Titoli di Stato area Euro Comitato Risparmiatori Grecia - Uniamoci (3 lettori)

robinson

Forumer storico
il primo passo, per ora, è vedere di smuovere

i canali informmativi; almeno provarci.

Un punto secondo me semplice ed efficace da COMUNICARE

al parco-buoi (sempre che ci venga permesso di arrivarci a comunicare) è:

se dei risparmiatori che hanno comprato titoli di stato con rating A sono stati tagliati coercitivamente del 75%,

che garanzie si hanno dovendo comprare titoli di stato italiani che hanno un rating BBB??? Perchè i risparmiatori dovrebbero rischiare?

Che GARANZIE vengono date quindi, che non siano le promesse a parole e FALSE di chi ci governa??
Chi ci può GARANTIRE che non possa accadere ancora una volta che il parco buoi venga tosato da solo??
Si può capire un default dove ciascuno paga la propria parte;
INDIGERIBILE un "salvataggio" dove a pagare è SOLO il risparmiatore!

Se è successo una volta, come è possibile pensare che non succederà PIU'????
Ci possono bastare le parole della Merkel? di Sarkozy?? di Junker??? di "Ollio" Rehn?????? di Draghimadoff?????????


vorrei autorispondermi :):

semplicemente... perchè NON SANNO!!!!!!
Non sanno che la grecia non ha pagato :D
e NON LO DEVONO SAPERE!!!! :D:D:D
 

discipline

Forumer storico
Grecia. IL CAC, sterco in pasto ai risparmiatori

Scritto da Giuseppe Matera

CAC uguale Sterco - l’assonanza aiuta a render l’idea - rifilato dallo stato greco ad uso e consumo dei risparmiatori privati che hanno investito in bond greci e che non hanno voluto aderire allo swap volontario di bond ellenici imposto dalla Merkel agli stati europei. Altro che ingenui, come va raccontando il ministro Venizelos, che di evangelico ha avuto ben poco in questo particolare frangente. Si è così consumata l’ennesima beffa a danno dei popoli e dei piccoli risparmiatori, sempre più confusi ed infelici: da una parte la UE dichiara il successo dello swap volontario e brinda alla ritrovata solvibilità dello stato ellenico, dall’altra Venizelos solleva il calice di champagne per festeggiare la salvezza del suo stato, che è disfatta del popolo greco e dei poveri risparmiatori. Lo swap volontario è un successone, la Grecia non ha fatto default. Quindi (!!) lo stato ellenico per evitare il crack impone a sorpresa le CAC, clausole capestro che non erano previste al momento dell’emissione dei bond inquisiti, obbligando anche chi non ha voluto aderire allo swap della vergogna a mangiare la amara minestra dei titoli spazzatura offerti in cambio dei bond emessi nell’era in cui la Grecia navigava nelle acque sicure del malizioso fintotontismo di Bruxelles. Impone le CAC, la solvibile Atene, perché altrimenti lo stato greco non riesce a far fronte ai propri debiti verso i creditori. Ma come è possibile, si chiede l’ingenuo bondholder greco? E’ un brutto scherzo dei soliti figli di Sparta ed Atene, con la complicità dell’ineffabile Merkozy? Dicono che la Grecia è solvibile e poi mi fanno ingoiare le CAC, che mi sono cascate in testa all’improvviso e mio malgrado, viscide e maleodoranti, e non portano neanche bene, pensa il povero investitore. Non riesce a comprendere, l’ingenuo investitore, i conti non gli tornano, ma così vuole la dura legge alemanna: il banco vince e piglia tutto, chi ha causato la tragedia trova la soluzione a tavolino che salva le ragioni di stato e trascura le ragioni della gente. A cui non resta altro che ingoiare le CAC.
Ci spieghi piuttosto, il ministro delle finanze poco greco e tanto europeo, quale giudizio il tribunale dei risparmiatori dovrebbe dare alla Grecia che, con la complicità di chi l’ha graziata da Bruxelles, inventa ex novo ed applica ex abrupto le “clausole di azione collettiva” - questo il significato delle CAC, anche se il loro sapore rende giustizia all’assonanza – per coprire dal tramonto all’alba le furberie greche ed europee di una vita, fregando sotto il naso l’ingenuo risparmiatore che ai bei tempi delle vacche grasse e del prosciutto sugli occhi dei padri d’Europa investiva i suoi risparmi nei solidi bond - lo dicevano anche le agenzie di rating - emessi da uno stato parte integrante dell’Unione e dell’Euro. Dovrebbero adesso, quegli ingenui risparmiatori, tirare dritto sulla loro strada e rifiutare di farsi imporre ex post le CAC dallo stato ellenico, se è vero che la Grecia può assolvere ai suoi debiti, come adesso vanno dicendo a Bruxelles.
Dovrebbero, quegli ingenui, far valere ad ogni costo la propria scelta più che dignitosa di dire no all’abuso consumato dalla Grecia - con il beneplacito dell’UE - ed agire collettivamente contro lo stato greco per far valere la nullità di tali clausole capestro. Sarebbe, altrimenti, troppo facile, troppo comodo, troppo scorretto: dal tramonto all’alba – come per magia - da insolvente la Grecia diviene solvibile, con il sollievo di Venizelos e Merkozy, alla salute dei risparmiatori traditi e costretti a digerire le CAC. Decine di miliardi di debito svaniti nel nulla, proprio come i miliardi di risparmi dei cittadini che all’Europa, all’Euro ed alla Grecia hanno creduto, sostenendoli con le proprie sostanze ed essendone stati illusi e beffati.
Così la storia ricorderà questa stramba vicenda di illusioni, errori e tradimenti ad alta quota, dalle devastanti ricadute a valle. Vicenda che da stramba diventa tragica, se si pensa alla fatica che gli Stati Disuniti d’Europa fanno a cancellare il debito degli stati bisognosi del mondo, dove ogni giorno si ammazza senza una ragione e si continua a morire di fame, anche a causa della spietata violenza ed arroganza di regimi che l’Europa fa spesso fatica ad osteggiare, quando non tollera, sempre per la solita ragion (rectius: convenienza) di stato.
Vista da questa angolatura, la gestione della crisi greca fa ancora più male, se non ribrezzo. Ci vorrebbe per davvero una class action globale più che collettiva, promossa da risparmiatori e popoli europei, unitamente ai popoli bisognosi del mondo schiacciati da quel debito pubblico che, per quella strana quanto assurda convenienza elevata a ragione, non può proprio essere cancellato da certi statisti europeisti cui quella class action dovrebbe essere indirizzata.


