Tratto dal Giornale di Lugano
Vuoi diventare un cittadino di Lugano? Vuoi diventare svizzero? E allora siediti, mettiti a tuo agio e rispondi a queste domande. In pratica, si concretizza così il cammino che porta al passaporto rossocrociato, obiettivo della vita per molti, passo più o meno dovuto e imposto per altri. Domande mica sempre facili, che abbracciano l’intero arco della civica locale e nazionale, con incursioni anche nella storia e nella cultura generale. Senza contare che conoscere l’italiano è consigliabile. Ogni anno, tra una polemica e l’altra, Lugano accoglie decine e decine di nuovi cittadini che hanno avuto l’opportunità di seguire un corso – non obbligatorio - che permette loro di affrontare l’esame di naturalizzazione con più sicurezze e qualche falla in meno. Il punto della situazione con Sabrina Antorini Massa, capoufficio Dicastero Integrazione e informazione sociale della Città.
A chi si indirizzano i corsi? Qual è il reale grado di interesse dei partecipanti? Il corso è visto come un’imposizione o un’opportunità?
I corsi sono rivolti a tutti coloro che sono interessati ad inoltrare una domanda di cittadinanza svizzera. Il primo corso è stato lanciato 10 anni fa e negli anni - anche grazie al passaparola - il numero di partecipanti è notevolmente aumentato. Per corso in media negli ultimi anni gli iscritti superano le 30 persone che vengono suddivise in gruppi più piccoli proprio per garantire un buon passaggio di informazioni e il contatto con i docenti. L’interesse fra i partecipanti è sempre molto alto e alla fine la maggioranza si è sempre mostrata molto soddisfatta, anche coloro che hanno una formazione elevata e dunque potrebbero richiedere nozioni più complesse. Si tratta dunque di un corso molto eterogeneo che però implica una conoscenza della lingua italiana.