
Di Biancaneve tra l'altro in pochissimi sanno la vera morale
Bravo
Non è così.
Il problema sono, certamente, le posizioni in cui occorre più studio e maggiori competenze. Mi risulta che il maggior numero di abbandoni scolastici, di bocciature siano (purtroppo) maschili. Il maggior numero di laureati, e in media con voti più alti, è, invece, femminile.
In sanità è medico più della metà delle donne, infermiera l'80%.
In magistratura il 53% è femminile.
I vertici, sia in sanità che in magistratura, magicamente sono maschili.
Questa è una cosa che cozza con la realtà della composizione di sanità e magistratura.
E cozza in generale un po' con tutto perché ci si chiede, per quale motivo se la maggioranza delle persone con titoli e qualifiche siano donne, raramente arrivino ai vertici.
I motivi sono diversi, multipli.
Ma, tra di essi vi è innegabilmente una certa difficoltà maschile a mollare i privilegi.
Per quanto riguarda le posizioni "umili" sarebbe interessante chiedersi come mai non ci siano uomini organizzati a chiedere quote azzurre tra i badanti, gli ASA, gli insegnanti, gli educatori.
Non sono - comunque - ribadisco "discorsi da bar" e i temi sottesi sono sfumati, variegati. Si parla comunque di cultura, ma anche di inclinazioni naturali, oltre che di resistenze, barriere, scelte personali, vita di famiglia, affetti e carichi parentali.