commenti vari su tutto nessuno escluso

Nemtsov: e' stato Putin con un fucile dalla finestra del Cremlino

adesso tutti i comunisti sentiranno un strano benessere psicofisico come quelli che appena sentono qualche TG su Silvio e i processi cominciano ad avere perversi orgasmi psicofisici :lol:


ma torniamo a bomba boom ...

La pista cecena sull’omicidio di Boris Nemtsov porterebbe dritto a Kiev. Lo si apprende da fonti russe vicine agli inquirenti. Una pista che ha preso corpo nelle ultime ore: sono tutti ceceni i cinque arrestati nelle indagini per l'omicidio di Boris Nemtsov. Un sesto sospettato si è fatto saltare in aria a Grosny. Mentre Aslan Alkanov, un altro ceceno ritenuto coinvolto nell'agguato, era stato trovato morto nelle ore immediatamente successive al delitto. Sempre da fonti vicine agli inquirenti si apprende che sarebbe stato proprio Alkanov a tenere i contatti con i mercenari della Vanguard, l'azienda militare privata americana che da Kiev avrebbe materialmente finanziato gli esecutori del delitto Nemtsov. E l'uomo che si è tolto la vita a Grozny sarebbe stato proprio il cassiere della banda. Una ipotesi investigativa che secondo gli inquirenti conduce direttamente a Kiev negli ambienti neo-nazisti di Settore Destro, il cui numero uno Dimitri Yarosh sarebbe stato il mandante del delitto. O almeno l'ultimo anello della catena al quale si è risaliti. Uno dei due uomini accusati di essere gli esecutori materiali del delitto, Zaur Dadayev, è un ex membro della guardia presidenziale cecena. L'utilizzo di uomini vicini all'attuale governatore ceceno Ramzan Kadirov sarebbe stato un elemento ulteriore sul quale far leva per creare tensioni fra Grozny e Mosca ..

to be continued ....

:-o


La PRAVDA scrive a puntate ???
 
produzione industriale a gennaio -2,2%

http://www.ansa.it/sito/notizie/eco...-22_1756e073-fecf-4ba1-93a4-9a506eb49e06.html


FERMI TUTTI, abbiamo problemi piu' importanti:

- matrimonio e adozioni gay
- cittadinanza ai migranti e' un loro diritto!
- hotel e carne di cavallo ai "migranti"
- cure grati per chi vuole diventare trans
- lavoro nel comune di Roma a tempo indeterminato per i ROM
- le sanzioni contro la russia

avanti che si vede la luce
 
Ultima modifica:
produzione industriale a gennaio -2,2%

Cala la produzione industriale a gennaio -2,2% - Economia - ANSA.it


FERMI TUTTI, abbiamo problemi piu' importanti:

- matrimonio e adozioni gay
- cittadinanza ai migranti e' un loro diritto!
- hotel e carne di cavallo ai "migranti"
- cure grati per chi vuole diventare trans
- lavoro nel comune di Roma a tempo indeterminato per i ROM
- le sanzioni contro la russia

avanti che si vede la luce


il problema maggiore è la propagganda

sapresti ad esempio dirmi quante adozioni gay ci sono state in italia?
invece, è normale che si trovi lavoro nel comune di Roma a tempo indeterminato, specie se hai la tessera di un partito
che non ce lo sai ??
Dalle parentopoli in Ama e Atac agli ex fascisti in Campidoflio fino ad arrivare a Carminati, che nega di aver mai incontrato né conosciuto. Tutti i pasticci di Gianni Alemanno
il Fatto Quotidiano, martedì 9 dicembre 2014
 
il problema maggiore è la propagganda


Riforme: sì della Camera con 357 sì e 125 no. Fi spaccata. Il M5S non vota.

il M5S un partito inutile di inutili urlatori di sinistra

omo... omo... bi... bi.. tran... tran... sessuali sessuali sessuali queste parole mi ricordano solo perversione non famiglia :-o
 
Riforme: sì della Camera con 357 sì e 125 no. Fi spaccata. Il M5S non vota.

il M5S un partito inutile di inutili urlatori di sinistra

omo... omo... bi... bi.. tran... tran... sessuali sessuali sessuali queste parole mi ricordano solo perversione non famiglia :-o


sarà...

