COVID-19 pensieri e fatti sull'evolversi dell'emergenza

Stato
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si, da domani è città chiusa, si entra solo se si è residenti, un problema per la gente di BKK che ha la casa qua, un po come i milanesi che vogliono fare la quarantena al mare. Per me meglio così, meno gente c'è e meglio si sta e pure più in sicurezza
Mi pare che li vivesse un altro utente di lunga data del forum, Gaudente. Ogni tanto ancora scrive.
 
Per epicurei romani segnalo consegne a domicilio da:
La tradizione via Cipro ,migliore gastronomia di Roma
Meglio fresco via Pompeo Neri ,pescheria notevole
Al settimo gelo via Vodice gelateria artigianale
 
i tempi in cui si taceva sulle cifre delle epidemie per non allarmare la popolazione sono passati; ora, per allarmare il popolo, un via vai di alti burocrati imperversa nei media elencando i morti, di solito quelli che non conosci.
La sostanza in fondo è la stessa, la manipolazione. Un tempo serviva una popolazione attiva o ne serve una passiva.
Penso che l'orizzonte politico collimi con una veduta totalitaria del sistema che del resto è la stessa del capitalismo.
Avremo quindi forse un qualcosa di più coerente tra politica e economia, anni nuovi ci attendono, più duri, meno liberi, più marci e difficili, di una spietatezza che nemmeno Huxley o Bentham o Orwel potrebbero sostenere.
 
i tempi in cui si taceva sulle cifre delle epidemie per non allarmare la popolazione sono passati; ora, per allarmare il popolo, un via vai di alti burocrati imperversa nei media elencando i morti, di solito quelli che non conosci.
La sostanza in fondo è la stessa, la manipolazione. Un tempo serviva una popolazione attiva o ne serve una passiva.
Penso che l'orizzonte politico collimi con una veduta totalitaria del sistema che del resto è la stessa del capitalismo.
Avremo quindi forse un qualcosa di più coerente tra politica e economia, anni nuovi ci attendono, più duri, meno liberi, più marci e difficili, di una spietatezza che nemmeno Huxley o Bentham o Orwel potrebbero sostenere.
hai un'idea su cosa ne farà "qualcuno" di questa popolazione passiva?
e chi saranno quei "qualcuno"?
il fatto che ci sia una sterzata totalitarista implica uno scopo e uno che attivi il processo
 
hai un'idea su cosa ne farà "qualcuno" di questa popolazione passiva?
e chi saranno quei "qualcuno"?
il fatto che ci sia una sterzata totalitarista implica uno scopo e uno che attivi il processo

"qualcuno" non ha un nome o un volto, è la latenza del potere che si manifesta tramite le organizzazioni burocratiche e i suoi rappresentanti; se avesse un volto o ci fossero dei nomi la capacità del potere di incidere sarebbe minore, in quanto identificabile e manifesto. Del resto se questo potere ha ambiti territoriali in cui incide più direttamente, da questi ambiti spesso non ne è l'espressione. Confindustria, se vuoi un nome un po' meno vago, ha i limiti doppi o tripli delle grandi corporazioni che rappresenta, i cui interessi vanno però oltre i confini del bel paese.
Credi voglia dire che confindustria detta le regole dell'azione governativa? Ovvio. E non solo confindustria, la cosiddetta alta borghesia avrà perduto pure il nome per identificarla, ma sempre dagli stessi è composta: burocrazia statale, associazioni di categoria, banchieri, giornali.....e poichè lo stato, che in sostanza è legge e coercizione messi insieme in uno struttura organizzativa, è l'espressione del modo di vedere le cose di questi grandi gruppi di pressione, torniamo sempre allo stesso punto, cambiando semmai la causale che fa partire il rimescolamento.
non farei però un trattato di sociologia o di politica, anche se interessante qui la gente cerca sempre il profitto e come fai? hai visto in che mondo di vecchi siamo, che possibilità di crescita abbiamo? che consumo possiamo garantire alle locuste del profitto? da 30 anni si macina sempre dalla parte dei costi di produzione e così si farà ancora, raseranno ancora il mercato del lavoro, la disoccupazione che si creerà verrà usata per altre forme di sfruttamento, i pesci piccoli, artigiani, piccoli imprenditori, che perderanno il loro mercato verranno subito rimpiazzati, eccetera, insomma non a caso sono partiti con altri travasi di liquidità, condoni camuffati, sgravi ed altro
il totalitarismo implica controllo, e maggiore il controllo più prevedibili diventano i disegni di quel potere messo anche esso alle spalle al muro proprio per mancanza di grandi spazi di crescita
 
Un giorno qualcuno darà delle risposte?