Grecia. IL CAC, sterco in pasto ai risparmiatori
 

tommy271

Forumer storico
Deputati italiani chiedono chiarimenti sulla sorte dei risparmiatori


Bozza/Interpellanza urgente


I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:

numerosissime sono le segnalazioni di piccoli investitori che, confortati dal parere di sedicenti esperti o professionisti del settore, fidandosi dell’appartenenza della Grecia all’Eurozona e delle rassicurazioni delle Istituzioni europee, hanno deciso di investire in titoli di Stato della Repubblica Greca nella piena convinzione di non mettere a repentaglio il proprio capitale;

oggi si rileva che l'accordo europeo sul salvataggio della Grecia prevede uno scambio dei titoli di Stato greci in portafoglio agli investitori privati con obbligazioni a più lunga scadenza e interessi minori, tale da ridurre il debito greco di 107 miliardi;

il successo dell'operazione è legato al tasso di partecipazione volontaria dei privati: oltre il 90 per cento (95 per cento circa) di consensi dovrebbe bastare per dimezzare la quota del debito pubblico oggetto dello swap, riducendola da 206 miliardi a poco più di 100 (64,9 miliardi di nuovi titoli greci e oltre 35 miliardi di Efsf-bond con tre durate). Sotto il 75 per cento di consensi, lo swap rischia di essere cancellato;

nel caso di adesioni al di sopra del 75 per cento ma al di sotto del 90 per cento, la Grecia si riserva la possibilità di introdurre e attivare le Clausole di azione collettiva (CAC) in base alle quali basterebbe il 50 per cento dei sottoscrittori partecipanti allo swap e una maggioranza pari a 2/3 di questo quorum favorevole alla modifica tramite CAC per imporre i termini su tutti i detentori privati;

gli investitori privati in possesso di 200 miliardi di euro di obbligazioni greche subiranno una perdita del 53,5 per cento del valore nominale e una perdita reale del 73/74 per cento;

