Titoli di Stato area Euro Comitato Risparmiatori Grecia - Uniamoci (1 Viewer)

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Forumer storico
Questo il testo dell'Interpellanza presentata:


Interpellanza urgente

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:

numerosissime sono le segnalazioni di piccoli investitori che, confortati dal parere di sedicenti esperti o professionisti del settore, fidandosi dell’appartenenza della Grecia all’Eurozona e delle rassicurazioni delle Istituzioni europee, hanno deciso di investire in titoli di Stato della Repubblica Greca nella piena convinzione di non mettere a repentaglio il proprio capitale;
oggi si rileva che l'accordo europeo sul salvataggio della Grecia prevede uno scambio dei titoli di Stato greci in portafoglio agli investitori privati con obbligazioni a più lunga scadenza e interessi minori, tale da ridurre il debito greco di 107 miliardi;
il successo dell'operazione è legato al tasso di partecipazione volontaria dei privati: oltre il 90 per cento (95 per cento circa) di consensi dovrebbe bastare per dimezzare la quota del debito pubblico oggetto dello swap, riducendola da 206 miliardi a poco più di 100 (64,9 miliardi di nuovi titoli greci e oltre 35 miliardi di Efsf-bond con tre durate). Sotto il 75 per cento di consensi, lo swap rischia di essere cancellato;
nel caso di adesioni al di sopra del 75 per cento ma al di sotto del 90 per cento, la Grecia si riserva la possibilità di introdurre e attivare le Clausole di azione collettiva (CAC) in base alle quali basterebbe il 50 per cento dei sottoscrittori partecipanti allo swap e una maggioranza pari a 2/3 di questo quorum favorevole alla modifica tramite CAC per imporre i termini su tutti i detentori privati;
gli investitori privati in possesso di 200 miliardi di euro di obbligazioni greche subiranno una perdita del 53,5 per cento del valore nominale e una perdita reale del 73/74 per cento;
il 9 marzo il Ministro delle finanze greco ha reso noto che ammontano all'85,8 per cento le adesioni volontarie dei creditori privati sotto legislazione greca (pari a 152 miliardi di euro su 177) allo swap obbligazionario sul debito greco, mentre quelli sottoposti a legislazione internazionale hanno consegnato 20 miliardi su 29 pari al 69 per cento del totale: nel primo caso la soglia del 75 per cento è stata superata e ciò significa che su questa quota il Governo greco potrebbe usare le CAC in modo da far arrivare le adesioni sul fronte dei bond sotto legislazione greca al 95,7 per cento del totale; nel caso, invece, dei bond greci sotto legislazione internazionale, il Ministro Venizelos ha prolungato la possibilità per i risparmiatori di aderire alla proposta di scambio fino al 23 marzo 2012, pena il mancato pagamento senza applicazione delle CAC;
i piccoli risparmiatori italiani coinvolti sono decine di migliaia per un investimento complessivo in bond greci di un miliardo di euro: la maggior parte dei titoli erano denominati col codice isin GR e sono di diritto greco e sono stati tutti swappati, anche forzosamente; altri sono isin XS e di diritto inglese: per questi sono previste le CAC al raggiungimento del 75 per cento di adesioni; infine, ci sono le It;
si rileva che i piccoli risparmiatori italiani sono stati invogliati e assicurati da nostri operatori finanziari a comprare i titoli di Stato greci proprio per la garanzia di sicurezza dell’investimento;
nei risparmiatori sta crescendo l’idea di essere stati traditi dall’Ue. Lo swap, infatti, è stato iniziato, condotto e concluso (almeno per i bond di diritto ellenico) con una contrattazione che ha visto partecipi i soli investitori istituzionali, riservando ai piccoli investitori la sorpresa di trovarsi forzatamente coinvolti e vincolati ad una determinazione che ha un effetto retroattivo sulla misura dei capitali da loro sottoscritti;
gli investitori istituzionali, in primo luogo le banche, possono già usufruire di appositi vantaggi, quali il prestito dalla BCE di circa 1.000 miliardi al tasso agevolato all’1 per cento al fine di mantenere la stabilità del sistema e la possibilità di dedurre fiscalmente le perdite, vantaggi questi che non sono riconosciuti al piccolo risparmiatore;
è necessario vigilare affinché i prestiti che gli Istituti bancari hanno ricevuto dalla BCE a tasso agevolato vadano effettivamente al sostegno dell’economia reale;
la legge italiana non prevede l’applicazione delle CAC, per le controversie relative alle IT, che sono pienamente di diritto italiano e quotate alla Borsa di Milano, come da regolamento depositato, è competente solo ed esclusivamente l’Autorità giudiziaria di Milano;
non è ammissibile che un paese membro della UEM, decida unilateralmente di non adempiere a obblighi contrattuali garantiti da uno Stato e da una legge come quella italiana;
in gioco non sono solo i risparmi di migliaia di risparmiatori, il che già sarebbe un sufficiente motivo per agire, ma la stessa credibilità delle istituzioni italiane e la sovranità legislativa
i risparmiatori italiani devono poter scegliere liberamente in merito alla proposta di swap ed è, pertanto, indispensabile garantire il rispetto delle normative italiane che nessun paese che ha contratto un’obbligazione può mettere in discussione: si tratta di un problema, oltre che economico, anche di sovranità nazionale - :
se esistano obbligazioni emesse dalla Repubblica ellenica ma sottoposte alla legislazione italiana e, in caso di risposta affermativa, come il Governo intenda tutelare i risparmiatori italiani;
quali iniziative intenda intraprendere al fine di verificare che gli intermediari finanziari coinvolti nell’operazione di vendita dei titoli greci abbiano informato in modo corretto e trasparente gli investitori;
se intenda promuovere la costituzione di un apposito fondo di garanzia a favore dei piccoli risparmiatori italiani che hanno acquistato i titoli di Stato greci finalizzato ad assicurare l’integrale rimborso in caso di perdita di valore dell’investimento dovuto alla successiva ridefinizione del valore nominale dei crediti.

