Alcune parole su questo commento pur condividendo il resto e gran parte delle riflessioni di Sissa. Dal punto di vista della strategia con cui tutto il progetto è proposto l'aspetto mistico-religioso non è un'errore ma una scelta ben precisa senza la quale non avrebbe avuto così tanti aderenti in delirio mistico-adorante. Non a caso il potere condito di pseudo religione nella storia ha agganciato molta più gente che non presentandosi nudo e crudo e le ideologie anche non religiose o antireligiose sono state proposte nella storia con atti fiedeistici diventando esse stesse di fatto pseudoreligioni.
Secondo: sostenere in mezza frase su Madre Teresa quello che è citato sopra ovvero che considerava la povertà un dono quindi lasciando intendere che sia una contraddizione con il combattere la povertà è quanto meno equivoco nella sua ipersemplificazione.
Madre Teresa è un'altra scelta strategica sarliana. Intanto perché è una figura mondiale universalmente riconosciuta salvo campagne denigratorie anche queste di comprensibile creazione dato che chi va controcorrente da fastidio alla massa belante e nulla facente (rispetto la povertà ). Poi Madre Teresa considerava la povertà un dono contrapposta all'avidità e la ricchezza indifferente al prossimo,.Non ha mai considerato la IMISERIA un dono. Tanto è vero che in un paese dove le tue condizioni sono considerate un carma derivato da vite precedenti lei e le sue suore si sono rimboccate le maniche dando a tantissimi poveri, bambini vecchi e malati dignità e decoro. Se vai in una delle case di Madre Teresa c'è povertà rispetto il nostro spreco e lusso, ma è una sobrietà dignitosa chiamiamola essenzialità perché ogni spicciolo in più viene dato a tanta gente in miseria. Due concetti completamente differenti.