il 9 marzo il Ministro delle finanze greco ha reso noto che ammontano all'85,8 per cento le adesioni volontarie dei creditori privati sotto legislazione greca (pari a 152 miliardi di euro su 177) allo swap obbligazionario sul debito greco, mentre quelli sottoposti a legislazione internazionale hanno consegnato 20 miliardi su 29 pari al 69 per cento del totale: nel primo caso la soglia del 75 per cento è stata superata e ciò significa che su questa quota il Governo greco potrebbe usare le CAC in modo da far arrivare le adesioni sul fronte dei bond sotto legislazione greca al 95,7 per cento del totale; nel caso, invece, dei bond greci sotto legislazione internazionale, il Ministro Venizelos ha prolungato la possibilità per i risparmiatori di aderire alla proposta di scambio fino al 23 marzo 2012, pena il mancato pagamento senza applicazione delle CAC;

i piccoli risparmiatori italiani coinvolti sono decine di migliaia per un investimento complessivo in bond greci di un miliardo di euro: la maggior parte dei titoli erano denominati col codice isin GR e sono di diritto greco e sono stati tutti swappati, anche forzosamente; altri sono isin XS e di diritto inglese: per questi sono previste le CAC al raggiungimento del 75 per cento di adesioni; infine, ci sono le It;

si rileva che i piccoli risparmiatori italiani sono stati invogliati e assicurati da nostri operatori finanziari a comprare i titoli di Stato greci proprio per la garanzia di sicurezza dell’investimento;

nei risparmiatori sta crescendo l’idea di essere stati traditi dall’Ue. Lo swap, infatti, è stato iniziato, condotto e concluso (almeno per i bond di diritto ellenico) con una contrattazione che ha visto partecipi i soli investitori istituzionali, riservando ai piccoli investitori la sorpresa di trovarsi forzatamente coinvolti e vincolati ad una determinazione che ha un effetto retroattivo sulla misura dei capitali da loro sottoscritti;

gli investitori istituzionali, in primo luogo le banche, possono già usufruire di appositi vantaggi, quali il prestito dalla BCE di circa 1.000 miliardi al tasso agevolato all’1 per cento al fine di mantenere la stabilità del sistema e la possibilità di dedurre fiscalmente le perdite, vantaggi questi che non sono riconosciuti al piccolo risparmiatore;

è necessario vigilare affinché i prestiti che gli Istituti bancari hanno ricevuto dalla BCE a tasso agevolato vadano effettivamente al sostegno dell’economia reale;

la legge italiana non prevede l’applicazione delle CAC, per le controversie relative alle IT, che sono pienamente di diritto italiano e quotate alla Borsa di Milano, come da regolamento depositato, è competente solo ed esclusivamente l’Autorità giudiziaria di Milano;

non è ammissibile che un paese membro della UEM, decida unilateralmente di non adempiere a obblighi contrattuali garantiti da uno Stato e da una legge come quella italiana;

in gioco non sono solo i risparmi di migliaia di risparmiatori, il che già sarebbe un sufficiente motivo per agire, ma la stessa credibilità delle istituzioni italiane e la sovranità legislativa
i risparmiatori italiani devono poter scegliere liberamente in merito alla proposta di swap ed è, pertanto,
indispensabile garantire il rispetto delle normative italiane che nessun paese che ha contratto un’obbligazione può mettere in discussione: si tratta di un problema, oltre che economico, anche di sovranità nazionale - :

se esistano obbligazioni emesse dalla Repubblica ellenica ma sottoposte alla legislazione italiana e, in caso di risposta affermativa, come il Governo intenda tutelare i risparmiatori italiani;
quali iniziative intenda intraprendere al fine di verificare che gli intermediari finanziari coinvolti nell’operazione di vendita dei titoli greci abbiano informato in modo corretto e trasparente gli investitori;

se intenda promuovere la costituzione di un apposito fondo di garanzia a favore dei piccoli risparmiatori italiani che hanno acquistato i titoli di Stato greci finalizzato ad assicurare l’integrale rimborso in caso di perdita di valore dell’investimento dovuto alla successiva ridefinizione del valore nominale dei crediti.

