commenti vari su tutto nessuno escluso

ecco la prova: il M5S in guerra, obiettivo il tempo
più chiaro di così che è il PD a buttare i giorni nel water!
se è l'unico strumento che hai, o che ti fanno usare, lo usi.

come del resto hanno fatto tutte le opposizioni (vere o finte che dir si voglia) di tutti i governi dal 1946 ad oggi.

o vogliamo demonizzare solo quelle (opposizioni) di adesso?
 
renzi ebbetttteeeee








Rajoy incassa i dividendi delle riforme


Qualcosa a Madrid in questi anni bui è stato fatto, qualcosa è cambiato. La crisi non è del tutto superata ma dopo aver toccato il fondo la Spagna sta ripartendo più velocemente delle altre grandi economie dell’Eurozona. Non sono pochi gli analisti che dubitano della solidità della ripresa spagnola.
Per François Cabau di Barclays, uno dei pochi ad aver previsto un aumento del Pil dello 0,5% nel secondo trimestre in Spagna, il rimbalzo era inevitabile per la voglia di rilancio che c’è nel Paese dopo sei anni di crisi ma i fondamentali restano preoccupanti. Esattamente l’opposto di quanto accade in Francia, ma anche in Italia, dove fondamentali migliori di quelli spagnoli non riescono a migliorare un certo pessimismo diffuso.
Le perplessità riguardano anche una ripresa molto sbilanciata sulle esportazioni. Jennifer McKeow di Capital Economics pensa che - dati gli attuali altissimi livelli di disoccupazione, il rischio di deflazione e l’inevitabile deleveraging del settore pubblico e di quello privato - la ripresa spagnola non può essere sostenuta dalla domanda interna. E che anche se quest’anno la Spagna andrà meglio di molte altre economie europee la sua ripresa potrebbe avere vita breve.

Solo un rimbalzo dopo la lunga recessione? Una ripresa non sostenibile e destinata ad afflosciarsi? Può anche essere che la crescita dello 0,5% che la Banca centrale stima per il secondo trimestre sia in parte illusoria, o alla meglio poco sostenibile. Ma al di là del dato congiunturale, guardando alla Spagna nel suo complesso, non ci può essere alcun dubbio.
Qualcosa a Madrid è cambiato. E del resto come potrebbe essere altrimenti in un Paese nel quale il tasso di disoccupazione ha superato il 25 per cento, con oltre sei milioni di senza lavoro su 47 milioni di abitanti. In un’economia che arrivata vicinissima al default ha dovuto chiedere aiuto all’Europa per ricostruire l’intero sistema bancario.
Mariano Rajoy assieme a tagli (pesanti) ha realizzato le riforme che venivano chieste dai mercati, dalle imprese e da Bruxelles. Le nuove norme sul lavoro andranno valutate negli anni, quando la disoccupazione sarà meno pressante, ma la flessibilità e le deroghe ai contratti nazionali hanno contribuito in modo significativo ad attrarre investimenti dall’estero e da lì sono ripartite le esportazioni. I recenti interventi per ridurre le tasse dovranno essere analizzati oltre gli annunci, ma sono comunque un segnale di fiducia per le famiglie e per le imprese. Il premier spagnolo ha avuto dalla sua la stabilità, nonostante gli inevitabili contrasti politici e le profonde tensioni sociali.
Ma non ha rinunciato a governare. Qualcosa a Madrid è stato fatto.
 
se è l'unico strumento che hai, o che ti fanno usare, lo usi.

come del resto hanno fatto tutte le opposizioni (vere o finte che dir si voglia) di tutti i governi dal 1946 ad oggi.

o vogliamo demonizzare solo quelle (opposizioni) di adesso?


si ma devi spiegare che è renzi l'ebete a perdere tempo :mumble:
fino a prova contraria, il potere assoluto ce l'ha lui
manco il re Sole ne aveva cosi' tanto !!!!


purché poi non si dia la colpa ai 5S se non saranno fatte, anche se è esattamente ciò che mi aspetto accada.

il potere legislativo (maggioranza parlamentare) ed esecutivo (compagine di governo) fino a prova contraria ce l'ha qualcun altro.
 
tipico articolo della stampa di regime: sembra che renzi si dia da fare, a non perdere tempo, ma come farebbe?

è un ebete !!







«Sblocca-Italia, 43 miliardi di lavori»


Renzi: sulle riforme nessun ostacolo ci fermerà - «Lavoro, allineare regole al resto della Ue»

ALL’INAUGURAZIONE BREBEMI «Ci sono voluti 18 anni per l’opera, 13 per colpa della burocrazia. Cambieremo. Le banche diano alle imprese i miliardi della Bce»
Il messaggio non cambia: «Non ci sarà nessun ostacolo in grado di fermarci. Potranno rallentare, potranno far sì che si stia qui ad agosto, ma non è un male. Potranno essere in grado di rinviare di qualche tempo, potranno fare qualche scherzetto sul voto segreto, ma alla fine di questo percorso l’Italia sarà messa nelle condizioni di tornare a correre». Matteo Renzi torna ad attaccare.


. «Il 31 luglio andiamoinConsiglio dei ministri e apriamola procedura d’ascolto che faremo ad agosto» dopodiché a partire dal 1˚ settembre - assicura – saremo pronti a partire con quella che definisce «l’angioplastica» per l’economia italiana.
Renzi dunque tira dritto e bolla come «mezzucci» il ricorso all’ostruzionismo che sta andando in scena al Senato. Di più: uno «spot» a favore del governo. È la conferma – sostiene parlando con i suoi – che «i frenatori» hanno paura perché capiscono che stavolta le riforme «riusciamo davvero a farle». Renzi probabilmente non si riferisce solo al nuovo Senato ma anche all’Italicum. Il premier, raccontano, non è «né arrabbiato né preoccupato» perché certo del risultato finale e respinge al mittente le critiche di chi accusa il governo di non voler «dialogare». Il messaggio che lascia filtrare è che la disponibilità al dialogo «c’è» ma deve essere chiaro che il quadro delle «riforme» deve essere «unitario e condiviso» e non snaturarne l’impianto.

