Macroeconomia Crisi finanziaria e sviluppi (1 Viewer)

paologorgo

Chapter 11
Investment grade corporate bonds have generally moved alongside the stock market throughout the bull market. In recent days, however, investment grade corporates have moved lower even as stocks have risen. Below is a chart of the iShares iBoxx Investment Grade Corporate Bond Fund ETF (LQD) since the March lows. As shown, the ETF had been in a tight uptrend for months until just last week when it broke below its 50-day moving average. With the uptrend now broken, it will be interesting to see what, if any, impact this has on equity markets.
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Investment Grade Corporate Bond ETF Breaks Down -- Seeking Alpha
 

slowdown

Forumer storico
Olanda, banca centrale prende controllo di Dsb Bank

lunedì 12 ottobre 2009 14:42

AMSTERDAM, 12 ottobre (Reuters) - Giornata travagliata nel panorama finanziario olandese con la banca centrale costretta a prendere sotto il suo diretto controllo Dsb Bank dopo i falliti tentativi di mantenerla in vita attraverso un consorzio di cinque grandi banche. I clienti della banca si trovano così tagliati fuori dai propri conti e dovranno aspettare tre mesi prima di riaverli indietro grazie al programma statale di garanzia sui depositi fino a 100.000 euro.
A dare la notizia è stata la stessa banca centrale, rivelando di aver ricevuto la nomina di amministratore di Dsb, una banca privata che, nonostante asset per soli 8 miliardi di euro e dimensioni relativamente piccole, è un istituto di prestito ben noto nel paese.
Il tentativo di salvarla con il consozio di Ing , Sns Reaal , Rabobank , la nazionalizzata Abn Amro e Fortis Bank Nederland è fallito a causa delle preoccupazioni sulle perdite legate ai prestiti e sui potenziali reclami.
I timori avvolgono in queste ore sia le altre banche, che hanno in parte garantito i depositi di Dsb, sia i clienti. Coloro che hanno infatti un mutuo con la banca hanno saputo che i loro risparmi non verranno restituiti, ma verranno utilizzati per bilanciare il debito.
Dsb, nata nel 1975, ha una quota di mercato dello 0,5% per i mutui e del 15% per i prestiti ai consumatori. Il suo proprietario e fondatore Dirk Scheringa è anche il proprietario della squadra di calcio olandese AZ Alkmaar. Dall'anno scorso il governo dell'Olanda ha già stanziato oltre 30 miliardi di euro al settore bancario, nazionalizzando le attività locali di Fortis e iniettando fondi in Ing, Sns e nell'assicuratore Aegon
 
Olanda, banca centrale prende controllo di Dsb Bank

lunedì 12 ottobre 2009 14:42

AMSTERDAM, 12 ottobre (Reuters) - Giornata travagliata nel panorama finanziario olandese con la banca centrale costretta a prendere sotto il suo diretto controllo Dsb Bank dopo i falliti tentativi di mantenerla in vita attraverso un consorzio di cinque grandi banche. I clienti della banca si trovano così tagliati fuori dai propri conti e dovranno aspettare tre mesi prima di riaverli indietro grazie al programma statale di garanzia sui depositi fino a 100.000 euro.
A dare la notizia è stata la stessa banca centrale, rivelando di aver ricevuto la nomina di amministratore di Dsb, una banca privata che, nonostante asset per soli 8 miliardi di euro e dimensioni relativamente piccole, è un istituto di prestito ben noto nel paese.
Il tentativo di salvarla con il consozio di Ing , Sns Reaal , Rabobank , la nazionalizzata Abn Amro e Fortis Bank Nederland è fallito a causa delle preoccupazioni sulle perdite legate ai prestiti e sui potenziali reclami.
I timori avvolgono in queste ore sia le altre banche, che hanno in parte garantito i depositi di Dsb, sia i clienti. Coloro che hanno infatti un mutuo con la banca hanno saputo che i loro risparmi non verranno restituiti, ma verranno utilizzati per bilanciare il debito.
Dsb, nata nel 1975, ha una quota di mercato dello 0,5% per i mutui e del 15% per i prestiti ai consumatori. Il suo proprietario e fondatore Dirk Scheringa è anche il proprietario della squadra di calcio olandese AZ Alkmaar. Dall'anno scorso il governo dell'Olanda ha già stanziato oltre 30 miliardi di euro al settore bancario, nazionalizzando le attività locali di Fortis e iniettando fondi in Ing, Sns e nell'assicuratore Aegon