***
Interpellanza congiunta PDL/PD a nome di Pizzolante, Corsaro, Boccia ed altri.

Comitato Risparmiatori Titoli di Stato Grecia
 

Sonny L.

Nuovo forumer
Deputati italiani chiedono chiarimenti sulla sorte dei risparmiatori


Bozza/Interpellanza urgente


I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:

numerosissime sono le segnalazioni di piccoli investitori che, confortati dal parere di sedicenti esperti o professionisti del settore, fidandosi dell’appartenenza della Grecia all’Eurozona e delle rassicurazioni delle Istituzioni europee, hanno deciso di investire in titoli di Stato della Repubblica Greca nella piena convinzione di non mettere a repentaglio il proprio capitale;
...

se esistano obbligazioni emesse dalla Repubblica ellenica ma sottoposte alla legislazione italiana e, in caso di risposta affermativa, come il Governo intenda tutelare i risparmiatori italiani;
quali iniziative intenda intraprendere al fine di verificare che gli intermediari finanziari coinvolti nell’operazione di vendita dei titoli greci abbiano informato in modo corretto e trasparente gli investitori;

se intenda promuovere la costituzione di un apposito fondo di garanzia a favore dei piccoli risparmiatori italiani che hanno acquistato i titoli di Stato greci finalizzato ad assicurare l’integrale rimborso in caso di perdita di valore dell’investimento dovuto alla successiva ridefinizione del valore nominale dei crediti.

***
Interpellanza congiunta PDL/PD a nome di Pizzolante, Corsaro, Boccia ed altri.

Comitato Risparmiatori Titoli di Stato Grecia

Scusa Tommy ma qual'è la fonte?????
 

discipline

Forumer storico
Riporto uno spunto interessante postato sul Fol da Whitedan:

Trattati UE a difesa degli investimenti
post un po tecnico per chi vuole avere un sunto dei trattati a difesa degli investimenti effetuati presso un paese dell'eurozona (il sostituto del BIT per i paesi appartenenti all'Eurozona):

1) Contesto normativo

Il diritto internazionale
– La Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati
5. L’art. 31 della Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati, intitolato «Regola generale per
l’interpretazione dei trattati», stabilisce quanto segue:
«1. Un trattato deve essere interpretato in buona fede seguendo il senso ordinario da attribuire ai
termini del trattato nel loro contesto e alla luce del suo oggetto e del suo scopo.
(…)

– L’Accordo sulla tutela degli investimenti
8. L’art. 1 dell’Accordo sulla tutela degli investimenti, intitolato «Definizioni», dispone nella parte
che qui rileva:
«2. Il termine “investimenti” designa qualsiasi categoria di valori patrimoniali ed averi,
segnatamente:
(…)
c) i crediti e i diritti a qualsiasi prestazione di valore economico;
(…).


9. L’art. 3 dell’Accordo sulla tutela degli investimenti, intitolato «Promozione ed ammissione degli
investimenti», stabilisce quanto segue:
«1. Ciascuna Parte Contraente incoraggia gli investimenti fatti sul proprio territorio da investitori
dell’altra Parte e ammette tali investimenti in conformità delle proprie leggi e regolamenti.