Un lombardo ha almeno 52 volte più probabilità di morire di Covid di un tedesco. Perché?
La mortalità da Covid, al 5 aprile, è in Lombardia di 89 decessi ogni 100.000 abitanti, in Germania i decessi hanno invece una incidenza di solo 1,7 decessi ogni 100mila abitanti. Ma pure rispetto ad altre realtà internazionali i dati lombardi appaiono fuori linea, come lo sono anche nel confronto con la stessa media italiana che segna un rapporto di mortalità calcolato sulla popolazione (Lombardia esclusa) dell'8,9 ogni 100mila abitanti
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06 APR - La mortalità è l’outcome principe naturale di come la sanità tuteli e curi la salute collettiva, con il suo tradizionale percorso di “prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione”. Pensate se in un Paese o in una Regione per cancro o per malattie cardiovascolari si morisse decine di volte più che in altre aree geografiche? Ebbene accade per Covid in Lombardia, a NYC o Madrid e in altre aree avanzate del mondo.

La mortalità da Covid, al 5 aprile, è in Lombardia di 89 decessi x 100.000 abitanti, Madrid 75,4; NYC 26,2; nel resto d’Italia 13,9; Fr. 11,3; Uk 7,4; Germ. 1,7 (vedi tabella).
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Con nelle aree più rosse anche molti più decessi di quelli ufficiali, come dichiarato dalle stesse Istituzioni
In sintesi: ad oggi un abitante della Lombardia ha almeno 52 volte più probabilità di morire di Covid di un tedesco. Un Madrileno 44, un Newyorkese 15, la stessa di un Italiano in altre Regioni.

Eppure ci sono ospedali in Lombardia, come a Madrid o a New York, e i loro operatori, che sono il massimo dell’eccellenza, della competenza, organizzazione e tecnologia.

Quindi come si spiega tanta mortalità? C’è un bias nell’attribuzione delle cause di morte, la primigenia questione del decesso “per Covid” o “con Covid”? Può darsi avvenga tra Paesi diversi, meno tra le nostre Regioni, dove eppure la mortalità tra esse differisce di molto (89 vs 13,9)

Ma la mortalità record in Lombardia non si allinea con la sua morbilità, in cui i casi x 100.000 abitanti, sono più elevati a NYC e Madrid dove la mortalità è inferiore: in Lombardia ci si ammala di meno che a NYC o Madrid ma si muore di più.

È la morbilità lombarda errata perché i contagiati reali sono molti di più di quelli ufficiali (test effettuati)? Probabile. Per avere il dato OCSE di letalità (decessi su contagiati), il 6%, essendo in Lombardia il 17,6%, i contagiati reali in Lombardia dovrebbero essere il triplo di quelli ufficiali, il doppio del resto d’Italia (8,9%), 12 volte quelli della Germania (1,5%).

Il problema in Lombardia, notoriamente, è stato proprio il numero record di contagiati tutti insieme in pochi giorni, un improvviso travolgente tsunami che ha sovraccaricato oltre il limite ospedali e rianimazioni, inficiandone incolpevolmente l’efficacia e aumentando i tassi di letalità e mortalità. In altre parole, la quantità ha inficiato la qualità della risposta.

Lo tsunami non è stato frenato per la mancanza di presidi territoriali a fare da filtro, portando al massivo ricorso ai pronto soccorso che, insieme alle conseguenti degenze, ha trasformato gli ospedali, in particolare quelli piccoli e medio piccoli (anomalia italiana finora poco analizzata ma forse rilevante in merito) paradossalmente in micidiali vettori di diffusione, portando l’R0, l’indice di riproduzione, in doppia cifra. Il SSN che anziché limitarne la diffusione l’ha amplificata.

La pandemia andava invece combattuta prima di arrivare a intasare ospedali e rianimazioni in una battaglia al limite dell’impossibile, agendo sul territorio in prevenzione. Naturalmente è facile disquisire col senno di poi.

Il punto è che oggi i più avanzati sistemi sanitari sono basati sull'archetipo del modello di assistenza focalizzato su cure ospedaliere e acute ("Patient Centered"), invece nell’algoritmo prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione serve rivedere i rispettivi pesi specifici, con più prevenzione e territorio (il modello "Community Centered") su cui pianificare, disegnare e gestire la sanità in modo integrato.

Perché alla fine della guerra, quando ognuno conterà definitivamente i propri morti, qualcuno ne avrà da piangere molti di più. E avrà il diritto di saperne il perché.

Prof. Fabrizio Gianfrate
Economia Sanitaria
 
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