Il governo intanto lavorerà ad agosto per sbloccare i 43 miliardi e i senatori rimarranno a Palazzo Madamaavotare un emendamento ogni ora: il «#mentreloro...», l’hasthag twittato martedì, è sempre più attuale.
Nonfermarsi e rilanciare. Sempre. In Italia e non solo. Ad esempio, sul lavoro, in cui, dice Renzi, «dobbiamo andare alle stesse regole che hanno i tedeschi e che ci mettano in condizione di investire a partire dalla formazione professionale». O sui 300 miliardi in arrivo dalla Bce a settembre, che non devono rimanere alle banche: «Osiamo in grado di garantire che siano davvero al servizio dell’economia o non usciremo mai dalla crisi».



pazzesco ... è lui che da 13 anni ha bloccato la BREBEMI e adesso dà la colpa alla burocrazia ... ma scherziamo ??
 
"Le banche diano alle imprese i miliardi della Bce"

...

dov'è che l'ho già sentita? e soprattutto, quante altre volte l'ho sentita?
 
"Le banche diano alle imprese i miliardi della Bce"

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dov'è che l'ho già sentita? e soprattutto, quante altre volte l'ho sentita?


Grillo ? Casaleggio ? :mumble:
fondo di garanzia per la piccola e media impresa gestito dal ministero dello sviluppo economico. A chi è destinato? Alle imprese che rispettano questi tre requisiti preliminari, massimo 250 occupati, fatturato inferiore ai 50 milioni di Euro, bilancio inferiore ai 43 milioni di Euro. Non sai come richiederlo? Ma è facilissimo, basta recarsi alla propria banca oppure a un Confidi e chiedere di poter accedere a un prestito coperto dal fondo di garanzia per la piccola e media impresa. La tua azienda rispetta i pre requisiti? Vai subito sul sito www.fondidigaranzia.it , informati e... Passa Parola".
M5S Camera e Senato





naaaa....
Casaleggio junior :up: , l'eletto
cioè, se serve lo eleggiamo poi: limportante è che, pur figlio di casaleggio, non sia anche amico di suo papà :cool: :eek: :mumble::mumble:

«dal contestare la scelta del Sig. Alessandro Aurigi (lavori pubblici, edilizia privata, urbanistica, porto, ndr) che, in quanto conclamato amico del sig. Nogarin, rende criticabile e accusabile il M5S di non essere coerente con i propri principi. Crediamo», concludono, «che da buon amico e da attivista 5 Stelle, il sig. Aurigi comprenda la situazione e le possibili implicazioni e pericoli sia per l'amico sig. Nogarin che per tutto il M5S».



renzi devi pagare il copyright al M5S !!!!!! sveglia, ebete !!
 
Ultima modifica:
"Le banche diano alle imprese i miliardi della Bce"

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dov'è che l'ho già sentita? e soprattutto, quante altre volte l'ho sentita?


e come si fa? due modi:

quello sbagliato:
L’economia italiana non ha bisogno di un euro più debole, o, per meglio dire, un euro più debole non risolve i problemi della nostra economia. L’economia italiana ha bisogno di maggior domanda, ma questa affermazione, perché non sia lapalissiana, si dipana in due direzioni di marcia: riforme e flessibilità. Abbiamo bisogno di flessibilità negli obiettivi di bilancio, ma si tratta di una flessibilità che dobbiamo meritare con le riforme. Anche le riforme cosiddette istituzionali hanno molto più potere di stimolo all’economia di quanto si creda. La crescita è un fenomeno complesso, che ha alla base la voglia di crescere, la convinzione che un futuro migliore è possibile e a portata di mano. Portare la durata media di un processo civile dai 2900 giorni italiani ai 900 francesi o ai 750 spagnoli o ai 350 del Giappone stimolerebbe la nostra economia molto più di un deprezzamento del 20% dell’euro.

quello giusto:
direttori di banca solo se iscritti al M5S, e li cacciamo via (con il tribunale web) se non prestano a leva 10
il casaleggismo, da teoria politica a gestione economica :up::up:



ps:
scommettiamo che renzi è così ebete da scegliere il modo sbajato ?? :wall:
 
Ultima modifica:
L’economia italiana non ha bisogno di un euro più debole, o, per meglio dire, un euro più debole non risolve i problemi della nostra economia. L’economia italiana ha bisogno di maggior domanda, ma questa affermazione, perché non sia lapalissiana, si dipana in due direzioni di marcia: riforme e flessibilità. Abbiamo bisogno di flessibilità negli obiettivi di bilancio, ma si tratta di una flessibilità che dobbiamo meritare con le riforme. Anche le riforme cosiddette istituzionali hanno molto più potere di stimolo all’economia di quanto si creda. La crescita è un fenomeno complesso, che ha alla base la voglia di crescere, la convinzione che un futuro migliore è possibile e a portata di mano. Portare la durata media di un processo civile dai 2900 giorni italiani ai 900 francesi o ai 750 spagnoli o ai 350 del Giappone stimolerebbe la nostra economia molto più di un deprezzamento del 20% dell’euro.
non fa una piega, ma la riforma del senato di nominati impunibili deve essere necessariamente propedeutica a tutto questo perché altrimenti non mi spiego l'enorme importanza che gli viene attribuita.
 

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