10. L’art. 4, intitolato «Protezione e trattamento degli investimenti», stabilisce quanto segue:
«1. Ciascuna Parte Contraente protegge, sul proprio territorio, gli investimenti fatti, in conformità
delle proprie leggi e regolamenti, da investitori dell’altra Parte e non ostacola con provvedimenti
ingiustificati o discriminatori la gestione, il mantenimento, l’utilizzazione, il godimento, l’incremento, la
vendita e la liquidazione di tali investimenti (…).
2. Ciascuna Parte Contraente garantisce, sul proprio territorio, un trattamento giusto ed equo agli
investimenti effettuati dagli investitori dell’altra Parte. Tale trattamento non sarà meno favorevole di
quello accordato da ciascuna Parte agli investimenti effettuati sul proprio territorio dai suoi propri
investitori o di quello accordato da ciascuna Parte agli investimenti effettuati sul proprio territorio
dagli investitori della nazione più favorita, qualora tale trattamento fosse più favorevole (…)».
11. L’art. 6, intitolato «Espropriazione e indennizzo», stabilisce quanto segue:
«1. Nessuna Parte Contraente prenderà, direttamente o indirettamente, provvedimenti di
espropriazione o nazionalizzazione, né provvedimenti analoghi o equivalenti nei confronti degli
investimenti di investitori dell’altra Parte, tranne che per ragioni di interesse pubblico e a condizione
ch’essi siano presi su base non discriminatoria, siano conformi alle prescrizioni legali e implichino un
indennizzo effettivo e adeguato (…)».
12. L’art. 9, intitolato «Controversie tra una Parte Contraente e un investitore dell’altra Parte
Contraente», stabilisce quanto segue:
«1. Al fine di risolvere le controversie relative agli investimenti tra una Parte Contraente e un
investitore dell’altra Parte Contraente ed impregiudicato l’art. 10 del presente Accordo (“controversie
tra Parti Contraenti”) le parti interessate procederanno a consultazioni.
2. Se entro un termine di sei mesi tali consultazioni non portassero ad alcuna soluzione, la
controversia è deferita, su richiesta dell’investitore, ad un tribunale arbitrale. Tale tribunale arbitrale è
costituito come segue:
a) Il tribunale arbitrale è istituito per ogni singolo caso

b) Se i termini stabiliti nella lettera a) non sono stati rispettati, ciascuna parte in causa può, in assenza
di qualsiasi altro accordo, invitare il Presidente del Tribunale Arbitrale della Camera Internazionale del
Commercio in Parigi a procedere alle designazioni. (…)
c) Tranne diversa disposizione delle parti in causa, il tribunale arbitrale stabilisce da sé la propria
procedura. Le sue decisioni sono definitive e vincolanti. Ciascuna Parte Contraente riconosce e
garantisce l’esecuzione della sentenza arbitrale. (…)
3. Qualora le due Parti Contraenti avessero aderito alla Convenzione del 18 marzo 1965 per la
composizione delle controversie relative agli investimenti fra Stati e cittadini di altri Stati, le
controversie potranno essere sottoposte, su richiesta dell’investitore, al Centro internazionale per la
composizione delle controversie relative agli investimenti (CIRDI), in sostituzione della procedura
prevista al capoverso del presente articolo.

2) Il diritto dell’Unione europea
Il Trattato CE
15. L’art. 307 CE stabilisce quanto segue:
«Le disposizioni del presente trattato non pregiudicano i diritti e gli obblighi derivanti da convenzioni
concluse, anteriormente al 1° gennaio 1958 o, per gli Stati aderenti, anteriormente alla data della loro
adesione, tra uno o più Stati membri da una parte e uno o più Stati terzi dall’altra.
Nella misura in cui tali convenzioni sono incompatibili col presente trattato, lo Stato o gli Stati membri
interessati ricorrono a tutti i mezzi atti ad eliminare le incompatibilità constatate. Ove occorra, gli
Stati membri si forniranno reciproca assistenza per raggiungere tale scopo, assumendo
eventualmente una comune linea di condotta.
 

Allegati

  • EurLex - Causa C-264-09.pdf
    218,1 KB · Visite: 237
Ultima modifica:

NATO64

Nuovo forumer
Ho interpellato l'Euroshareholders, associazione europea dei detendori di bonds. Questa e' la risposta del Segretario Generale:

Dear Mr. xxxxxxx,

Thank you for your email.
We share your discontent. You may have seen Euroshareholders protested against the discriminations against smaller and individual holders of Greek sovereign bonds.
Euroshareholders is the European organisation of national shareholder and investor associations, mostly aiming at lobbying EU Institutions on behalf of our members.
We are unfortunately not equipped nor have the resources to deal with individual (natural persons) queries. We would therefore kindly advise you to get in contact with the relevant national member organisation in your country; which would then discuss it with us. You will find the list of our national member organisations by clicking on this link. If you prefer, we can also forward your message to this organisation.
Thank you for your understanding and best regards,

