C'era un articolo su Borsa & Finanza dell'altro sabato ad ipotizzarlo. Ci sono punti a favore ma anche a sfavore.
I passaggi principali:
in base all’attuale forchetta di prezzo di 5,25-6,50 euro (ma sul mercato grigio il titolo scambia a 7 euro), la futura matricola avrebbe una una capitalizzazione massima attorno a 6,5 miliardi. Con un flottante elevato - quasi il 40% in caso di esercizio della greenshoe - il cui prezzo di assegnazione totalizzerebbe, nel caso del prezzo massimo, 2,47 miliardi.
Da Standard & Poor’s fanno notare che il criterio di capitalizzazione corretta per il flottante è solo uno dei tre fattori determinanti per l’ingresso nell’S&P/Mib, mentre «va considerato anche il turnover degli scambi in Borsa», assieme alla rappresentazione settoriale. Riguardo a quest’ultimo elemento, poi, va ricordato che nell’S&P/Mib sono comprese già due società oil, Saipem ed Eni: quest’ultima rappresenta la quotata con la maggiore capitalizzazione e il maggiore peso sull’S&P/Mib. Insomma, come ricordano vari broker, «il settore dell’oro nero è già ben rappresentato».