Cren
Forumer storico
Guarda che le mie opinioni su AT ed econometria sono del tutto condizionate dal fatto che non ne so niente. Ribadisco, mi sento come la volpe con l'uva, per intenderci![]()

Ma... di cosa sai allora?

Ultima modifica:
Guarda che le mie opinioni su AT ed econometria sono del tutto condizionate dal fatto che non ne so niente. Ribadisco, mi sento come la volpe con l'uva, per intenderci![]()
Che missile è la stand-alone?!La prossima volta che chiami al call center mi senti!
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Ma sì, adesso è evidente dove andava messa e sfido anche che non la trovavo prima... non c'era!Sei finalmente riuscito a fare quella semplicissimissima cosa (la stringa!) che ti consiglio di fare da diversi decenni?![]()
Sei finalmente riuscito a fare quella semplicissimissima cosa (la stringa!) che ti consiglio di fare da diversi decenni?
Mi vengono i tremori freddi al solo pensiero di come ti incarterai con IB nel prossimo futuro!![]()
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GiuliaP ha scritto:...Pierrone vendeva su strike e scadenze più vicini per quantità che in controvalore gli ripagavano gli acquisti, più lontani sia per strike che per scadenza.
E, per rispondere anche a Cren, in caso di esplosione mediava le vendite su stessa scadenza e strike via via più lontani finchè gli acquisti lo coprivano. Aiutato dal vega maggiore sugli acquisti.
Tuttavia necessitava di ipotesi di apertura abbastanza stringenti, ovvero IV bassa e struttura a termine non troppo crescente, che altrimenti avrebbe inficiato l'effetto del vega...
GiuliaP ha scritto:Il problema è che quella figura la dovresti aprire quando la IV e la struttura a termine hanno una configurazione ... favorevole (concetto sul quale poi si apre tutto un altro discorso, anch'esso già più volte fatto).
"Allungare il brodo" è come entrare in posizione a spezzoni. Non serve a niente, se non per ovviare ai vincoli di liquidità di mercato (e non è certo il caso). E ti costa in termini di money management, visto che, per l'ennesima volta, il tempo è denaro (e più).
Cren ha scritto:...A me sembrerebbe occasione di acquisto a lungo termine di volatilità implicita a questi prezzi, per poi giocare la partita sull'ammortamento diluito nel tempo del premio mediante vendite a breve.
(Su quest'ultimo aspetto ho studiato diversi criteri che reputo più intelligenti della semplice suddivisione in quote eguali e costanti del premio mese per mese).
Cren ha scritto:Leggere pierrone è sempre un autentico piacere, anche a distanza di anni
Il premio della lotteria è ammortato con vendite a breve in funzione del Vega della posizione, e il Delta coperto quando conveniente.
Pierrone ha scritto:non è per nulla facile, l'argomento opzioni è complessissimo da dominare e richiede un investimento in tempo, studio, programmazione di modelli di gestione e di money management enorme.
l'acquisti di opzioni ha il problema del costo e della scadenza, perciò il loro acquisto espone a questi due rischi. Occorre cercare di ripulire quanto più possibile questi due rischi mediante operazioni di senso contrario (vendite) che non portino però alla copertura totale del potenziale di guadagno dato dagli acquisti, ma solo di una parte di questi. E' una cosa che si può fare non in tutte le situazioni e in tutti i mercati, occorre "cacciare" i mercati che presentino questa opportunità (Taleb definisce la sua operatività infatti come di "cacciatore di crisi"). Secondo me in condizioni di bassissima volatilità implicita del mercato è una cosa su cui si può puntare, perchè vendendo poche opzioni con scadenza più ravvicinata dei tanti acquisti e con incasso comprabile a quello della spesa sui tanti acquisti si ottiene a mio avviso una cosa molto interessante che si chiama "trasporto gratuito in avanti nel tempo degli acquisti": significa in pratica che i tuoi tanti acquisti non scadono mai (perchè ogni volta che scadono scadono anche delle vendite), quindi per poter arrivare al momento del fatidico cigno nero non è richesto dover fare ulteriori spese nè che il cigno nero avvenga velocemente prima della scadenza.
Ti faccio un esempio di una figura possibile da aprire in questo momento, ricordando anche l'affermazione di Taleb riguardo a una sottovalutazione del mercato delle opzioni deep out of the money.
la figura è
vendita di 10 call 28500 scadenza marzo, a 810, volatilità implicita 11,9%
acquisto di 100 call 32000 scadenza giugno a 77 volatilità implicita 11%
Con questi prezzi all'apertura della posizione si ha un incasso di 1000 euro, in gran parte da destinare al pagamento delle commissioni.
come sono distribuiti i potenziali loss e gain della figura? Dipende strettamente dall'andamento della volatilità implicita e del mercato.
All'apertura della posizione (oggi) si hanno i potenziali guadagni massimi e rischi minimi, mentre alla scadenza dell'operazione (la prima scadenza di un opzione in portafoglio, cioè marzo) si hanno i i potenziali guadagni minimi e rischi massimi.
