Bah...
C'è un andirivieni di sostenitori del COEMM, ma le parole sono sono sempre le stesse: "indipendentemente dal quid il progetto è valido", " bisogna almeno provarci a fare un mondo migliore", "già il fatto di riunirsi, conoscersi etc è una bella cosa" etc etc...
Ora, vorrei sommessamente far notare a tutti, ma in particolare a
@SoloCLEMM ,
@Oscar2 e
@Narciso quanto segue:
1) se si crede in un progetto, non si crede solo nel fine. Il progetto di per se stesso non indica un fine, ma un modo per raggiungerlo. Senno si chiamava (a seconda dei casi) meta, sogno, ideale, fine, obiettivo etc...
Se si sta nei CLEMM o direttamente in COEMM è perche se ne condividono i fini e i metodi. Il progetto è quello. Si può non essere d'accordo su tutto ma condividere a grandi linee (mi sembra in alcuni casi la posizione di Oscar), ma sicuramente non si può dire di rispondere solo per il proprio operato e ignorare, o far finta di ignorare, il resto del progetto e come esso viene messo in pratica.
2) il quid non è un di piu, esso è funzionale al progetto. Senza quid quasi nulla parte, ne villaggi idem, ne reddito di dignità etc... Il quid è parte essenziale del progetto, non può non esserci, nel momento in cui si vuole passare da fase progettuale a quella fattiva. Quindi, pure se siete dentro perche amate l'ideale, sappiate che l'ideale senza il quid è lettera morta o poco piu. In tal senso verificare l'effettiva realizzabilità (che per me non esiste per tutti gli ottimi motivi spiegati da Pippo) del quid non è peregrino. E tapparsi occhi e orecchie di fronte ai mille dubbi su questa, pur se legittimo, è da ottusi.
3) per quanto ognuno sia responsabile solo per se stesso, nel momento in cui si fa parte di un club, e il club è nell'occhio del ciclone per via di alcune esternazioni fate da suoi illustri membri e per via dell'operato