come perdere di nuovo le elezioni....

libertà e rispetto

AnkleJoint ha scritto:
stanno solo cercando di tirare su il morale agli attivisti e all'elettorato per dargli motivazione ;)



questi due concetti non dovrebbero avere colori, dovrebbero essere alla base di ogni civile convivenza, sia di destra che di sinistra. Chi, con sarcasmo invitava a chiamare gli elettori di diversa opinione COGLIONI, con una sola frase ha dimostrato di non avere nel suo dna i due principi fondamentali alla base di un buon governo. Potrei aggiungere tante altre obiezioni, non voglio però scendere allo stesso livello. Io, e come me tantissimi altri, se andrò a votare lo farò solo se vedrò il recupero sia nei programmi che nei comportamenti di un'etica che per ora appare completamente scomparsa. Nel momento in cui al sarcasmo e ad attacchi sconclusionati, testimonianza di un'assenza totale di argomenti politici, si dovesse sostituire la capacità dialettica di sviscerare un argomento potrei anche fermarmi ad ascoltare e a riflettere. La vera motivazione che potrebbe avere un elettore con la capacità di ragionare è accorgersi di poter essere ascoltato, di poter argomentare le proprie esigenze e vedere l'interesse ad essere aiutato nel costruire qualcosa di serio. Ogni politico diventa tale in virtù del nostro voto, se il suo comportamento si differenzia dal nostro allora non ci rappresenta più: questa è la democrazia partecipata. Non si può continuare a parlare di noi e loro, oppure di voi e di noi. Gli interessi di un buon governo sono comuni ad una società civile e moderna
 
Re: libertà e rispetto

dona46 ha scritto:
questi due concetti non dovrebbero avere colori, dovrebbero essere alla base di ogni civile convivenza, sia di destra che di sinistra. Chi, con sarcasmo invitava a chiamare gli elettori di diversa opinione coglioni, con una sola frase ha dimostrato di non avere nel suo dna i due principi fondamentali alla base di un buon governo. Potrei aggiungere tante altre obiezioni, non voglio però scendere allo stesso livello. Io, e come me tantissimi altri, se andrò a votare lo farò solo se vedrò il recupero sia nei programmi che nei comportamenti di un'etica che per ora appare completamente scomparsa. Nel momento in cui al sarcasmo e ad attacchi sconclusionati, testimonianza di un'assenza totale di argomenti politici, si dovesse sostituire la capacità dialettica di sviscerare un argomento potrei anche fermarmi ad ascoltare e a riflettere. La vera motivazione che potrebbe avere un elettore con la capacità di ragionare è accorgersi di poter essere ascoltato, di poter argomentare le proprie esigenze e vedere l'interesse ad essere aiutato nel costruire qualcosa di serio. Ogni politico diventa tale in virtù del nostro voto, se il suo comportamento si differenzia dal nostro allora non ci rappresenta più: questa è la democrazia partecipata. Non si può continuare a parlare di noi e loro, oppure di voi e di noi. Gli interessi di un buon governo sono comuni ad una società civile e moderna
scrivi e parli con padronanza di lessico, ma sbagli fin dalla base dei ragionamenti, non so se per ignoranza o malizia, e la prima in senso buono è perdonabilissima, la seconda no:
Berlusconi non aveva chiamato cogli*oni gli elettori della sinistra, bensì i "suoi", cioè quelli come me che nel 2001 avevano votato il CDX e nel 2006 hanno votato Prodi.
Poi quella frase nel 2006 fu strumentalizzata da tutti, proprio come stai facendo ancora adesso.
Quella frase era riferita non agli elettori di sinistra, ma a me, e alla luce di quanto accaduto, aveva completamente ragione.

Scusa ma non si può parlare seriamente quando si falsificano le premesse.
 
no no

a memoria Berlusconi disse..

"cojone chi vota contro i propri interessi"

e come dargli torto... visto i risultati del governo Prodi....

:lol:
 
CVD

Il concetto che avrebbe avuto bisogno di dibattito era tutt'altro, se c'era bisogno di una conferma voi l'avete data.CVD
 
esatto

Cip1 ha scritto:
no no

a memoria Berlusconi disse..

"cojone chi vota contro i propri interessi"

e come dargli torto... visto i risultati del governo Prodi....

