Charles M. Cottle

C'ho pensato, ma devo studiare e capire bene gli effetti di ogni tentativo di miglioramento perchè è molto facile ottenere i risultati opposti.

Tu l'hai proposto così per gioco o perchè hai qualche idea particolare?

Credo insegnerebbe molto di più.

Ma come ti ho già detto, tutto dipende dal tuo obiettivo reale. Prova a formalizzarlo quanto più precisamente possibile.
 
Come volevasi dimostrare: ho rischiato troppo e ho perso tutto il vantaggio; con i profitti del Gamma scalping su TLT ora sono c.ca in pareggio (dollaro più dollaro meno), e mi sono bruciato in un paio di giorni un rendimento sui premi di oltre il 30% accumulato in un paio di settimane (con picchi del 60%!).

Le considerazioni sul criterio di hedging si sprecano: premesso che naturalmente non esiste un criterio ottimale dal punto di vista della direzione, perchè ciò significherebbe fare una previsione direzionale esatta, emerge una evidenza molto più interessante.

Usare lo stesso criterio di hedging (o meglio: la stessa frequenza) sia per posizioni in procinto di scadere sia per posizioni lunghe modifica molto rapidamente la nostra distribuzione dei profitti e delle perdite.

Se usiamo un criterio che è equilibrato per posizioni a - diciamo - 30 ~ 40 giorni, trasformiamo una distribuzione di P&L che è per natura asimmetrica (gli acquisti OTM in un mondo risk neutral hanno sempre una probabilità di vincita inferiore al 50%) in qualcosa di più simmetrico, perchè rinunciamo a del profitto potenziale dando in cambio il blocco parziale o totale del profitto attuale.

Ma, quando ci avviciniamo a scadenza, se non cambiamo criterio l'effetto del Theta e del Gamma trasforma queste scommesse "sfumate" in una scommessa secca: in questi pochi giorni il sottostante avrà un balzo tale da far terminare l'opzione ITM?

Anche se non possiamo rispondere, ciò che possiamo dire è che il criterio di hedging che prima andava bene ora non ce la fa più a prendere profitti in misura tale da rendere quasi simmetrico il nostro P&L: per forza di cose vedete subito che, se nei prossimi giorni qualcuno di quei sottostanti non fa un bel botto, io non ho bloccato abbastanza Delta per evitare di finire in perdita, e quindi attualmente sono in una posizione in cui ho probabilità molto basse di vincere a fronte di una vincita potenziale interessante.

Questo mi spinge a ritenere che, per il mio genere di operatività, persino spingermi a 10 giorni dalla scadenza non è adatto al mio profilo di rischio; ovviamente c'entra anche la IV (più le opzioni sono costose, più rapidamente si prosciugano), ma ritengo che chiudere prima e usare un criterio più adeguato alla mia avversione al rischio possa produrre risultati migliori.

Specifico che non sto facendo overfitting su un singolo caso: non è la prima volta che mi capita un caso come questo con questa strategia, e anche le volte precedenti ho visto sbiadire buoni risultati in prossimità dell'expiry.
 

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Preso profitto di $132 su DIA.

("Bloccati" $537 di profitto finora, contare i morti alla fine sarà doloroso...).

Sta cominciando a diventare difficile per uno che lavora con la mia frequenza: basta non esserci per poco tempo che si perdono le possibilità di comprare (vendere) basso (alto) e vendere (comprare) alto (basso).

» Pant, pant «

:boxe:
 

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Come volevasi dimostrare: ho rischiato troppo e ho perso tutto il vantaggio; con i profitti del Gamma scalping su TLT ora sono c.ca in pareggio (dollaro più dollaro meno), e mi sono bruciato in un paio di giorni un rendimento sui premi di oltre il 30% accumulato in un paio di settimane (con picchi del 60%!).

Le considerazioni sul criterio di hedging si sprecano: premesso che naturalmente non esiste un criterio ottimale dal punto di vista della direzione, perchè ciò significherebbe fare una previsione direzionale esatta, emerge una evidenza molto più interessante.

Usare lo stesso criterio di hedging (o meglio: la stessa frequenza) sia per posizioni in procinto di scadere sia per posizioni lunghe modifica molto rapidamente la nostra distribuzione dei profitti e delle perdite.

Se usiamo un criterio che è equilibrato per posizioni a - diciamo - 30 ~ 40 giorni, trasformiamo una distribuzione di P&L che è per natura asimmetrica (gli acquisti OTM in un mondo risk neutral hanno sempre una probabilità di vincita inferiore al 50%) in qualcosa di più simmetrico, perchè rinunciamo a del profitto potenziale dando in cambio il blocco parziale o totale del profitto attuale.

Ma, quando ci avviciniamo a scadenza, se non cambiamo criterio l'effetto del Theta e del Gamma trasforma queste scommesse "sfumate" in una scommessa secca: in questi pochi giorni il sottostante avrà un balzo tale da far terminare l'opzione ITM?