Titoli di Stato greci. La difesa dei risparmiatori italiani non ha bandiera né colore. | Il sito web di Massimo Corsaro :: Deputato PDL
 

aldic

io speriamo che me la cav
L'unione fa' la forza

....ma nessuno ha contatti con i BH francesi ?

qualche miliarduzzo di cacca greca sarà stata venduta anche a loro...no?

come si staranno organizzando ??

dobbiamo aggregarci, una massa critica fà la differenza tra il successo ed il fallimento , e' un dato di fatto .... E' NEL NOSTRO INTERESSE!
 

tiziano

Nuovo forumer
L'ho già scritto, lo confermo, l'esperienza maturata con Lehman mi fa dubitare delle interrogazioni parlamentari, dell'interesse mediatico e via dicendo.
La mia personale idea è che dobbiate trovare un pool di 3/4 avvocati giovani, con esperienza e attributi, già sul forum ne conoscete bene due, fare una riunione fra loro e una decina di risparmiatori che hanno seguito tutta la vicenda, vi chiudete in uno studio per una giornata e studiate esclusivamente l'aspetto giuridico.
Se esiste una strada praticabile con un fondamento per istruire una causa, possibilmente collettiva e a basso costo iniziale (come abbiamo fatto noi), si procede, altrimenti lasciate stare.
Tutto il resto, purtroppo, non vi porterà a niente, solo parole e interesse che dureranno il minimo sindacale.
Perdonatemi la franchezza.
:up::up::up:
 

silver01

Nuovo forumer
Tommy, puoi esporre la lettera seguente nel blog, assieme al mio "istant book"? Si può migliorare qualcosa? Vorrei mandarla a qualche autorità e ai media, chi mi da' una mano?

--------------
Non sono un investitore professionista, sono solo un risparmiatore. Ho investito in Titoli greci a settembre 2010 in un'ottica da cassettista, sulla base degli appelli fatti dalle autorità europee per difendere l'Euro e l'Europa dagli attacchi della speculazione internazionale, e anche delle assicurazioni fornite sul fatto che non ci sarebbe stata nessuna ristrutturazione del debito greco; allego una cronistoria delle innumerevoli rassicurazioni fornite dalle autorità europee ai risparmiatori fino a luglio 2011.

L'esito reale della vicenda greca comporta invece per me una perdita reale e definitiva di gran parte dei miei risparmi di una vita. Vengo trattato come uno speculatore, ma contro chi avrei speculato? Chi ho danneggiato con il mio investimento? Io ho solo risposto all'appello delle autorità Europee, ho messo in campo i miei risparmi per aiutare ad affrontare l'emergenza.
Non mi aspetto di guadagnare soldi dalla vicenda greca, accetto anche l'idea che le autorità europee possano usare per il tempo necessario i miei risparmi per far fronte ai problemi urgenti; pretendo però di essere trattato come un patriota dll'Europa, non come uno speculatore.