:lol:


mi pare che il senso fosse questo (un pò come quando "avrebbe" detto che era l'unto del Signore :lol: )

devo ammettere che ha avuto ragione.
E' vero che la sua supponenza indispone e certi provvedimenti poteva evitarseli,
ma tra la supponenza di chi ci lascia anche mangiare e quella di chi ci porta alla fame...........anche se forse ha qualche principio di solidarietà in +,
.............................ma non mi è più chiaro cosa è peggio :(
 
Re: sai che mi preoccupa

AnkleJoint ha scritto:
ieri ? dentro ci sono ancora adesso... il PD è al governo, almeno fino ad aprile


E continuano a darsi da fare con le nomine degli amici.Per carità,non pretendo di essere nel giusto,ma qui' due sono le cose,o ci mangi coi Governi,o veramente si è Coglioni e della peggiore specie,perchè io in nome della mia fede politica,non mi faccio portare all'elemosina,mentre i loro conti correnti si gonfiano sempre più insieme a quelli dei loro porta-borse.Meditate gente,e abbiate sempre timore di chi scende in politica ed i soldi non li ha già di suo,ma pensa di farseli.Vengo dal vostro futuro,perchè la storia si ripete,meglio i vecchi perchè sono già paghi di ruberia,i giovani,prima che si soddisfano ,ne dovrà passare del tempo.Il popolo è e starà sempre con le pezze al culo,non litigate e non tifate,non ne vale la pena,non fatevi deludere dalla politica.Votate chi al momento promette di non mettere le mani nel nostro portafogli,lo so' che durerà poco,perchè in politica non dura chi non prende al popolo per dare agli amici,ma approfittiamo del momento,ci conviene.Poi ritorneranno gli affamati ed i vampiri,ed a questi si vi fara piacere,in nome di psicotiche valutazioni del momento,riporgerete i vostri candidi colli.
 
Ma vi siete veramente chiesto chi è veramente Berlusconi e del perchè si decise di scendere in politica?

Berlusconi appartiene alla categoria di chi ha saputo sfondare nella vita privata e lavorativa,che in nome del libero mercato,sull'onda del global-capitalismo imperante e di moda nel mondo,è riuscito a farsi una posizione invidiabile,grazie alla sua intelligenza,e sfruttando tutte le possibilità che il sistema dei vecchi partiti di potere in Italia gli offriva.Penso che cio',non sia reato,e che non debba essere oggetto di odio nè d'invidia.
Pero' in 'Italia,a differenza di altre Nazioni,il partito Comunista,sull'onda dell'operazione "mani pulite"si venne a trovare a due passi dal potere,vi ricordate di Occhetto,che doveva essere il cavallo vincente della sinistra,ma parlo della vera sinistra,ovvero del partito comunista.Cio'spinse il Cavaliere a scendere in campo,e grande fu'la meraviglia dei comunisti dell'epoca,che si videro sflilare il piatto da sotto gli occhi.Da qui' l'odio per il Cavaliere,e lo capisco bene.

Poi è avvenuto lo sfilacciamento a Sinistra,si son create le bamboline russe,le sinistre meno sinistre e quelle più radicali,stesso fenomeno stà avvenendo al centro e a destra,ma tutti sono mossi dalla smania di potere,per prendere il posto della vecchia DC nella storia dell'Italia futura,quel posto che tutti vedono essere al centro degli schieramenti esistenti.La mossa di Fini,in tal senso è stata un capolavoro,ma anche quella di Veltroni non è stata da meno.
C'è chi è sicuro e chi sospetta,che i giochi sono stati già decisi da quelli più intelligenti e forti del momento, ma si giocano comunque le proprie carte,anche perchè sanno che la gran parte del popolo si lascia infinocchiare in campagna elettorale.Questi hanno capito che i posti alla tavola dell'Italia saranno ridimensionati e di molto, il popolo agonizza economicamente,è finita l'epoca delle vacche grasse, si raschia il fondo del barile,ma nessuno vorrebbe rinunciare al proprio orticello,chi per ambizione,chi per abitudine e chi pensa che deve ancora prendere.
Da qui'un gran caos,ed un gran pericolo,l'Italia è già in recessione economica,solo che i veri conti non sono ancora pubblici o volutamente sottaciuti,grazie a Prodi.
Ecco perchè l'Italia per salvarsi insieme agli Italiani,ha bisogno di chi s'impegna a cambiare rotta,basta con le tasse,basta a far pagare sempre agli stessi, il ceto medio è al collasso,i poveri stipendiati e pensionati non possono più reggere di questo passo, le PMI perdono competitività in un mondo globalizzato come quello attuale.Questo significa che bisognerà scontentare i più che in questi anni hanno gozzovigliato all'ombra della politica a tutte le latitudini,e significa che politici come Veltroni e Berlusconi di amici e sostenitori ne dovranno perdere a iosa nel prossimo futuro,ecco perchè sia Loro che l'Italia non potrà fare a meno del loro abbraccio politico ,perchè solo cosi',la maggioranza dei mangioni della politica dovranno ritornare ai loro lavori precedenti la politica,e l'Italia potrà diventare più giusta.Di lavoro e pulizia se ne dovrà fare moltissimo,incominciando dal centro e finendo alla periferia degli Enti locali,migliaia e migliaia di Enti inutili dovranno essere spazzati via e con loro i vecchi blasonati e parassiti del sistema,ci sarà un vero terremoto.
Ebbene se verrà eletto Berlusconi è più facile che cio'avvenga con più sicurezza,ha meno coda che si porta dietro,per il semplice fatto che opera in politica da meno anni,ha meno uomini ai posti di comando nelle Istituzioni,molti dei quali fittizi e creati ad hoc al semplice scopo di sistemare gli amici degli amici,che in politica si fanno sempre ben pagare.L'altro motivo e che Berlusconi è più uomo del privato,e nel privato non si fanno regalie a nessuno,come invece si fanno e si son fatte in decenni nella Pubblica amministrazione.Comunque penso che se dovesse vincere Veltroni,questi sarà più oggetto del canto delle sirene di sinistra,ma che alla fine resistera' e tenderà la mano al Cavaliere.Cosi'si farà piazza pulita di tanto marciume che vive ricattando da sempre la politica,e ci sarà una vera speranza di ripresa per l'Italia tutta.E tutti vissero felici e contenti.Caos
 