Guillaume Prache
General Secretary
Euroshareholders
Rue du Lombard 76
1000 Brussels
Belgium
Phone: +32 2 514 37 77

quindi loro non possono nulla.
La battaglia e' solo iniziata. Voi non immaginate quanto sono avvilito per questa sporca vicenda e per di piu' consapevole che quando i propri interessi non sono coinvolti (in questo caso i soldi) "nessuno se ne frega" e cio e' riferito alla alte autorita' che hanno avallato questa infamia.
Ma sapendo che sono con voi cio' mi conforta molto. Dobbiamo lottare.
Io sono convinto che dopo aver suscitato per quanto piu' possibile clamore (io stesso ho contattato una giornalista mia amica piacentina la quale e' in procinto di contattarne altri a livello nazionale oltreche' politici) la strada da percorrere e' quella del ricorso alla Corte Europea dei diritti umani: e' un istituzione parte integrante dell'Unione Europea e posta al di sopra della traditrice Grecia. Il diritto di proprieta' e' un diritto dell'uomo ed e' tutelato. Proprieta' nel ns caso di beni mobiliari.
Tocca solo scegiere (non ora) lo studio legale giusto....magari quello americano che sta seguendo la causa argentina.
Io non escludo azioni future ECLATANTI tipo incatenamento da qualche parte (anche in Grecia) oppure sciopero della fame con attendamento sempre in qualche luogo di interesse.

L'UNIONE FA LA FORZA....non dimentichiamolo!
 

discipline

Forumer storico
CRISI: INTERPELLANZA PD-PDL PER TUTELARE PICCOLI INVESTITORI ITALIANI DI TITOLI GRECI

(AGENPARL) - Roma, 15 mar - "Il tema dei titoli di Stato greci sottoscritti sotto la nostra legislazione da piccoli investitori italiani che rischiano di vedere messo a repentaglio il proprio capitale torna all’attenzione del Parlamento con un’interpellanza sottoscritta da 30 deputati dei Gruppi 15 del Pd e 15 del Pdl e di cui sono primi firmatari gli on.li Francesco Boccia (coordinatore delle commissioni economiche Gruppo Pd) e Massimo Corsaro (vice presidente vicario Gruppo Pdl). Nell’interpellanza i parlamentari sottolineano come i risparmiatori siano stati indotti a scegliere questo tipo di investimento fidandosi dell’appartenenza della Grecia all’Eurozona, oltre che da sedicenti professionisti ed esperti del settore. Si tratta di decine di migliaia risparmiatori per un investimento complessivo di 1 miliardo di euro di cui una parte ha sottoscritto i titoli in base alla legislazione italiana. Risparmiatori che si sono visti coinvolgere nello swap che all’inizio sembrava riguardare solo investitori istituzionali. A questo punto nell’atto parlamentare si ricorda che gli investitori istituzionali, a differenza dei piccoli risparmiatori, hanno potuto usufruire dei vantaggi del prestito Bce di circa 1000 miliardi al tasso agevolato dell’1 per cento, della possibilità di dedurre fiscalmente le perdite. Gli interpellanti mettono anche in evidenza il tema della sovranità nazionale, sostenendo che nessun Paese che ha contratto un’obbligazione ha il diritto di mettere in discussione il rispetto delle normative di un altro Stato. Si chiede, quindi, al governo di verificare se ci sia stata un’informazione corretta da parte degli intermediari finanziari e se s’intende prevedere un apposito fondo di garanzia in favore dei piccoli risparmiatori per assicurare l’integrale rimborso in caso perdita di valore dell’investimento". E' quanto si legge in una nota diffusa dal Pd.

CRISI: INTERPELLANZA PD-PDL PER TUTELARE PICCOLI INVESTITORI ITALIANI DI TITOLI GRECI - AgenParl - Agenzia Parlamentare per l'informazione politica ed economica
 

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Forumer storico
Ho interpellato l'Euroshareholders, associazione europea dei detendori di bonds. Questa e' la risposta del Segretario Generale:

Dear Mr. xxxxxxx,

Thank you for your email.
We share your discontent. You may have seen Euroshareholders protested against the discriminations against smaller and individual holders of Greek sovereign bonds.
Euroshareholders is the European organisation of national shareholder and investor associations, mostly aiming at lobbying EU Institutions on behalf of our members.
We are unfortunately not equipped nor have the resources to deal with individual (natural persons) queries. We would therefore kindly advise you to get in contact with the relevant national member organisation in your country; which would then discuss it with us. You will find the list of our national member organisations by clicking on this link. If you prefer, we can also forward your message to this organisation.
Thank you for your understanding and best regards,