Anche se non possiamo rispondere, ciò che possiamo dire è che il criterio di hedging che prima andava bene ora non ce la fa più a prendere profitti in misura tale da rendere quasi simmetrico il nostro P&L: per forza di cose vedete subito che, se nei prossimi giorni qualcuno di quei sottostanti non fa un bel botto, io non ho bloccato abbastanza Delta per evitare di finire in perdita, e quindi attualmente sono in una posizione in cui ho probabilità molto basse di vincere a fronte di una vincita potenziale interessante.

Questo mi spinge a ritenere che, per il mio genere di operatività, persino spingermi a 10 giorni dalla scadenza non è adatto al mio profilo di rischio; ovviamente c'entra anche la IV (più le opzioni sono costose, più rapidamente si prosciugano), ma ritengo che chiudere prima e usare un criterio più adeguato alla mia avversione al rischio possa produrre risultati migliori.

Specifico che non sto facendo overfitting su un singolo caso: non è la prima volta che mi capita un caso come questo con questa strategia, e anche le volte precedenti ho visto sbiadire buoni risultati in prossimità dell'expiry.
premesso che ho letto a spizzichi e bocconi i post precedenti, mi scuso se ti faccio ripetere cose eventualmente già scritte.
a) In un post passato in cui chiedevi "che fare" ti rispose PG (mi pare) "lo devi sapere prima"; in effetti, non ricordo quale obiettivo "reale" ti eri posto nell'aprire la posizione.
b) da cui una domanda sul blu: era fattibile portare avanti di un mese le opzioni, 20/30 gg prima della scadenza per essere meno sensibile pur mantenendo lo stesso (o simile) profilo di rischio?
Ripeto che b) nasce senza sapere/ricordare a) per cui potrebbe non avere senso.

C
 
a) In un post passato in cui chiedevi "che fare" ti rispose PG (mi pare) "lo devi sapere prima"; in effetti, non ricordo quale obiettivo "reale" ti eri posto nell'aprire la posizione.
Non ho snaturato gli obiettivi della mia posizione, ma ho adottato un criterio di hedging che non si è rivelato congruo con il passare del tempo.
b) da cui una domanda sul blu: era fattibile portare avanti di un mese le opzioni, 20/30 gg prima della scadenza per essere meno sensibile pur mantenendo lo stesso (o simile) profilo di rischio?
Era assolutamente fattibile.

Ti dirò di più: era anche la mossa più corretta per conservare il più possibile inalterata sia la mia esposizione ai fattori di rischio che avevo valutato sia, soprattutto, per adeguarsi ai cambiamenti del mercato (contrazione di IV su diversi sottostanti).

Al prossimo giro :D
 
Non ho snaturato gli obiettivi della mia posizione, ma ho adottato un criterio di hedging che non si è rivelato congruo con il passare del tempo.

Hai adottato un criterio di hedging senza sapere spiegare le ragioni logiche che stanno a monte della formuletta, e questo dal mio punto di vista è ancora più grave (perlomeno se il conto è tuo, chiaro che se sei in una struttura ... fai quello che ti dice il capo).

Ah si, poi era anche palesemente non congruo.... ma questa è solo una conseguenza del concetto di cui sopra.


Ti dirò di più: era anche la mossa più corretta per conservare il più possibile inalterata sia la mia esposizione ai fattori di rischio che avevo valutato sia, soprattutto, per adeguarsi ai cambiamenti del mercato (contrazione di IV su diversi sottostanti).

Al prossimo giro :D

Non ne sono affatto convinto.

Io non ho ancora capito la "ratio" per cui hai aperto quella posizione ed il fatto che tu sembri non accettare che questo non è trading di volatilità (non solo perlomeno).

Forse per capirlo bene occorreva che dopo l'acquisto dei CALL i mercati partissero al ribasso senza fermarsi.... allora si che potevi sperimentare le "gioie" del gamma scalping....
 
Hai adottato un criterio di hedging senza sapere spiegare le ragioni logiche che stanno a monte della formuletta, e questo dal mio punto di vista è ancora più grave...
Scusami, Imar, ma concordi sul fatto che qualsiasi criterio che non contempli, oltre eventualmente al monitoraggio di Greche e IV, solo & soltanto costi di transazione e avversione al rischio... è necessariamente un criterio direzionale?


  • Se la risposta è no, mi faresti un esempio di criterio di hedging che non sia direzionale (quindi che non richieda una previsione di salita/discesa del sottostante) e che usi qualcos'altro oltre a Greche, IV, avversione al rischio e costi di transazione?
  • Se la risposta è sì, perchè, se ho un criterio direzionale valido, dovrei andarmi a impelagare con tutte quelle Call?
Tu hai suggerito di ragionare indipendentemente dalle Greche: a meno di non conoscere qualche elemento di direzionalità che non è nei prezzi attuali, solo IV, costi di transazione e avversione al rischio mi rimangono.

