CMC Ravenna 6,875% 2017-22 (XS1645764694) - 6% 2017-23 (XS1717576141)

Buongiorno
Iwbank ha scaricato bond a 20 che è palese errore …
Io ho scelto bond cartaceo che al massimo era da scaricare a 10!!
Sapete altre banche come hanno scaricato ?
Si poteva scegliere sfp pari al 20% del credito o il bond che dava metà degli sfp e quindi il 10% del vecchio credito …
Sella ha fatto pagare 20 per sfp ma 10 per bond
 
si ciao ..io ho sella e confermo che mi hanno scaricato a 10 per niente contento perchè mi hanno gerato una plus con cg da pagare..dove otc stava a 2..ma se mi danno a zero nel rimborso come può essere le minus chi me le da? nessuno
 
Concordato CMC: rinviati di 5 cinque mesi i pagamenti dei creditori
Maxi passivo da 1,6 miliardi. Indagini sui bilanci che hanno portato all’accoglimento del piano di rientro
Lavori CmcIl concordato con riserva richiesto dalla Cmc a dicembre 2018, e approvato dal tribunale a maggio del 2020, è una procedura concorsuale di dimensioni enormi per il territorio ravennate. L’esposizione complessiva della Cooperativa Muratori Cementisti ammontava a 1,6 miliardi di euro.

Con una nota inviata alla stampa, l’azienda ha fatto sapere di avere inviato il 30 novembre ai commissari della procedura una relazione sull’andamento della società e sulle attività indirizzate all’esecuzione del concordato con la quale, tra l’altro, ha comunicato l’intenzione di posticipare ad aprile 2022 i pagamenti previsti per novembre. Si procederà secondo l’ordine dei privilegi con la previsione di «completarsi ragionevolmente entro la fine dell’anno».
La società è convinta che tale soluzione sia compatibile con l’andamento dell’attività gestionale, «nonché con il realizzo di alcune significative attività straordinarie al fine di garantire e meglio sostenere la continuità aziendale, nell’interesse del ceto creditorio e di salvaguardia dei livelli occupazionali».

Cmc assicura che proseguono le attività finalizzate all’esecuzione del concordato nonostante si siano registrati, rispetto al piano, scostamenti dovuti al mancato avveramento di alcune ipotesi che ne erano alla base: «L’asimmetria è dovuta al prolungamento della pandemia, che ha determinato il rallentamento di molti settori dell’economia, e all’andamento del mercato delle grandi opere, che disattende le aspettative a causa della lentezza nell’avvio del Pnrr».

Proseguono, quindi, le attività produttive che, dal secondo semestre 2021, hanno dato segnali di ripresa: «Importanti riscontri e riconoscimenti da parte dei maggiori clienti, primi fra tutti da Anas, con l’esecuzione dei lavori nei maxi-lotti in Sicilia, nonché da Fce per la metropolitana di Catania».
Dal punto di vista delle acquisizioni, poi, Cmc ha registrato alcuni segnali confortanti, tra i quali un’importante acquisizione in Argentina, del valore di 50 milioni di euro. In quella stessa area, peraltro, sono previsti a breve possibili sviluppi per lavori pari a 200 milioni di euro. Anche in Italia la cooperativa si dice ben posizionata rispetto ad alcune offerte presentate per le quali si attende l’aggiudicazione definitiva.

Le vicende del concordato Cmc sono approdate anche in un fascicolo di indagine in procura (pm Lucrezia Ciriello e Marilù Gattelli ndr). L’ipotesi investigativa è che i vertici della coop abbiano simulato crediti in tutto o in parte inesistenti per essere ammessi alla procedura concordataria e poi per influire sulla votazione dei creditori per l’approvazione del piano di ristrutturazione.
A marzo del 2021 la Guardia di Finanza ha perquisito gli uffici di via Trieste sequestrando materiale cartaceo e informatico di possibile interesse per le indagini.

 
Carlino Ravenna 15/01/2022
Bomba ‘pescata’ e nascosta Condannato il manager Cmc


La Corte di Cassazione ieri ha messo la parola fine a una vicenda storica per la città di Ravenna: quella della bomba tedesca da 700 chili “pescata” nel 2010 nel canale Candiano, poi spostata e inabissata nelle acque della pialassa Piomboni. Gli Ermellini hanno confermato la condanna a 7 mesi in Appello per il manager della Cmc Giorgio Calderoni e il comandante della draga che materialmente recuperò la mina, Christophe Van Der Berghe, respingendo quindi i ricorsi presentati rispettivamente dagli avvocati difensori Ermanno Cicognani e Cesare Fumagalli del Foro di Genova. Una condanna che, data l’incensuratezza dei due imputati, è sospesa con condizionale e non menzione.
Si chiude così una vicenda iniziata nel 2010. Nell’estate di quell’anno, durante i lavori di approfondimento del canale da parte della draga belga Artevelde, che stava operando per conto della Sidra (Società italiana dragaggi) e della Cmc, fu “pescata” una bomba tedesca da 700 chili e non fu fatta alcuna comunicazione di quanto accaduto. Anzi, l’ordigno fu spostato abusivamente nella pialassa Piomboni. Un rischio altissimo quello di spostare la mina, ma, segnalando il ritrovamento, si sarebbe presentato un altro rischio: quello di bloccare i lavori e fare alzare i costi. Per questo tutto venne messo sotto silenzio. Finché non era emersa un’intercettazione, nell’ambito di un’inchiesta della Guardia di finanza di Bari sui lavori al porto di Molfetta. "Il bambino trovato nel Candiano lo abbiamo spostato. È un bambino di quelli che scoppiano" erano le parole di Calderoni, intercettate durante una conversazione con un collega.
Da qui si era aperta l’indagine, che nel novembre 2010 aveva portato tra l’altro al recupero della bomba e alle operazioni di bonifica che avevano comportato l’evacuazione a Marina di Ravenna e Porto Corsini in un raggio di 200 metri dal luogo dove era stato portato l’ordigno. Poi si aprì il processo che in primo grado, davanti al giudice Piervittorio Farinella, vide nove imputati accusati di attentato alla sicurezza dei trasporti per aver nascosto la mina tedesca ai margini del canale Piomboni, ovvero in un’area aperta alla navigazione, di omesso collocamento di segnali, nel punto del nascondimento, ai fini della prevenzione di infortuni e di aver trasportato abusivamente quei 700 chili di esplosivo. Il tutto si concluse con tre condanne al manager Cmc a 10 mesi (con la condizionale), al comandante della draga a 4 mesi (pena sospesa) e all’allora segretario dell’Autorità Portuale Fabio Maletti a 5 mesi e 10 giorni (con la condizionale). Furono assolti altri dirigenti Cmc e ufficiali e altri patteggiarono. Gli accusati, pur ammettendo l’errore di non aver avvisato le autorità, respinsero l’accusa di attentato alla sicurezza dei trasporti in ragione del punto ritenuto sicuro in cui era stata collocata la bomba. Poi c’era stato il processo d’Appello con la condanna degli imputati Calderoni e Van Der Berghe (per Maletti tutte le accuse si sono estinte per prescrizione). Ieri l’ultimo capitolo con la Cassazione che ha confermato le condanne per il manager Cmc e il comandante della draga.
 
Rassegna stampa tv:
Cmc Ravenna propone a Webuild di rilevare alcuni cantieri all’estero. L’operazione serve per raccogliere risorse, rimborsare i creditori e proseguire il piano di concordato in continuità. (MF)
 
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