Guillaume Prache
General Secretary
Euroshareholders
Rue du Lombard 76
1000 Brussels
Belgium
Phone: +32 2 514 37 77

quindi loro non possono nulla.
La battaglia e' solo iniziata. Voi non immaginate quanto sono avvilito per questa sporca vicenda e per di piu' consapevole che quando i propri interessi non sono coinvolti (in questo caso i soldi) "nessuno se ne frega" e cio e' riferito alla alte autorita' che hanno avallato questa infamia.
Ma sapendo che sono con voi cio' mi conforta molto. Dobbiamo lottare.
Io sono convinto che dopo aver suscitato per quanto piu' possibile clamore (io stesso ho contattato una giornalista mia amica piacentina la quale e' in procinto di contattarne altri a livello nazionale oltreche' politici) la strada da percorrere e' quella del ricorso alla Corte Europea dei diritti umani: e' un istituzione parte integrante dell'Unione Europea e posta al di sopra della traditrice Grecia. Il diritto di proprieta' e' un diritto dell'uomo ed e' tutelato. Proprieta' nel ns caso di beni mobiliari.
Tocca solo scegiere (non ora) lo studio legale giusto....magari quello americano che sta seguendo la causa argentina.
Io non escludo azioni future ECLATANTI tipo incatenamento da qualche parte (anche in Grecia) oppure sciopero della fame con attendamento sempre in qualche luogo di interesse.

L'UNIONE FA LA FORZA....non dimentichiamolo!
Ciao Nato, la risposta dell'inutile Euroshareholders è quella di default. Avevo segnalato il loro omologo italiano, Assorisparmio o qualcosa del genere di Milano. Qualcuno ha avuto contatti?

Il problema nel grassetto è che la UE ha avallato, quando non del tutto pianificato, l'operazione, per cui è da tenere presente che non è che ci stiano proprio aspettando per darci ragione in giudizio.
 

discipline

Forumer storico
"buon giorno. a seguito di e-mail inviate ai vari avvocati di diritto bancario
internazionale, oggi ho ricevuto la telefonata dell'avvocato MORINI di milano,
rappresentante legale della feder contribuenti lombardia, che mi ha informato
del fatto che loro hanno deciso di occuparsi della situazione dei bond grcia.
Mi ha informato della presenza di un contenitore dove tutti gli obbligazionisti
greci , si possono iscrivere al costo di 50,00 €, e nel fine settimana mi
invierà i moduli per l'iscrizione.
Appena ricevuti li invierò. Non conosco personalmente tale avvocato, ma al
momento tra i vari contattati compreso le varie associazioni dei consumatori
(peggiori ADUC)è l'unico che dice di aver valutato il quadro della situazione e
che quindi qualcosa si può fare. Sono in attesa di informazioni da parte di
altri gruppi.
buona giornata"

Gruppo Risparmiatori Grecia - Uniamoci - Pagina 53 - Forum di Finanzaonline.com
 

napoleon_e

Nuovo forumer
"buon giorno. a seguito di e-mail inviate ai vari avvocati di diritto bancario
internazionale, oggi ho ricevuto la telefonata dell'avvocato MORINI di milano,
rappresentante legale della feder contribuenti lombardia, che mi ha informato
del fatto che loro hanno deciso di occuparsi della situazione dei bond grcia.
Mi ha informato della presenza di un contenitore dove tutti gli obbligazionisti
greci , si possono iscrivere al costo di 50,00 €, e nel fine settimana mi
invierà i moduli per l'iscrizione.
Appena ricevuti li invierò. Non conosco personalmente tale avvocato, ma al
momento tra i vari contattati compreso le varie associazioni dei consumatori
(peggiori ADUC)è l'unico che dice di aver valutato il quadro della situazione e
che quindi qualcosa si può fare. Sono in attesa di informazioni da parte di
altri gruppi.
buona giornata"

Gruppo Risparmiatori Grecia - Uniamoci - Pagina 53 - Forum di Finanzaonline.com

Importante che alla fine non ci dica di fare causa alla Banca, qui è in gioco l'Europa e quelli che l'Europa la governano i vari Merkozy, Montì, ecc. ecc. che non possono fare quello che vogliono CON I NOSTRI SOLDI.....
 

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