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Svizzera supera Usa come economia più competitiva. Italia 48esima
Martedì 8 settembre 2009 ore 10:20
di Sven Egenter
GINEVRA (Reuters) - La Svizzera è diventata l'economia più concorrenziale del mondo al posto degli Stati Uniti, colpiti dal crollo del sistema bancario.
Secondo quanto rivela il rapporto sulla competitività mondiale 2009/2010 del World Economic Forum (Wef), le economie più dipendenti dai servizi finanziari come gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e l'Islanda hanno perso di più in questa crisi.
L'Italia scivola di una posizione rispetto allo scorso anno, al 48esimo posto, con una performance più o meno stabile (era al 46 nel 2007-08).
Gli Stati Uniti, la più grande economia del mondo, sono scivolati al secondo posto per la prima volta da quando la classifica nella sua forma attuale è stata elaborata nel 2004.
"Ci aspettavamo da tempo che potesse perdere il primo posto. Ci sono una serie di squilibri che si sono aggiunti", ha detto Jennifer Blanke, capo del Global Competitiveness Network del Wef.
"Ci sono problemi sul mercato finanziario di cui prima non eravamo a conoscenza. Questi paesi (come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna) sono penalizzati ora", ha aggiunto.
Anche la fiducia nelle banche svizzere è calata. Ma nella valutazione della stabilità delle banche, la Svizzera è ancora al 44esimo posto. Le banche Usa sono calate al 108 - giusto dopo la Tanzania - e le banche britanniche al 126esimo posto della classifica, dominata dalle banche canadesi.
Il Wef basa la sua valutazione su una serie di fattori strategici come dati economici, crescita, salute e numero di Internauti.
Lo studio include anche un sondaggio tra business leader, valutando ad esempio l'efficienza del governo o la flessibilità del mercato del lavoro.
L'Italia presenta la performance peggiore nell'efficienza del mercato del lavoro, dove è 117esima.
Il Wef ha elogiato la Svizzera per la sua capacità di innovare, la sofisticata cultura economica, l'efficienza dei servizi pubblici, le eccellenti infrastrutture e il buon funzionamento dei mercati.
L'economia svizzera è caduta in recessione lo scorso anno e il governo ha dovuto salvare Ubs, la più grande banca svizzera. Ma la sua economia sta reggendo meglio di altre e gran parte delle banche sono state poco toccate dalla crisi, che invece negli Usa ha spinto altre alla bancarotta.
Il Wef ha detto che l'economia Usa è ancora estremamente produttiva ma un numero di sempre maggiori debolezze giocano a sfavore.
Vi sono sempre più timori sulla capacità del governo di mantenere la distanza dal settore privato e dubbi sulla qualità degli standard di revisione e trasparenza delle società.
I principali mercati emergenti come Brasile, India e Cina hanno migliorato la loro competitività nonostante la crisi.
Ma la Russia ha visto uno dei suoi più ripidi cali tra i 133 paesi analizzati, scivolando dal 12 al 63esimo posto, tra le preoccupazioni per l'efficienza del governo e l'indipendenza del sistema giudiziario.
Dopo anni di rapido miglioramento, che l'hanno portata al 29esimo posto, la Cina è ora alle prese con difficoltà in aree come i mercati finanziari, l'aggiornamento tecnologico e l'istruzione, non potendo più contare sul lavoro a buon mercato per generare crescita.
L'India, 49esima nella classifica, è meglio posizionata in campi complessi come l'innovazione, ma deve ancora mettersi al passo su salute e infrastrutture, aggiunge il Wef.
Il Brasile è balzato di otto posizioni al 56esimo posto, sostenuto dalle misure per migliorare la sostenibilità finanziaria e liberalizzare e aprire l'economia.
Tra le top ten, Singapore è salita al terzo posto dal quinto, cambiando di posizione con la Danimarca, che segue la Svezia, La Finlandia è sesta e la Germania settima mentre Giappone e Canada hanno superato l'Olanda.
Nello studio, i paesi africani Zimbabwe e Burundi sono indicati come le economie meno competitive del mondo.