Sto tralasciando qualcosa?

P.S.: resto convinto di aver studiato la posizione in misura tale che una discesa violenta dei «mercati» (immagino ti riferissi all'azionario) potesse andarmi bene.
 
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Ho visto che in un mese, lo skew (IV) delle Put mibo DEC12 e MAR13 è sceso del 5% (secondo me è tanto) infatti l'indice stesso sta facendo ultimamente movimenti minimi e sembra assestarsi sui 15500 punti che è un ritracciamento del movimento 12000->16700. Mi sa che a fine ottobre, inizio novembre, provo a mettere a mercato uno straddle sintetico (+put+future) a delta neutrale, su marzo 2013 :up:
 
Scusami, Imar, ma concordi sul fatto che qualsiasi criterio che non contempli, oltre eventualmente al monitoraggio di Greche e IV, solo & soltanto costi di transazione e avversione al rischio... è necessariamente un criterio direzionale?


  • Se la risposta è no, mi faresti un esempio di criterio di hedging che non sia direzionale (quindi che non richieda una previsione di salita/discesa del sottostante) e che usi qualcos'altro oltre a Greche, IV, avversione al rischio e costi di transazione?
  • Se la risposta è sì, perchè, se ho un criterio direzionale valido, dovrei andarmi a impelagare con tutte quelle Call?
Tu hai suggerito di ragionare indipendentemente dalle Greche: a meno di non conoscere qualche elemento di direzionalità che non è nei prezzi attuali, solo IV, costi di transazione e avversione al rischio mi rimangono.

Sto tralasciando qualcosa?

Si, stai tralasciando qualcosa.
Non moltissimo, ma solo le cose che guardi per prime quando fai sul serio: margini e P&L at now. :eek::eek:

P.S.: resto convinto di aver studiato la posizione in misura tale che una discesa violenta dei «mercati» (immagino ti riferissi all'azionario) potesse andarmi bene.


Mi riferivo alla discesa violenta dei mercati su cui tu eri al rialzo con l'acquisto di CALL, prima che la tua formuletta ti avesse fatto vendere underling ....... cosa diavolo ti fa pensare che sarebbe andata bene???

Ti hanno detto tutti (forse tutti no, ma skew si, mi pare, forse anche PGP, forse anche il sottoscritto dinosauro :D) che per testare delta hedging/gamma scalping è opportuno partire delta neutral per sottostante.... così da non dover fare previsioni di direzionalità, mentre tu continui a pensare che se diversifichi per azionario/oro/reddito fisso.... con l'aggiunta di un pò di farmaceutico... :eek::eek: ti deve andare sempre bene per forza???

Ma che credi...... che Michael Cuggino ottenga quei risultati con i CALL??? :D:D
 
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Si, stai tralasciando qualcosa.
Non moltissimo, ma solo le cose che guardi per prime quando fai sul serio: margini e P&L at now. :eek::eek:

  1. Sono solo long di Call, perchè i margini dovrebbero rappresentare un problema (al di là della discussione precedente su come lavora IB, ma supponiamo che stia operando con quantitativi più grossi in portfolio margin)?
  2. Perchè guardare il P&L dovrebbe significare qualcosa di diverso da definire una certa avversione al rischio?
  3. Dire: «Il P&L è alto, chiudo tutto o in parte» e dire: «Sono tendenzialmente avverso al rischio, le opzioni mi sono andate ITM e non mi sento di rischiare di tornare indietro a mani vuote» non è la stessa cosa?
Ti hanno detto tutti (forse tutti no, ma skew si, mi pare, forse anche PGP, forse anche il sottoscritto dinosauro :D) che per testare delta hedging/gamma scalping è opportuno partire delta neutral per sottostante.... così da non dover fare previsioni di direzionalità, mentre tu continui a pensare che se diversifichi per azionario/oro/reddito fisso.... con l'aggiunta di un pò di farmaceutico... :eek::eek: ti deve andare sempre bene per forza???
Io insisto nel dire che la mia posizione complessiva è partita più o meno Delta neutrale nei confronti del mio "sottostante", perchè, a mio avviso, la combinazione di opzioni che ho fatto avrebbe beneficiato di RV in qualsiasi direzione fosse andata.

E' vero, poteva scendere tutto, ma la mia scommessa era proprio che non sarebbe sceso tutto (qualcosa di non deterministico basato sull'osservazione dei mercati ci vuole per forza, sennò non è più trading e non si cavano piccioli per definizione).
Ma che credi...... che Michael Cuggino ottenga quei risultati con i CALL??? :D:D
:D

A scanso di equivoci, io non sto affatto cercando di replicare il portafoglio di Cuggino: questa volta è stato un caso assolutamente fortuito che i sottostanti scelti rispecchiassero abbastanza bene il «permament portfolio», ma non mi sono certo sposato a quegli ETF.
 

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