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Il disturbo è normalmente diagnosticato sulla base di un'attenta anamnesi e di un esame obiettivo. Quest'ultimo dovrebbe essere particolarmente focalizzato sulla ricerca di lesioni compatibili con una malattia sessualmente trasmissibile. Nei pazienti di sesso maschile riveste particolare importanza l'esame rettale che viene eseguito per valutare le dimensioni e la consistenza della prostata, nonché il tono rettale. Nelle donne l'esame pelvico deve essere orientato alla ricerca di segni indicativi di vaginite o altre infezioni dei genitali esterni e di un possibile cistocele. Per la ricerca delle cause è fondamentale l'esecuzione di un esame urine completo. Se si sospetta un'infezione delle vie urinarie (la causa più comune di minzione frequente e imperiosa), può essere necessario raccogliere sterilmente un campione d'urine per eseguire un'urinocoltura alla ricerca di eventuali germi responsabili. A seconda della sospetta causa possono essere eseguiti diversi esami di secondo livello, fra cui la cistoscopia, l'esame urodinamico e l'uretrografia.[5][6] Nei pazienti maschi, specie se di età avanzata, può essere necessario eseguire la determinazione dell'antigene prostatico specifico, l'ecografia prostatica transrettale e la biopsia prostatica.