si si tante belle parole..... ma tu ci credi anche a quello che hai scritto?

berlusconi e' il nuovo? e' quello che non ha fatto affari con la politica? e' quello che dorebbe salvare l'italia?

boh.. dove eri 5 anni fa?
 
fo64 ha scritto:
Si, come no.
La sicurezza nelle aziende è in mano ai sindacati... magari solo perchè deve essere presente un "rappresentante" dei lavoratori per la sicurezza, vero? Ed è certamente questo rappresentante che prende le decisioni, e spende eventualmente i soldi della società per mettere in sicurezza impianti etc, vero Cip?

Deve esserci stata una radicale modifica alla legge 626 sulla sicurezza che mi deve essere proprio sfuggita in questi mesi :rolleyes:

Ciap, le modifiche alla legge 626 evidentemente devono essere sfuggite anche alla procura di Torino; tra i 6 indagati non vedo sindacalisti e nemmeno il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza :rolleyes:

Da www.ilsole24ore.com:

La Procura di Torino ha chiuso formalmente l'indagine sul rogo della Thyssenkrupp del 6 dicembre scorso, costato la vita a sette operai. Il reato più grave, contestato al solo Harald Espenhahn, amministratore delegato del gruppo italiano, è l'omicidio volontario con dolo eventuale e l'incendio con dolo eventuale.
Per gli altri, a seconda delle condotte, si ipotizza l'omicidio colposo, l'incendio colposo con colpa cosciente e l'omissione volontaria di cautele contro gli incidenti.
Oltre ai primi tre indagati, l'amministratore delegato della Thyssen Krupp Acciai Speciali Terni Herald Espenhahn e i consiglieri delegati Marco Pucci e Gerald Priegnitz, le 12 pagine del capo d'imputazione dell'inchiesta sul rogo nello stabilimento torinese riguardano anche un dirigente di Terni, Daniele Moroni, il direttore di stabilimento di Torino Giuseppe Salerno e il responsabile del servizio prevenzione e protezione dai rischi, sempre di Torino, Cosimo Cafueri. A questi 6 indagati si aggiunge anche, come persona giuridica, la Thyssen Krupp Acciai Speciali Terni nella persona del suo legale rappresentante Jurgen Hermann Fechter.
Per la prima volta a un indagato in un'inchiesta in materia di infortuni sul lavoro, nel caso specifico l'amministratore delegato, è stato contestato il reato di omicidio con dolo eventuale e incendio con dolo eventuale. Una contestazione mossa dagli inquirenti in relazione alla sua posizione di vertice con i massimo poteri decisionali di spesa in particolare relativamente a due decisioni.
L'inchiesta sul rogo della Thyssen Krupp è stata ufficialmente chiusa sabato 23 febbraio, dopo due mesi e 19 giorni di lavoro dei pm Raffaele Guariniello, Laura Longo e Francesca Traverso e dei loro collaboratori.
«Abbiamo raggiunto l'obiettivo che ci eravamo prefissati di chiudere entro fine mese -ha sottolineato il procuratore Guariniello- dando la giusta risposta a un'istanza di giustizia che ci è stata fatta dal paese». Guariniello, che ha osservato come questa sia «la dimostrazione di come sarebbe necessaria una Procura nazionale in materia di sicurezza sul lavoro», ha voluto ringraziare quanti hanno collaborato all'inchiesta, «dalla Asl alla polizia giudiziaria, dalla sua segreteria ai vigili del fuoco, dai consulenti tecnici agli ispettori fino a Regione Piemonte, Provincia e Comune di Torino».
 
eh si..le procure sono cieche....