cmq uno di noi due li difendeva a spada tratta :mumble::mumble:
 
sarà...

cmq uno di noi due li difendeva a spada tratta :mumble::mumble:

non sono un fondamentalista posso cambiare idea
certo meglio se votano m5s che PD/DC/silvio ma rimangono una deriva comunista

Non sui gay ovviamente perche' e' una questione di principio e di cardine della societa'. Se la maggioranza di uno stato vuole questa cosa allora non e' il mio paese, che si fott... e forse gli piace pure ma in questi tempi dove su google se cerchi cane ti vengono fuori cani che fanno sesso con psicotiche o due uomini che si in. ridendo, no grazie questo non e' il mondo che voglio per mio figlio.
 
non sono un fondamentalista posso cambiare idea
certo meglio se votano m5s che PD/DC/silvio ma rimangono una deriva comunista

Non sui gay ovviamente perche' e' una questione di principio e di cardine della societa'. Se la maggioranza di uno stato vuole questa cosa allora non e' il mio paese, che si fott... e forse gli piace pure ma in questi tempi dove su google se cerchi cane ti vengono fuori cani che fanno sesso con psicotiche o due uomini che si in. ridendo, no grazie questo non e' il mondo che voglio per mio figlio.


??? Ma che razza di Google usi ??
 
??? Ma che razza di Google usi ??

disabilita i filtri

comunque non serve google tutto lo schifo si riflette nella società reale

Esperimenti "hot" all'asilo: toccamenti e scambi d'abito per i bambini
„Esperimenti "hot" all'asilo: toccamenti e scambi d'abito per i bambini“

Esperimenti "hot" all'asilo: toccamenti e scambi d'abito per i bambini

piccoli trans vengono indottrinati da piccoli

p.s. mi è capitato di lasciare mio figlio (tre anni a quei tempi) con il figlio di una amica (9 anni)ebbene dopo gli ho sgamati a vedere porno piuttosto estremo, certo mio figlio non capiva nulla ma quell'altro ora è gay

e poi vi lamentate del cesso di società che avete voluto
 
Ultima modifica:
La crisi della Grecia si spiega anche col crollo del Baltic Dry Index, ecco perché


Giuseppe Timpone
Aggiornato il 10 Marzo 2015, ore 15:44





Il crollo del Baltic Dry Index contribuisce a spiegare il deficit commerciale della Grecia, nonostante il crollo dei consumi interni e delle importazioni.


Crisi della Grecia Leggi gli altri articoli


Dal 2008 ad oggi, il pil della Grecia è crollato del 25% in termini reali, scendendo a meno dei 200 miliardi di euro attuali. La domanda interna è precipitata, ma anche le importazioni sono diminuite per effetto del minore reddito disponibile delle famiglie. Tuttavia, ciò non è bastato a portare in attivo la bilancia commerciale di Atene, il cui saldo resta in deficit.
Ciò significa che la Grecia continua ad esportare meno di quanto importa dall'estero, nonostante il recupero di produttività, il taglio dei salari pubblici e la caduta di quelli del settore privato.

Ma perché?
Nel 2008, prima che scoppiasse la potente crisi del debito sovrano, la Grecia registrava un deficit commerciale del 16,5% del pil. In sostanza, già 7 anni fa, quando pure le cose andavano bene per i greci, la loro economia esportava beni e servizi per una quarantina di miliardi in meno rispetto alle importazioni.
Dopo il crollo dell'export nel 2009 (fenomeno comune alle altre economie dell'Eurozona), la ripresa c'è stata, ma meno vigorosa della dinamica delle importazioni. Uno dei fattori maggiormente critici è rappresentato certamente dal settore navale, che per la Grecia è sempre stato storicamente centrale nell'economia nazionale. Ebbene, le esportazioni di merci e servizi, per lo più via mare, valevano 19 miliardi nel 2008, mentre nel 2013 era sceso a 12 miliardi.
E si pensi che parliamo di un settore sfuggito alla mannaia fiscale di questi anni dello stato greco, essendogli riservata dalla Costituzione l'esenzione dalle tasse.



