Macroeconomia Crisi finanziaria e sviluppi

"Haircuts" ...parola grossa che circola con insistenza.... svelerebbe con crudezza tutta la vera natura di questa crisi... i debiti! Darebbe una grossa spallata ai mercati obbligazionari..
 
Passi importanti stanno per essere approntati verso le aree periferiche :D,
onde ripristinare l'interscambio e lo sviluppo su scala globale:up: :

Fonte Wall Street Journal :

The U.S. and the U.K. are putting together a global plan to provide several hundred billion dollars in trade financing to fight the sharpest contraction in global trade since the Great Depression.

Government officials in both countries said the initiative will be unveiled on April 2 at the London summit of the leaders of the world's biggest economic powers.

It's unclear how much detail will be worked out by then.

Under the proposal, the funds would come from the Group of 20 countries, which include industrialized nations and big developing countries.

These countries would spend about half of the money to increase funding of their own trade-finance agencies, which help to underwrite exports.

The other half would go to the World Bank, regional development banks and the International Monetary Fund to help finance exports from the world's poorer nations, which often ship to the U.S. and Europe.

"We have a framework that calls for everyone working together," a senior U.S. official said.

On Friday and Saturday, G-20 finance ministers and central bankers will meet to pave the way for the heads of government.

The global decline in trade shuts down a potential engine of growth as consumer spending and industrial production also fall.

The effects are felt around the world, but especially in developing nations in Asia and Latin America that depend on exports to the U.S., Europe and Japan for growth.

The initiative shows how President Barack Obama is trying to position himself on trade issues. While he campaigned as an opponent of many free-trade deals, he has governed differently, prodding Congress to modify "Buy America" provisions in the stimulus bill that gave preferences to domestic companies.


At the London summit, he and other leaders plan a united front against protectionism. Leaders want the World Trade Organization to monitor and publicize protectionist measures, hoping that would embarrass countries into rolling back any new subsidies or other trade restrictions.

Falling demand in wealthy countries is expected to produce the first yearly decline in world trade since 1982, the World Bank estimates, and the largest decline in 80 years.

Of the 51 countries reporting fourth-quarter data for 2008, the World Bank said, 36 show double-digit declines in exports, compared with a year earlier, using figures that aren't adjusted for inflation.

In October 2008, India had its first ever year-over-year decline in exports. In Cambodia, garment manufacturers have laid off 30,000 workers -- 10% of the work force -- in the nation's main export business.

The global credit crunch has deepened the problem by raising the cost of trade finance and making it less available.

The World Bank report, citing Dealogic data, said global trade finance shrank by about 40% in the last quarter of 2008 compared with a year earlier.

Behlen Manfuacturing Co. in Columbus, Neb., said it has several big projects in Russia and Ukraine that are hung up over the lack of financing.

The company, which makes grain elevators, said that in the past, customers there could secure financing from either European or domestic sources. "Credit is just much tighter," said Lyle Burbach, president of the company's international division.

Dating back to ancient commercial hubs, trade finance -- credit lines, insurance policies and other guarantees -- enable firms in different countries to do business with each other. It's the oil that lubricates the $14 trillion or so in global trade.

Export-credit agencies provide guarantees that government will share
losses in trade deals that go sour.

The World Bank and other development agencies provide similar guarantees in countries too poor to have such export financing. That is usually been sufficient to spur financing.

In the current financial crisis, banks are wary of lending to one another, so different types of government financing are being rolled out.

In the U.S., the Export-Import Bank has increased its direct lending to banks that use the funds to finance export businesses.

The World Bank is also starting a similar program for poorer nations. Under the U.S.-U.K. initiative, funding for both trade guarantees and direct lending would be greatly increased.
 