Non è più solo un problema di soldi; non accetto l'idea che le autorità della civile Europa possano sottrarre impunemente ai cittadini i loro risparmi, come Gheddafi, come Mubarak. Sono pronto a gesti estremi, per smascherare il comportamento delle autorità europee in questa vicenda.

--------------

Tranquilli, non andrò domani mattina a darmi fuoco davanti a palazzo Chigi; più in là, forse ....
 

tommy271

Forumer storico
Tommy, puoi esporre la lettera seguente nel blog, assieme al mio "istant book"? Si può migliorare qualcosa? Vorrei mandarla a qualche autorità e ai media, chi mi da' una mano?

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Non sono un investitore professionista, sono solo un risparmiatore. Ho investito in Titoli greci a settembre 2010 in un'ottica da cassettista, sulla base degli appelli fatti dalle autorità europee per difendere l'Euro e l'Europa dagli attacchi della speculazione internazionale, e anche delle assicurazioni fornite sul fatto che non ci sarebbe stata nessuna ristrutturazione del debito greco; allego una cronistoria delle innumerevoli rassicurazioni fornite dalle autorità europee ai risparmiatori fino a luglio 2011.

L'esito reale della vicenda greca comporta invece per me una perdita reale e definitiva di gran parte dei miei risparmi di una vita. Vengo trattato come uno speculatore, ma contro chi avrei speculato? Chi ho danneggiato con il mio investimento? Io ho solo risposto all'appello delle autorità Europee, ho messo in campo i miei risparmi per aiutare ad affrontare l'emergenza.
Non mi aspetto di guadagnare soldi dalla vicenda greca, accetto anche l'idea che le autorità europee possano usare per il tempo necessario i miei risparmi per far fronte ai problemi urgenti; pretendo però di essere trattato come un patriota dll'Europa, non come uno speculatore.

Non è più solo un problema di soldi; non accetto l'idea che le autorità della civile Europa possano sottrarre impunemente ai cittadini i loro risparmi, come Gheddafi, come Mubarak. Sono pronto a gesti estremi, per smascherare il comportamento delle autorità europee in questa vicenda.

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Tranquilli, non andrò domani mattina a darmi fuoco davanti a palazzo Chigi; più in là, forse ....

Ora vedo di sistemare il Blog con il tuo instant book.
 

napoleon_e

Nuovo forumer
Bene l'interpellanza ora vediamo cosa risponde il governo, anche se ieri per la trasmissione di La7 sentendo il sottosegretario al Tesoro Polillo, sembra proprio che siamo disperati, altro che salvataggio dell'Italia, siamo proprio messi male.
E la prossima settimana viene fuori il Btp Italia.......non ho parole.
 

giofio

Forumer attivo
ORWAY SWF CEO SAYS VOTED NO TO GREEK DEBT RESTRUCTURING PLAN, WOULD HAVE PREFERRED SOLUTION THAT TREATED ALL BONDHOLDERS EQUALLY
-


per quel che serve oramai....
 

giub

New Membro
Bingham McCutchen | Timothy B. DeSieno

In sovereign debt matters, Tim advised the Dominican Republic bondholders committee in connection with that country’s sovereign bond debt restructuring and has also advised creditors of Argentina, Belize, Ecuador and Greece. He has advised several governments and multilateral organizations in the design and implementation of corporate insolvency and rehabilitation systems, including the governments of Korea and Indonesia most recently. Tim is a member of the Working Group of the Institute of International Finance on the Role of Indenture Trustees in Sovereign Debt Restructuring.

segnalato di là da Paolo Gorgo
 

tommy271

Forumer storico
Amici-plus-obbligazionisti più sfortunati,




Nei giorni scorsi abbiamo avuto l'opportunità di incontrare politici di vari partiti che si sono impegnati a noi. L'impressione che abbiamo ottenuto è che c'è la volontà di affrontare questo problema, ci piace il look e le iniziative parlamentari e richieste di informazioni negli ultimi giorni. Tutti noi comprendiamo la questione morale.