Per capire come mai non si sia registrata alcuna ripresa, basti dare una veloce lettura al grafico del Baltic Dry Index(BDI), un indicatore che sintetizza i costi di trasporto delle merci via navi, sceso dai quasi 1.200 punti del 2008 ai 568 del 9 marzo, un tracollo che non si spiega con la semplice riduzione dei costi, dato che l'indice è tornato ai livelli del 1986, quando il prezzo del petrolio scese fino a oltre 5 volte in meno dei livelli attuali. Il crollo del BDI riflette grosso modo la caduta del commercio mondiale di questi anni, quindi, anche dell'unico settore in cui la Grecia vantava un discreto successo, quello del trasporto navale, che potrebbe presto fare i conti anche con la volontà del governo Tsipras di estendere la tassazione anche ad esso.
 
Volano gli Stracci fra Germania e Grecia: Confisca dei Beni in Grecia per i Tedeschi (per danni di guerra)

Di FunnyKing , il 11 marzo 2015 - 3 commenti
- See more at: Volano gli Stracci fra Germania e Grecia: Confisca dei Beni in Grecia per i Tedeschi (per danni di guerra) - Rischio Calcolato

Volano gli stracci.
Non si può dire che Tsipras non stia lottando per la Grecia, con quali risultati sarà tutto da vedere. Sta di fatto che la questione dei danni di guerra che la Germania dovrebbe alla Grecia entra in una prima fase operativa.
Partiamo con la notizia da Asknews
Grecia minaccia confisca beni Germania se non paga danni guerra
Atene, 11 mar. (askanews) – Atene minaccia di procedere alla confisca di vari beni di proprietà della Germania, se Berlino non verserà gli indennizzi stabiliti dalla giustizia greca a favore dei parenti delle 218 vittime di atrocità di guerra commesse dai nazisti nel paese di Distomo, nel giugno del 1944. “La legge stabilisce che spetta al ministro della Giustizia ordinare l’attuazione delle disposizioni della Corte suprema. Sono pronto a procedere”, ha avvertito il ministro della giustizia Nikos Paraskevopoulos all’emittente greca Antenna Tv.
L’alta Corte ellenica ha stabilito che a titolo di compensazione per i parenti delle vittime, si può procedere al sequestro di immobili e beni appartenenti alla scuola di archeologia della Germania e al Goethe Institute. Precedentemente il ministro greco aveva aggiunto che la sua decisione sarebbe dipesa anche dall’evolversi delle trattative tra Grecia e Germania sulle compensazione per i danni di guerra.
Quello dei danni di guerra è un tema su cui Atene è tornata alla carica suscitando una netta chiusura da parte dei tedeschi. La diatriba sembra funzionale alle trattative che in parallelo si svolgono sui nuovi aiuti alla Grecia. Ma se possibile le posizioni sono ancora più distanti. Un gruppo di lavoro creato dalla Grecia nel 2013 – ben prima quindi che arrivasse il governo targato Syriza guidato da Alexis Tsipras – aveva stimato il totale dei danni da risarcire in ben 162 miliardi di euro, tenendo conto delle rivalutazioni rispetto all’epoca dei fatti. Berlino per parte sua ha replicato che la questione era stata regolata e chiusa con il pagamento di 115 milioni di marchi nel 1960, nell’ambito di un accordo con diversi Paesi Ue. (fonte Afp)
Intanto la Germania dovrà pagare 218 vittime di atrocità durante la guerra altrimenti si procederà alla confisca di alcuni beni di istituzioni tedesche su terra greca.
Ma questo evidentemente è solo l’antipasto.
Poi ballano 162 miliardi di euro in altre pretese della Grecia verso la Germania, ovvero presunti danni di guerra che oggi la Grecia reclamerebbe (un pochino tardi?) verso la Germania.
E’ evidente che si tratta di pretesti, utili a fini di propaganda interna non saprei se altrettanto utili per un eventuale trattativa con la Germania.
Il problema è che la Grecia ha una mano di carte debolissima in questa partita, e la mossa dei debiti di guerra sa molto di disperazione.
p.s. ehm…. ad essere pignoli anche l’Italia ha fatto qualche danno di guerra in Grecia. Vuoi vedere che verranno a battere cassa pure da noi?


http://www.rischiocalcolato.it/2015...per-danni-di-guerra.html#sthash.ZGtVOtzW.dpuf
 

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