La guerra non è solo geopolitica. È business.

Ogni volta che esplode un conflitto, ci sono due conti da fare:
quello delle vittime… e quello dei profitti.
Dietro ogni missile lanciato c’è un contratto firmato.
Dietro ogni base militare costruita, un consiglio d’amministrazione che brinda.
La guerra muove interessi enormi, fabbriche, stipendi, voti, potere.

Chi produce armi non ha bisogno di vincere.
Gli basta che il mondo non smetta mai di combattere.
E se ci fai caso, funziona sempre allo stesso modo:
prima ti convincono che la guerra è necessaria,
poi ti vendono le soluzioni per ricostruire ciò che loro stessi hanno distrutto.
È un sistema perfetto.
Talmente perfetto che la pace, a un certo punto, diventa il vero problema.
Perché se smetti di avere un nemico… qualcuno smette di incassare

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