CI SARANNO SEMPRE DEI SASSI SUL TUO CAMMINO. DIPENDE DA TE SE FARNE DEI MURI O DEI PONTI

Nel frattempo ....

Rimpasto nella giunta Raggi. Per dare avvio a una nuova fase, escono dall’esecutivo capitolino quattro «tecnici» per fare posto ad assessori di estrazione politica.

Via Laura Baldassarre, Flavia Marzano, Rosalba Castiglione e Margherita Gatta.

Entrano Pietro Calabrese che guiderà l’assessorato ai Trasporti, Valentina Vivarelli al Patrimonio e politiche abitative, mentre al Sociale arriva Veronica Mammì.

La sindaca di Roma lunedì firmerà un’ordinanza per ridistribuire le deleghe all’interno della sua giunta, composta da 12 assessori.

Linda Meleo, più volte criticata anche all'interno della maggioranza per la gestione del delicato dossier Atac, si sposterà dai Trasporti ai Lavori pubblici.

La volontà della sindaca Raggi, con questo ennesimo rimpasto, sarebbe quella di «rafforzare politicamente» il lavoro della sua giunta.

La sfida sarà vedere quanto margine di tempo resterà per mettere in pratica per quella «fase due» più volte annunciata dalla sindaca,
visto che l'appuntamento con le urne sarà ad inizio 2021.
 
Ogni volta che vedo i giovani protestare, sfilare e urlare slogan idioti che farebbero arrossire anche l’ultimo comunista della storia
mi vengono in mente le sante parole di Goethe:

“I giovani sono insopportabili e se li sopportiamo è solo perché ci ricordiamo di essere stati anche noi giovani”.

È vero e, tuttavia, ricordo benissimo che io da ragazzo cazzate come quelle di Greta ed i suoi seguaci non le ho mai dette.
Avrò detto certamente altre scemenze ma non quelle sull’esistenza di un mondo perfetto fatto a misura d’uomo e di giovani viziati.
Ecco perché l’integrazione che Benedetto Croce faceva della frase del grande poeta tedesco è da manuale:

“I giovani devono imparare a non dar fastidio e devono diventare adulti il più presto possibile”.

Purtroppo, è più facile a dirsi che a farsi perché oggi si sa quando l’adolescenza inizia ma non si sa quando finisce
e così ci ritroviamo con uomini anziani e donne mature che credono di essere l’incarnazione del fanciullino di Giovanni Pascoli.

Qual è il difetto costitutivo dei giovani?
Sono privi di esperienza ma pretendono di giudicare il mondo non solo come se lo conoscessero ma anche come se ne fossero i padroni.
Cosa che fa sbellicare gli dèi. Questo mondo è brutto, sporco e cattivo e loro lo vogliono bello, pulito e buono.

Madonna, una noia senza fine e un moralismo così pedante che ucciderebbe un elefante.
Il mondo, amava dire Giordano Bruno, è fatto di pazzi e di savi e se tutti fossero pazzi o tutti fossero savi
non sarebbe il luogo interessante che è che sta bene così com’è proprio perché è tempestoso e pericoloso
e nei pericoli ognuno deve attenersi al suo dovere.

L’idea di voler cambiare il mondo è sempre stata una fissazione dei cretini che con la scusa di renderlo migliore lo hanno reso peggiore e hanno fregato la povera gente.

Ma fino a quando si tratta del mondo umano, beh, qualcosa si può forse ancora fare.
Ma i ragazzi di oggi – come cantava quella lagna di Luis Miguel – non si accontentano della natura umana
e pretendono di cambiare anche la natura della natura come se ne avessero scoperto nientemeno che la pietra filosofale.


Purtroppo, non esistono più i cretini di una volta. Oggi ci sono i gretini.

La differenza sta nel fatto che i cretini tutto sommato erano meno presuntuosi:
i sessantottini ritenevano d’essere dei padreterni in terra e volevano l’uomo nuovo fatto a loro immagine e somiglianza.
Quando i sessantottini, durante il maggio francese, sfilarono per le vie di Parigi, Emil Cioran si affacciò dalla finestrella
del sottotetto dove sopravviveva e gridò profetico: “Finirete tutti a fare i notai”.