diffido da 3 anni e evito investimenti su banche solo unicredit a breve faccio
 

stockuccio

Guest
in aggiunta ai miei post 1771 e 1773 ... dopo il rinvio chiesto dalla FED contro la giudichessa, il mitico Ron Paul con altri chiede venga subordinata la rinomina di bernacca al rispondere al semplice quesito ... 'chi ha preso 1200 miliardi di dollari ?' :D:D
Grayson-Paul Letter Requesting a Postponement in the Confirmation Hearings of Fed Chairman Bernanke


Congressmen Ron Paul and Alan Grayson have sent a letter to Senator Chris Dodd, Chairman of the Senate Banking, Housing and Urban Affairs Committee, requesting that the confirmation hearings for Ben Bernanke, for a second term in office as Federal Reserve Bank chairman, be delayed until Bernanke provides certain information regarding Federal Reserve activities. The letter is instructive as a tool in understanding some of the information the Federal Reserve is not currently providing with regard to its operations. The letter, via WSJ, is here.
 

tommy271

Forumer storico
evitarle TUTTE ???:D:D

io lo trovo "etico"
ed in questo seguo stockuccio

Purtroppo il sistema poggia sulle banche. Bisogna sceglierle turandosi il naso.
Proporrei di abolire il denaro ... anche se la mia proposta non è nuova :lol:. Nel sud-est asiatico qualche "esperimento" è stato fatto ma con risultati un pò deleteri ... :down:
 

stockuccio

Guest
news dal sito Rivista VALORI - Il mensile di Economia Sociale e Finanza etica ....


Usa, nel congresso si fa strada un’altra svolta: tassare le transazioni finanziarie - 13/10/2009

La crisi globale sta cambiando sempre di più la “geografia finanziaria” del Pianeta. Non solo in termini prettamente economici: anche politici. Da mesi ormai Paesi che per decenni hanno tollerato (se non addirittura incoraggiato) i paradisi fiscali si stanno muovendo in una lotta senza precedenti all’evasione fiscale. Nazioni che storicamente hanno puntato su economie basata soprattutto sull’apporto del settore privato si scoprono d’improvviso stataliste e dirigiste. E ora, nella culla della finanza mondiale, Wall Street, si fa strada un’ipotesi impensabile fino a qualche tempo fa: introdurre una tassazione sulle transazioni finanziarie.
Con il budget federale in profondo rosso, i legislatori americani (in particolare quelli di sponda democratica) hanno infatti adocchiato le ingenti somme che deriverebbero da un’imposta del genere. I sindacati statunitensi, in particolare l’AFL-CIO, hanno proposto per primi di imporre una tassa ad hoc sulle transazioni. E l’ipotesi sta facendo breccia anche in parlamento. Secondo i legislatori che appoggiano l’iniziativa, un’operazione simile potrebbe garantire la copertura dei costi dei controlli sul sistema finanziario, che saranno aumentati considerevolmente nel prossimo futuro.
L’Economic Policy Insitute, organismo storicamente schierato a sinistra, ha spiegato che un’imposizione del genere potrebbe garantire un flusso di entrate fiscali compreso tra 100 e 150 miliardi di dollari all’anno. Si tratterebbe di un fee pari allo 0,1-0,25% del valore di ciascuna transazione. Le uniche ad essere esentate sarebbero quelle effettuate tramite carta di credito, al fine di preservare i consumatori. Le entrate - riferisce il Wall Street Journal - sarebbe utilizzate dapprima per pagare gli aiuti di Stato, quindi per incentivi al settore pubblico e a quello privato.
Va registrata l’opposizione del portavoce del gruppo repubblicano al congresso, John Boehner, che ha criticato l’idea, bollandola come capace di «erodere i risparmi delle famiglie e portare ancora i capitali lontani dagli Stati Uniti».