Nelle figure che seguono traccio il potenziale rischio/rendimento (in euro) della figura su un arco importante dei possibili andamenti del sottostante in un eventuale rialzo (al ribasso la figura non conta perchè vendite e acquisti vanno a zero o molto vicino a zero). A ogni curva corrisponde una variazione verticale della volatilità implicita delle opzioni considerate, dell 1%: la curva più in basso (quella con i peggiori loss / minori gain) ipotizza una diminuzione delle volatilità implicite di 4 punti percentuali, quindi le volatiltà delle opzioni andrebbero su livelli attorno a 7%-8% rispetto ai 11-12% attuali. Ogni curva superiore presenta una volatilità superiore di un punto rispetto a quella inferiore. La curva più in alto di tutte ipotizza un aumento della volatilità implicita di 16%, quindi che le volatilità di queste opzioni raggiungano livelli attorno a 27%-28%. Sto perciò considerando una banda di oscillazione della volatilità futura tra 7% e 28% circa. Se si prende un grafico di lungo periodo del VIX (volatilità implicita delle opzioni sullo sp500) vedrete che sto probabilmente sottostimando i potenziali guadagni e sovrastimando i rischi (il vix è arrivato a valere 60% e non è mai sceso al 7%), ma è una cosa a mio avviso opportuna da fare per non beccarsi in fronte un proprio cigno nero.
la prima figura è riferita ai possibili scenari che si potrebbero verificare oggi, quindi con i massimi potenziali guadagni e minimi potenziali rischi.
La seconda figura è riferita ai possibili scenari alla scadenza marzo, quindi con i minimi potenziali gain e massimi potenziali rischi. Le perdite peggiori (circa 50.000 euro) le si avrebbero con un spmib A MARZO attorno a 31000 (se ci andasse oggi il risultato sarebbe ben diverso) e una volatilità implicita delle opzioni attorno a 7%-8%. In questo remoto caso, si potrebbero aprire figure simili (per esempio -10 call 31500 settembre 2005 + 1000 call 35000 marzo 2006) ma con potenziali gain magari decuplicati rispetto a quelli che si avrebbero cn la figura attuale, a rischio sostanzialmente identico.
Quindi entrano in gioco importanti aspetti di money management, perchè per arrivare all'obiettivo (prima o poi un movimento da 15-20% al rialzo sia dell'indice che della volatilità ci sarà senz'altro, il problema è sul quando) occorre essere in grado di aspettare e di sopprtare perdite, perdite che però si possono decidere in piena libertà e che quindi uno si può costruire costruire su misura in base alla propria avversione al rischio.
ciao
Pier
PS: provate a pensare ora all'andamento dell'ultimo anno e mezzo dei mercati azionari: è un mercato che sta permettendo uno straordinario accumulo di volatilità tra gli operatori in grado di valutare certi rischi sulle opzioni (probabilmente la lezione di Taleb è servita anche a modificare le strategie di recruiting di parecchie banche d'affari prima focalizzate ad assumere per lo più solo traders fighi e vincenti), e che sta creando una massa consistente di operatori velleitari o di trading system iperottimizzati in opzioni che si poggiano sulla sabbia e che in tutto questo periodo hanno continuamente guadagnato servendo enormi quantità di volatilità ai fessi che la stanno accumulando......
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aggiungo una cosa riguardo alla figura che ho descritto sopra:
il time decay è per definizione l'effetto che su un portafoglio di opzioni ha il trascorrere del tempo, ipotizzando costanti tutti gli altri fattori che influenzano il prezzo delle opzioni, in primis volatilità implicita e andamento del sottostante.
Se si costruisce il grafico differenziale tra i due grafici che ho postato sopra, si ottiene il grafico del time decay del portafoglio tra oggi e la scadenza marzo per ciascun livello di volatilità implicita e sottostante. Il portafoglio sopra ha un time decay come si può vedere nefasto eppure le figure non mi dispiacciono neanche nello scenario peggiore (cioè quello a scadenza). Taleb definisce il theta (la greca che descrive l'effetto del passaggio del tempo) come "greca minore", mentre per parecchi operatori in opzioni sembra l'unico dio greco da venerare nel tempio....
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Più o meno, però mi sembra troppo stringente messa giù così.Qual è lo scopo di tale strategia? Fare il «cacciatore di cigni neri» (infatti tu stesso di seguito parli di "premio della lotteria") ??
Questo è assolutamente evidente, i cambi di pendenza sono continui....la struttura a termine della IV non si muove in parallelo tra le scadenze.
Dipende cosa intendi come "correlazione", il discorso andrebbe approfondito....c'è una bassa correlazione tra le IV di diverse scadenze (cmq c'è correlazione).
Corretto, perchè la volatilità tende nel lungo periodo a tornare sempre verso il suo valor medio e quindi devi immaginarti la struttura a termine come un joystick: la parte a breve termine (l'impugnatura) si muove molto, ma la parte a lungo termine (la base) resta salda....la variabilità è maggiore a medio/breve termine rispetto a lungo termine.
...Credo che la definizione corretta sarebbe questa: prendere posizione su ciò che il mercato non sconta perchè il futuro è ignoto... e cercare di fare in modo di risparmiare il più possibile per prendere questa posizione...
Credo che la definizione corretta sarebbe questa: prendere posizione su ciò che il mercato non sconta perchè il futuro è ignoto... e cercare di fare in modo di risparmiare il più possibile per prendere questa posizione.