Certificati di investimento - Capitolo 9

OT Io la vedo lunga Orcel doveva pensarci prima FINE OT

BPM viene sostituito da altro quello che passa il convento sempre del settore però
Non è detto che debba essere italiano
A dire il vero credo sia necessario leggere le condizioni di ogni singolo certificato per capire cosa può succedere
Mi sembra che un paio di anni fa ci fosse stata una discreta polemica su un emissione (non ricordo se isp o gs) dove a causa di un evento di fusione tra due società facenti parte del certificato lo avevano rimborsato prima del tempo ad un prezzo più basso di quanto molti si aspettavano. Qualcuno ricorda qualcosa in merito?
 
E che succede se i sottostanti sono BPM UNI e ISP? Arriva come sostituto MPS ,o BPM non viene sostituito?

A parte che il delisting di BPM mi sembra al momento prematuro, quando 'scompare' un sottostante può succedere che non venga sostituito (specie se ci sono diversi sottostanti), sostituito da altro sottostante similare, oppure rimborsato il certificato al valore di mercato (specialmente se il certificato è monosottostante).
 
E' evidente che Banca Italia non gradisce questo tipo di investimenti creati da un circuito di emittenti in parte fuori dalla casta dei principali istituti bancari....
Per come la vedo io non c'è nulla di male nelle dichiarazioni di BI. Se un certificato "per la nonna" rende un 7-8% annuo, vs un titolo di stato al 3% un pericolo ci sarà, ma i più (non qui) non se ne rendono conto. Ste cose le si vedono pure sui certificati ad alto rischio (vedi lamentele di un tizio su FB che aveva preso il famoso certificato su Capri... se un certificato rende il 15% in 3 mesi come fai a non capire che il rischio c'è?)
 
Per come la vedo io non c'è nulla di male nelle dichiarazioni di BI. Se un certificato "per la nonna" rende un 7-8% annuo, vs un titolo di stato al 3% un pericolo ci sarà, ma i più (non qui) non se ne rendono conto. Ste cose le si vedono pure sui certificati ad alto rischio (vedi lamentele di un tizio su FB che aveva preso il famoso certificato su Capri... se un certificato rende il 15% in 3 mesi come fai a non capire che il rischio c'è?)

Secondo me pure qui, purtroppo...
 
A dire il vero credo sia necessario leggere le condizioni di ogni singolo certificato per capire cosa può succedere
Mi sembra che un paio di anni fa ci fosse stata una discreta polemica su un emissione (non ricordo se isp o gs) dove a causa di un evento di fusione tra due società facenti parte del certificato lo avevano rimborsato prima del tempo ad un prezzo più basso di quanto molti si aspettavano. Qualcuno ricorda qualcosa in merito?


Io ho scritto quello che è successo quando si sono fuse Peugeot e Fiat

In ogni caso hai ragione tu potrebbero esserci condizioni particolari
 
Per come la vedo io non c'è nulla di male nelle dichiarazioni di BI. Se un certificato "per la nonna" rende un 7-8% annuo, vs un titolo di stato al 3% un pericolo ci sarà, ma i più (non qui) non se ne rendono conto. Ste cose le si vedono pure sui certificati ad alto rischio (vedi lamentele di un tizio su FB che aveva preso il famoso certificato su Capri... se un certificato rende il 15% in 3 mesi come fai a non capire che il rischio c'è?)
 
Per come la vedo io non c'è nulla di male nelle dichiarazioni di BI. Se un certificato "per la nonna" rende un 7-8% annuo, vs un titolo di stato al 3% un pericolo ci sarà, ma i più (non qui) non se ne rendono conto. Ste cose le si vedono pure sui certificati ad alto rischio (vedi lamentele di un tizio su FB che aveva preso il famoso certificato su Capri... se un certificato rende il 15% in 3 mesi come fai a non capire che il rischio c'è?)

Ad elevato rendimento cedolare corrisponde forzatamente un maggiore rischio. Questo è un principio generale della Borsa e (aggiungerei) della vita umana. I certificati sono soltanto un caso particolare di questo principio e tutti gli investitori devono conoscerlo (la profilazione bancaria MIFID è obbligatoria). Che poi la gente, se perde soldi o succede qualcosa di inatteso, si possa lamentare dei propri insuccessi è altrettanto inevitabile, seppur umanamente comprensibile, anche perché l'investitore non è molto protetto da eventi eccezionali, al contrario delle Banche.
 

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