Thyssen Krupp: responsabilità dei sindacati
Scritto da Paolo di Lautreamont
giovedì 10 gennaio 2008


Non amo seguire la demagogia delle sinistre e del socialismo di destra. Ho trovato sconveniente la speculazione sulla tragica morte di sette operai, morti in una maniera inumana e dolorosa. L’accento è stato posto sulle colpe, non sul dolore. C’è un tempo per le colpe e uno per il dolore. Chi scrive è un invalido del lavoro, scampato per miracolo alla morte, con una piccola invalidità permanente che mi valeva una mini rendita Inail, che ho abbandonato dopo un paio di anni perché non volevo “denaro dallo Stato”. Ora, a settimane dalla tragedia della Thyssen Krupp di Torino, è possibile tornare alla vicenda e cercare di capire cosa c’era di sbagliato nelle reazioni politiche e sociali e a chi si devono attribuire le responsabilità.

Diciamolo senza giri di parole: fin dal primo minuto, con la complicità dei tardo operaisti, della stampa e della cattiva politica, ogni colpa è stata addossata alla azienda. La Thyssen ha gravissime responsabilità nella gestione di un reparto così delicato, ed ha avuto un pessimo modo di comunicare. Tuttavia l’azienda è stata processata seduta stante dai nostalgici degli anni ’70, in assenza dei giudici e senza analisi a 360 gradi.
Se la nostra stampa e politica non peccassero di populismo impicca-popoli, avrebbero trovato almeno un altro soggetto responsabile della tragedia. Dispiace dirlo, ma in Italia chi ha la responsabilità di controllare l’efficienza della sicurezza e il buon funzionamento del ciclo di produzione, chi ha il potere di chiedere ispezioni, chi ha il dovere e la missione di salvaguardare la vita e la salute dei lavoratori non è l’azienda, che dovrebbe avere soprattutto il compito di affidare lavoro, corrispondendo una paga e pagando le tasse, ma sono le amministrazioni preposte al funzionamento della sicurezza sul lavoro e i sindacati. [(b]Nella mia città –in Liguria- tutti ricordano con amore il tempo in cui l’unica fabbrica dava “il pignattino di pasta” a tutti i cittadini. Tutti mangiarono e l’azienda era amata, ma adesso è chiusa: nei turni di notte si giocava a carte e si cuocevano le sardine…

Le aziende devono funzionare bene e guadagnare, se vogliamo che diano lavoro e prodotti. Non possono più essere quelle del mondo fascio-comunista o democristiano. Tra i responsabili della sicurezza all’interno dei cantieri e delle fabbriche ci sono proprio i sindacati che hanno per settimane predicato la decapitazione dei dirigenti della Thyssen Krupp. Dov’erano negli anni e nei mesi precedenti la tragedia? “IL SINDACATO ED I LAVORATORI SI ASSUMONO LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI",PROCLAMAVANO NEL GIUGNO GIUGNO 2007, alla notizia della chiusura dello stabilimento di Torino entro 15 mesi.


Negli anni ’80 il settore siderurgico torinese occupava 20.000 addetti. Adesso siamo ai 400 della Krupp. A giugno si chiesero scioperi e occupazioni in difesa del “posto”. I dirigenti dell’accieria andarono dal vicesindaco per ribadire che non c’era molto da fare: l’azienda puntava sulla fabbrica di Terni, offrendo pre-pensionamenti o trasferimenti per quasi tutti i lavoratori. Le proposte furono respinte in blocco. I sindacalisti di Terni si unirono a quelli di Torino e chiesero un incontro a Bersani. Il sindaco di Torino era “costernato” (così scrisse La Stampa). Tutti erano concentrati sulla difesa del posto di lavoro. Una difesa suicida: il miglior sistema per spingere le aziende ad andare via sono le catene burocratiche e sindacali. In Umbria se non altro ci sono facilitazioni formali e un “patto sociale” tra impresa e lavoro. Roba da Urss, ma sempre meglio che a Torino o Genova, da dove le imprese scappano a gambe levate.

Le proteste vetero leniniste hanno poi ottenuto qualcosa, a parte la visibilità mediatica, utile a illustrare le virtù di sindaci e sindacalisti?
Nel frattempo chi si è preoccupato di controllare la qualità e la sicurezza del lavoro? Questo ruolo dev’essere affidato alla responsabilità reale dei sindacati. Dico: reale. Ciò significa che –dopo ogni incidente- non si dovranno più soltanto chiamare in giudizio i vertici delle aziende, ma anche i vertici sindacali e le Aziende sanitarie. Bisognerà giudicare anche i “tutori dei dipendenti”, se costoro non saranno stati in grado di ottenere il primo diritto dei lavoratori, quello di vivere.


http://leguerrecivili.splinder.com

http://www.legnostorto.com/index.php?option=com_content&task=view&id=20355
 

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