I gretini sono boriosi e saccenti e credono d’essere direttamente il padreterno
e s’intestano il potere di creare una nuova natura immutabile, senza cambiamenti, senza catastrofi, senza caldo e senza freddo.
Insomma, il classico paradiso terrestre della santa religione e della sacra pubblicità.

Alla base di ogni paradiso vi è un ideale edonistico.
L’idea che il mondo sarebbe un luogo così bello e piacevole se non ci fosse qualcosa – la natura matrigna, la morte, il male –
che ogni tanto va storto e ci impedisce di spassarcela tutti i giorni come vorremmo mangiando i frutti a portata di mano sugli alberi rigogliosi e felici.

Ma, ecco l’idea geniale
: il male si può eliminare perché è il frutto di alcuni cattivoni che ci rovinano la vita piacevole:
il Capitalismo (sempre lui), gli Americani (sempre cattivi), le Industrie (sempre inquinanti).

Basta eliminare queste cose e il mondo ritornerà ad essere come per magia, ma questa volta addirittura su base scientifica,
il paradiso terrestre che è sempre stato o, se più vi piace, la bellissima isola dei beati dove nei fiumi scorrono il miele e il latte e la gazzella va a spasso con il leone.

L’idea dei gretini è vecchia come il cucco ma ad ogni passaggio generazionale rispunta:
noi sappiamo ciò che voi non sapete e abbiamo capito ciò che voi non capite e questo sapere ci rende buoni e superiori
e ciò che vogliamo, superare i conflitti, il male, la libertà, è per il bene dell’umanità.

Il fanatico convincimento d’aver capito come si elimina il male è la porta d’ingresso dell’inferno.
 
Nel 68 i giovani erano, soprattutto, contro i governi che non erano certo dalla loro parte.

Oggi i governi, specie i più stupidi ed incapaci, si fanno subito promotori di queste idee irraggiungibili
perchè sanno che la massa del popolo bue condividerà le scelte di spesa verde per una vita più sana e più snella,
senza CO2, con auto, moto e bici elettriche che sfrecceranno senza sapere dove prendere tutta quell’energia elettrica,
perchè sarà la natura, finalmente libera e fiorente, a donarla ai pochi gretini rimasti.
 
Diavolo d’un Renzi: se l’ha fatto apposta, gli è venuta benissimo.

Far eleggere Maria Elena Boschi capogruppo di Italia viva alla Camera è, per Di Maio, peggio di un dito infilato nell’occhio.

Eh sì, perché ora l’ormai ex-Lady Etruria è a tutti gli effetti una socia di maggioranza
e, come tale, figura non aggirabile in qualsiasi tavolo, vertice o caminetto venga convocato per testare la salute del governo.
O per deciderne l’agenda. E sai che divertimento quando si dovrà mettere mano ai truffati delle banche e si ritroveranno,
l’uno di fronte all’altra, il capodelegazione grillino a Palazzo Chigi, cioè Di Maio, e la capogruppo renziana a Montecitorio, cioè la Boschi.

Ma questo è ieri. Da oggi, invece, i due dovranno filare, se non d’amore, almeno d’accordo:
c’è un governo da sostenere e una poltrona da mantenere.

Ci sarebbero, è vero, anche due facce da salvare. Ma per quello, si sa, c’è sempre tempo.
 
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La TV è stata riempita dai frigni in mondovisione di Eva Thunberg, ma , realmente,
chi pensa che il cambiamento climatico sia reale e quanto in realtà si impegni per calare l’inquinamento e la traccia carbonica.

Chi pensa che sia reale l’influenza dell’uomo sul clima. Ci rifacciamo ad una rappresentazione grafica di Statista



La ricerca di Yougov mostra come il 71% degli Indiani ed il 69 % degli spagnoli ritenga che l’uomo sia responsabile dei cambiamenti climatici,
contro il 38% degli americani ed il 35% dei Sauditi e dei Norvegesi.
Quindi gli indiani sono particolarmente consapevoli dell’influenza umana sul clima, ma chiediamoci il perchè.