Stati Uniti: c’è un buco profondo 1,4 trilioni - 08/10/2009

Le spese effettuate dal Governo degli Stati Uniti nell’anno fiscale appena concluso (30 settembre) eccedono le entrate di 1.400 miliardi di dollari segnando così il peggior dato dal 1946 a oggi. I dati, resi noti dall’ufficio del bilancio del Congresso, non sono ancora ufficiali (si attende la conferma e l’eventuale correzione da parte del Tesoro) ma appaiono già di per sé inquietanti. Nel 2008 il rosso era stato di 459 miliardi, quasi un trilione di meno. Il deficit, che compensa il 9,9% del Pil, risulterebbe comunque inferiore alle previsioni rese note nell’agosto scorso (1.580 miliardi) quando, però, il calcolo dei costi del salvataggio delle agenzie Fannie Mae e Freddie Mac era stato sovrastimato.
A scavare un profondo buco di bilancio, ricorda l’agenzia Reuters, ci sono ovviamente gli interventi di sostegno alle banche e la spesa destinata a finanziare le politiche anticicliche ma anche, inevitabilmente, la contrazione del gettito fiscale prodotta dalla recessione. L’ammontare delle tasse pagate dai contribuenti americani si è attestato sui 2.100 miliardi segnando una riduzione del 16,6% rispetto all’anno passato. Le uscite sono aumentate del 17,8% (3.500 miliardi), la spesa per i sussidi di disoccupazione è più che raddoppiata (120 miliardi). Unica vera nota positiva è il forte calo degli interessi sul debito pubblico, diminuiti del 23%.




Bank of America cede: Cuomo ottiene i documenti sull’acquisizione di Merrill - 13/10/2009

Bank of America ha accettato di trasferire al procuratore generale di New York, Andrew Cuomo, la documentazione relativa all’acquisizione di Merrill Lynch & Co. A riferirlo sono, questa mattina, alcuni organi di stampa americani, che citano fonti vicine alla più grande banca americana in termini di raccolta di depositi.
Meno di un mese fa, il magistrato, vista la reticenza del board dell’istituto di credito a fornire in particolare i documenti relativi alle consulenze legali che furono effettuate all’epoca della transazione, aveva emesso cinque mandati comparizione. Ad essere chiamati a testimoniare sono stati un attuale e quattro ex membri del board di BofA. Ora, invece, arriva da parte della banca un approccio più conciliatorio, con il quale l’istituto spera di alleggerire la pressione della magistratura statunitense.
I dirigenti hanno votato l’autorizzazione a fornire le informazioni richieste dalla procura newyorkese venerdì scorso - riferisce il Wall Street Journal - e ora potrebbe tentare di risolvere anche la questione legata ad un’altra inchiesta, avviata dalla Securities and Exchange Commission. Quest’ultima si è concentrata, in particolare sul fatto che nel novembre 2008 Bank of America distribuì alcuni prospetti ai suoi investitori in cui si sosteneva che Merrill non avrebbe distribuito bonus, cosa che invece avvenne puntualmente dopo la fusione. Alcuni documenti interni tenuti nascosti agli azionisti ma emersi di recente, dimostrano come BofA avesse dato invece in anticipo il nulla osta all’erogazione dei bonus.
 

mostromarino

Guest
Purtroppo il sistema poggia sulle banche. Bisogna sceglierle turandosi il naso.
Proporrei di abolire il denaro ... anche se la mia proposta non è nuova :lol:. Nel sud-est asiatico qualche "esperimento" è stato fatto ma con risultati un pò deleteri ... :down:

stiamo parlando di azioni e obbligazioni,non di "funzione"

io sono un pirla,ma non me ne frega nulla

di banche ne avevo proprio poche,solo obbligaz.
mollate ..e stato un mese a guardare
e mi giravan le balle reinvestire su banche perchè le salvava un governo

pecunia olet ??? FORSE,ma lo rifarei..chettedevodi`....
 

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