviluppo della Cina e «gestire correttamente» la questione di Taiwan. Gli Stati Uniti, ha scandito il ministro degli Esteri cinese ribadendo la posizione di Pechino, devono «smettere di sostenere e perdonare le forze separatiste per l’indipendenza di Taiwan», come Pechino definisce l’attuale dirigenza dell’isola, guidata dalla presidente Tsai Ing-wen. Difficile pensare ad un disgelo su queste basi.


Comunque mi sa che le prospettive continuano ad essere 2 e anche ben lontane tra loro. Queste solo di ieri...

Ministro Esteri cinese: chiediamo a Kiev e Mosca di finire la guerra.

Blinken, “Kiev ha ciò di cui ha bisogno per riconquistare suo territorio”.

 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

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