Val
Torniamo alla LIRA
Le spettacolari azioni terroristiche contro obiettivi occidentali piacciono a entrambi i gruppi, perché sono potenti strumenti di reclutamento nei circoli jihadisti.
Ma lo Stato islamico ha anche un altro motivo per organizzarli: porre fine agli attacchi che sta subendo da parte degli occidentali.
Oggi il gruppo controlla un territorio che ha dei confini, un esercito e un’economia più o meno funzionante.
Non vuole che le forze occidentali interferiscano con i suoi tentativi di consolidare ed espandere questo stato, e spera che gli attacchi terroristici contro l’occidente possano spingerle a ritirarsi.
La Francia è un obiettivo primario, perché fa parte della coalizione occidentale che sta bombardando lo Stato islamico e perché è relativamente facile reclutare dei terroristi all’interno di una comunità musulmana numerosa, povera ed emarginata come quella francese.
Anche la Russia è diventata un bersaglio prioritario da quando i suoi aerei hanno cominciato a bombardare i jihadisti in Siria, e il recente abbattimento di un aereo di linea russo nel Sinai potrebbe essere dovuto a una bomba piazzata dai terroristi dello Stato islamico.
In futuro ci aspettano quindi attentati terroristici dove lo Stato islamico (e, in misura minore, Al Qaeda) riuscirà a trovare dei volontari disposti a compierli.
I paesi occidentali che hanno comunità musulmane più piccole e meglio integrate sono meno vulnerabili della Francia, ma rappresentano comunque dei bersagli.
Gwynne Dyer
(Traduzione di Federico Ferrone)
Ma lo Stato islamico ha anche un altro motivo per organizzarli: porre fine agli attacchi che sta subendo da parte degli occidentali.
Oggi il gruppo controlla un territorio che ha dei confini, un esercito e un’economia più o meno funzionante.
Non vuole che le forze occidentali interferiscano con i suoi tentativi di consolidare ed espandere questo stato, e spera che gli attacchi terroristici contro l’occidente possano spingerle a ritirarsi.
La Francia è un obiettivo primario, perché fa parte della coalizione occidentale che sta bombardando lo Stato islamico e perché è relativamente facile reclutare dei terroristi all’interno di una comunità musulmana numerosa, povera ed emarginata come quella francese.
Anche la Russia è diventata un bersaglio prioritario da quando i suoi aerei hanno cominciato a bombardare i jihadisti in Siria, e il recente abbattimento di un aereo di linea russo nel Sinai potrebbe essere dovuto a una bomba piazzata dai terroristi dello Stato islamico.
In futuro ci aspettano quindi attentati terroristici dove lo Stato islamico (e, in misura minore, Al Qaeda) riuscirà a trovare dei volontari disposti a compierli.
I paesi occidentali che hanno comunità musulmane più piccole e meglio integrate sono meno vulnerabili della Francia, ma rappresentano comunque dei bersagli.
Gwynne Dyer
(Traduzione di Federico Ferrone)