...arrivata la prevedibile risposta dello studio Sutti;
eccola.
Commento:
come prevedibile, tutti gli animali sono uguali, ma qualcuno è più uguale di un altro
Egregio,
grazie innanzitutto per le Sue osservazioni e commenti sulle note vicende elleniche.
Da un punto di vista prettamente giuridico, purtroppo, le sole parole, siano esse dichiarazioni più o meno ufficiali o "assicurazioni morali" o comunque discorsi fraintendibili da parte di capi di stato o di governo di Stati sovrani o di istituzioni comunitarie (leggi BCE) non possono condurre ad azioni risarcitorie in ambito nazionale contro le stesse persone - fisiche - autori di tali dichiarazioni.
A ciò, infatti, si scontra il diritto internazionale consuetudinario che prevede una immunità diplomatica assoluta dei capi di Stato o governo (leggi Frau Merkel) per azioni (o parole) che ricadrebbero sotto la giurisdizione degli Stati stranieri, così come gli stessi capi di governo sono al riparo da procedure penali. L'unico limite è dato dai crimini contro l'umanità e di guerra, alla cui categoria francamente non può ricondursi, anche in sede interpretativa più creativa, l'haircut sul debito statuale detenuto da privati investitori.
Quanto alle dichiarazioni di Monsieur Trichet, queste di certo sono argomentazioni utili, per lo meno ad colorandum, non già contro il Signor Trichet persona fisica, quanto contro la BCE di cui era rappresentante legale, in sede di una eventuale responsabilità extracontrattuale della BCE nella gestione del debito greco ex art. 340 TFUE, la cui proponibilità, in via interpretativa e teorica, è ammissibile ma il cui esito prognostico, invero, è difficile prevedere, anche per le noti resistenze politiche.
Cordiali saluti.