Il rapporto integrale è disponibile sul sito www.weforum.org/gcr
Martedì 8 settembre 2009 ore 10:20
di Sven Egenter
GINEVRA (Reuters) - La Svizzera è diventata l'economia più concorrenziale del mondo al posto degli Stati Uniti, colpiti dal crollo del sistema bancario.
Secondo quanto rivela il rapporto sulla competitività mondiale 2009/2010 del World Economic Forum (Wef), le economie più dipendenti dai servizi finanziari come gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e l'Islanda hanno perso di più in questa crisi.
L'Italia scivola di una posizione rispetto allo scorso anno, al 48esimo posto, con una performance più o meno stabile (era al 46 nel 2007-08).
Gli Stati Uniti, la più grande economia del mondo, sono scivolati al secondo posto per la prima volta da quando la classifica nella sua forma attuale è stata elaborata nel 2004.
"Ci aspettavamo da tempo che potesse perdere il primo posto. Ci sono una serie di squilibri che si sono aggiunti", ha detto Jennifer Blanke, capo del Global Competitiveness Network del Wef.
"Ci sono problemi sul mercato finanziario di cui prima non eravamo a conoscenza. Questi paesi (come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna) sono penalizzati ora", ha aggiunto.
Anche la fiducia nelle banche svizzere è calata. Ma nella valutazione della stabilità delle banche, la Svizzera è ancora al 44esimo posto. Le banche Usa sono calate al 108 - giusto dopo la Tanzania - e le banche britanniche al 126esimo posto della classifica, dominata dalle banche canadesi.
Il Wef basa la sua valutazione su una serie di fattori strategici come dati economici, crescita, salute e numero di Internauti.
Lo studio include anche un sondaggio tra business leader, valutando ad esempio l'efficienza del governo o la flessibilità del mercato del lavoro.
L'Italia presenta la performance peggiore nell'efficienza del mercato del lavoro, dove è 117esima.
Il Wef ha elogiato la Svizzera per la sua capacità di innovare, la sofisticata cultura economica, l'efficienza dei servizi pubblici, le eccellenti infrastrutture e il buon funzionamento dei mercati.
L'economia svizzera è caduta in recessione lo scorso anno e il governo ha dovuto salvare Ubs, la più grande banca svizzera. Ma la sua economia sta reggendo meglio di altre e gran parte delle banche sono state poco toccate dalla crisi, che invece negli Usa ha spinto altre alla bancarotta.
Il Wef ha detto che l'economia Usa è ancora estremamente produttiva ma un numero di sempre maggiori debolezze giocano a sfavore.
Vi sono sempre più timori sulla capacità del governo di mantenere la distanza dal settore privato e dubbi sulla qualità degli standard di revisione e trasparenza delle società.
I principali mercati emergenti come Brasile, India e Cina hanno migliorato la loro competitività nonostante la crisi.
Ma la Russia ha visto uno dei suoi più ripidi cali tra i 133 paesi analizzati, scivolando dal 12 al 63esimo posto, tra le preoccupazioni per l'efficienza del governo e l'indipendenza del sistema giudiziario.
Dopo anni di rapido miglioramento, che l'hanno portata al 29esimo posto, la Cina è ora alle prese con difficoltà in aree come i mercati finanziari, l'aggiornamento tecnologico e l'istruzione, non potendo più contare sul lavoro a buon mercato per generare crescita.
L'India, 49esima nella classifica, è meglio posizionata in campi complessi come l'innovazione, ma deve ancora mettersi al passo su salute e infrastrutture, aggiunge il Wef.
Il Brasile è balzato di otto posizioni al 56esimo posto, sostenuto dalle misure per migliorare la sostenibilità finanziaria e liberalizzare e aprire l'economia.
Tra le top ten, Singapore è salita al terzo posto dal quinto, cambiando di posizione con la Danimarca, che segue la Svezia, La Finlandia è sesta e la Germania settima mentre Giappone e Canada hanno superato l'Olanda.
Nello studio, i paesi africani Zimbabwe e Burundi sono indicati come le economie meno competitive del mondo.
Il rapporto integrale è disponibile sul sito www.weforum.org/gcr