Questo noir è appassionante
Avvocatessa uccisa provincia Bolzano, l’aggiornamento delle indagini
Per i colleghi è omicidio; ancora troppe le domande rimaste senza risposta

Era scomparsa dallo scorso 11 giugno, da un hotel a Resia di Curon Venosta, in provincia di Bolzano. Da allora, il fitto mistero che ancora avvolge la sua morte: incidente per la polizia,
omicidio per i colleghi della donna, che da 15 anni lavorava come avvocato a Milano.
Secondo quanto ricostruito finora, la donna,
Corinne Schütterle, aveva da poco
troncato una relazione con un tassista milanese, con il quale avrebbe dovuto sposarsi prima di annullare tutto.
A parte questo, nessun sospetto tra i clienti della professionista, che lavorava presso lo studio internazionale “Sutti”, in via Montenapoleone.
Il corpo della 47enne è stato trovato dopo 20 giorni dalla morte della donna e, gli esami svolti finora, hanno fatto registrare solo una
tibia fratturata (il che, secondo gli inquirenti,
escluderebbe l’ipotesi del suicidio).
Il corpo, tuttavia, è stato trovato
decapitato all’interno di un’area boschiva; la testa, a diverse
centinaia di metri di distanza.
La macabra fattispecie sarebbe da ricondursi,
secondo le autorità elvetiche, alla presenza degli
animali selvatici che, presumibilmente, avrebbero fatto a
brandelli la salma.
Nonostante ciò,
tanti ancora i punti da chiarire: le
sim dei cellulari, rimosse dagli apparecchi e rinvenute indosso alla donna; la
posizione dell’auto dell’avvocatessa, ritrovata in un parcheggio, chiusa, a
3 ore di cammino dal ritrovamento della salma; la
sosta improvvisa all’hotel di Curon Venosta, non calcolata ma corredata da un numero troppo elevato di valigie; la
scomparsa di uno dei due cagnolini che, l’avvocatessa, aveva portato con sé durante il viaggio.
Alla luce di tutti questi elementi, i
colleghi della donna hanno
richiesto ulteriori indagini: per loro, infatti,
non si tratta di un incidente, ma
di omicidio.