Allo stesso tempo, dalla Troika è diventato chiaro che non vi può essere alcun compenso diretto o indiretto agli individui, perché si sentono in questo modo aprire le porte alle domande provenienti da altre parti interessate. In questo contesto, essi hanno respinto le proposte di sgravi fiscali, danni alla proprietà (azioni di proprietà) e, naturalmente, soluzioni indirette attraverso le banche.

E 'ormai chiaro che dobbiamo guardare seriamente la via legale, e a tal fine stiamo lavorando intensamente. Non vogliamo parlare di nomi specifici saltano fuori, e in questi giorni abbiamo un appuntamento quotidiano con gli studi legali che apparentemente sostengono il caso con passione. Senza voler influenzare le scelte di ognuno importante a considerare la questione a stare insieme perché l'offerta si ottiene dipende dalla quantità di titoli da sollevare

Allo stesso tempo, cercando di evidenziare il problema sulla stampa in televisione e radio, mentre si prepara il processo di supporti di registrazione e il nostro primo incontro per conoscere.

Molto presto vi diremo in seguito.


Il comitato direttivo interinale

***
Un comunicato dei risparmiatori greci
ΣÍλλογος ΦυσικÎν ΠροσÎπων Ο.Ε.Δ. - ΑΡΧΙΚΗ
 

tommy271

Forumer storico
PARERI DALL'ADUC

Comunicato di Alessandro Pedone
15 marzo 2012 10:31



La questione della ristrutturazione del debito Greco non è completamente conclusa, come molti pensano. E' conclusa certamente la parte maggioritaria che riguarda le obbligazioni di diritto greco, quelle -per semplificare- il cui codice ISIN inizia con “GR”.

Per tali titoli, come sappiamo, sono scattate le famigerate CAC (Clausole di Azione Collettiva) che hanno imposto la scambio anche a coloro che hanno rifiutato l'offerta (o semplicemente si sono astenuti dal rispondere come avevamo consigliato con un nostro comunicato del primo Marzo 2012).

La questione non è ancora conclusa per le obbligazioni di diritto estero. Per queste obbligazioni, infatti, non esistono le CAC e se non si aderisce entro il termine delle ore 9 di venerdì 23 Marzo 2012 (molte banche chiedono di fare la scelta prima, per avere il tempo materiale di trasmettere la documentazione) si rischia di rimanere con un titolo che non verrà onorato.

Sulla borsa italiana erano scambiati due titoli di questo tipo. Uno a tasso fisso con cedola 5% e scadenza 11 Marzo 2019, avente codice ISIN IT0006527532 ed uno con cedola variabile (così detti CMS) scadente il 13 Luglio 2020 ed avente codice ISIN XS0224227313.

Per il primo titolo, fra l'altro, la Grecia ha pagato la cedola prevista e questo ha fatto pensare ad alcuni risparmiatori che forse potranno ottenere il rimborso completo del titolo.
E' bene che questi investitori siano pienamente consapevoli che la possibilità di rimanere indenni dalla ristrutturazione del debito non aderendo alla proposta, è decisamente bassa.

Se un investitore sceglie di non aderire all'offerta deve essere pronto ad affrontare cause legali internazionali (che in questo caso, diversamente dagli obbligazionisti che avevano titoli di diritto greco, sono almeno ipotizzabile, sebbene molto difficoltose) con i tempi, i costi ed i rischi connessi. Specialmente per i piccoli risparmiatori non ci sentiamo di consigliare questa scelta.

Il nostro consiglio dello scorso 1 Marzo 2012, quindi, era valido nelle condizioni di allora perché non implicava nessun rischio reale. Oggi le condizioni sono diverse.
Chi decide di non aderire all'offerta (rifiutando o non rispondendo) corre un serio rischio e lo deve fare in maniera consapevole.

Le banche che hanno i clienti con questi titoli non stanno dando le corrette informazioni in merito e ciò è molto grave. Dovrebbero avere l'obbligo di informare che non aderendo all'offerta i clienti corrono un serio rischio di vedere svanire anche quel 30% circa del capitale che viene offerto dallo Swap.
In sintesi, quindi, se un investitore fa la scelta di non aderire all'offerta di scambio deve essere pronto ad affrontare una causa contro la Grecia.

ADUC - Comunicato - Bond Grecia di diritto estero: fare una scelta consapevole. Le Banche diano le informazioni adeguate


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