Quali sono le nazioni più inquinate a livello delle pericolose polveri sottili, tanto da essere indicati come insalubri dall’Organizzazione Mondiale della Sanità ?



L’India è il terzo paese per inquinamento al mondo, ed è considerato “Pericoloso” dalla OMS, dopo i suoi immediati vicini Pakistan e Bangladesh. dov’è l’Italia ?



Come vediamo l’India è il paese che apparentemente ha più coscienza ambientale, ma è anche uno di quelli più inquinati al mondo.

Da un lato sicuramente l’inquinamento rende le persone più consapevoli,ma dall’altro la consapevolezza non risolve i problemi.

Del resto in India il 65% dell’energia è prodotto da impianti termici, contro il 20% prodotto da idroelettrico e solo il 10 da fonti rinnovabili, mentre il resto è nucleare.

Un mix che non mostra per nulla l’inclinazione ecologica della popolazione.

Quindi, in generale , l’inquinamento crea consapevolezza, ma questa poi non si traduce in qualcosa di rilevante.
 
95 anni ...ma non li dimostra. Lucida.

Emilia Terzi, per tutti la signora Emilietta, è così: minuta nel fisico ma di tempra forte, ostinatamente determinata
e incredibilmente lucida nel sostenere le proprie posizioni, anche se scomode.
"Sono cresciuta con il Fascio, non posso parlarne così male. Ha sbagliato, non ci sono dubbi, ma ha fatto anche tante cose buone".

"Quando ho bisogno di tirarmi su accendo la televisione e la politica mi fa subito arrabbiare. Vorrei dirgliene quattro a tutti...".

"E' stata dura. Ma mi rallegro di non avere figli: mi spiacerebbe lasciarli in questa Italia che va allo sfascio".
 
Significato del termine demente :
demènte agg. e s. m. e f. [dal lat. demens -entis, comp. di de- con valore privativo e mens «mente»]. – Affetto da demenza. Nel linguaggio com., pazzo, privo di senno, stolto.

Conte può dire ciò che vuole, ma con i vincoli di bilancio imposti dall'Ue il governo non avrà molta scelta.

Come nota La Verità, il saldo delle uscite dello Stato rispetto allo scorso anno sarà inferiore di 16,8 miliardi di euro.

Il che significa che si pagheranno più tasse e più Iva sui comparti che saranno soggetti alle rimodulazioni.

Attraverso il "decreto clima" - slittato la scorsa settimana per "mancanza di coperture" -
saranno innalzate le accise e l'Iva sui carburanti agricoli
, sul gasolio degli autotrasportatori.

Nel complesso una batosta da 7,6 miliardi che si aggiungerà ad altri tagli alle agevolazioni tutti concentrati sul comparto agricolo.

"Sono convinto - ha spiegato il ministro Sergio Costa - che sapremo trovare la giusta sintesi per rendere finalmente effettive
tutte le misure in grado di mettere in moto il tanto auspicato 'Green new deal', che comporti un radicale cambio di paradigma culturale
e porti a inserire la protezione dell'ambiente nel nostro sistema costituzionale. Per farlo il decreto interverrà con misure urgenti
nei settori considerati più vulnerabili ai cambiamenti climatici, con l'obiettivo di incentivare comportamenti e azioni virtuose in tempi brevi".

"Altro che ‘decreto clima’, quella proposta del ministro dell’Ambiente e di questo governo di ignoranti e incompetenti è una FOLLIA
che rischia di danneggiare migliaia di aziende agricole e il territorio che le circonda. Giù le mani dall’agricoltura più sostenibile d’Europa!".

Ma le obiezioni sono arrivate un po' da tutti, imprese e sindacati.

"Il green new deal non può tradursi in una stangata per categorie già fiaccate dalla crisi"
 

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