Banca Inghilterra acquista due mld sterline Gilt a lungo termine

mercoledì 11 marzo 2009 16:34



LONDRA, 11 marzo (Reuters) - Banca d'Inghilterra ha proceduto al riacquisto di circa due miliardi di titoli del Tesoro a lungo termine attraverso una procedura d'asta inversa, prima mossa del processo di 'allentamento quantitativo'.
Sei i Gilt oggetto del riacquisto dell'istituto centrale - i titoli settembre 2014 cedola 5%, settembre 2015 4,75%, dicembre 2015 8%, settembre 2016 4%, agosto 2017 8,75% e marzo 2018 5%.
Per l'operazione a valere su titoli per 2 miliardi Banca d'Inghilterra ha speso 1.999,87 milioni e le banche hanno presentato offerte pari a 10,508 miliardi.
Dopo aver ridotto i tassi di riferimento al minimo storico di 0,5% la scorsa settimana, con l'obiettivo di dare ossigeno a mercato ed economia l'istituto centrale procederà all'acquisto di asset per un totale di 75 miliardi.
"Dieci miliardi di richieste parlano da sé, visto che l'ammontare del riacquisto era stato fissato a due miliardi. I titoli di Stato sono stati inoltre venduti con un premio tra 0,04 e 0,18 rispetto al livello del mercato" spiega Marc Ostwald, strategist Monument Secuties.
"La partecipazione a questo tipo di operazioni proseguirà, la banca non ha problemi a pagare un po' più caro... non si tratta di livelli troppo lontani dal mercato anche se in qualche caso la differenza è abbastanza sensibile" aggiunge.
 
Questo riguarda Germania e Grecia
Germania, Grecia viste aumentare emissioni - rapporto Banca Imi

mercoledì 11 marzo 2009 16:58

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MILANO, 11 marzo (Reuters) - In conseguenza della revisione al rialzo del deficit/pil, c'è da attendersi un aumento del programma di emissioni da parte di Germania e Grecia, dopo che ugualmente si è mossa la Francia.
Lo dice un rapporto di oggi di Banca Imi.
"Ci aspettiamo che la Germania riveda a fine mese al rialzo il programma di emissioni per il secondo trimestre rispetto a quanto annunciato a fine anno, per tenere in conto la revisione al rialzo del deficit dallo 0,5% al 3% del Pil" dice il rapporto.
"L'ipotesi più probabile è che venga incrementata l'offerta di ciascuna delle aste di Schatz e OBL, mentre è più probabile che sul tratto a 10 anni venga aggiunta una riapertura del benchmark". In particolare "stimiamo che le emissioni lorde (escluse quelle di mercato monetario) ammonteranno nel 2009 a circa 170 mld di euro contro 155 mld di euro finora annunciati, così da portare le emissioni nette a 33 mld rispetto ad un fabbisogno nell'ordine di 75 mld di euro. L'ipotesi più probabile è che venga incrementata (+1 mld di euro) l'offerta di ciascuna delle aste di Schatz e OBL e che sul tratto a 10 anni vengano aggiunte riaperture dei benchmark".
L'atteso aumento di offerta di titoli governativi tedeschi favorirà il proseguimento del movimento di chiusura degli asset swap spread verso un target a 20pb sul decennale, aggiunge la nota.
Stesso andamento prevede l'Ufficio studi di Banca Imi per la Grecia.
"Rivediamo al rialzo anche le emissioni della Grecia, che ha indicato un nuovo obiettivo di deficit al 3% del Pil dal precedente 2%, comunque inferiore al 3,7% stimato dalla Commissione Europea" dice la nota. "Stimiamo che le emissioni lorde ammonteranno a 49 mld di euro sui GGB, pari a 24 mld di euro in termini netti. Nonostante l'aumento del premio al rischio sul debito, il programma di finanziamento della Grecia è molto avanzato rispetto agli obiettivi annuali: i tre collocamenti effettuati nel 2009 hanno permesso infatti al PDMA di raccogliere già circa 23 mld di euro, che rappresentano il 46% dell'offerta annuale stimata".
Del resto anche la Francia ha rivisto al rialzo le previsioni di deficit pubblico dal 3,9% al 5,6% del Pil e conseguentemente ha già aumentato il programma di emissioni nette di 17 mld di euro, di cui 7 mld di euro su BTF e 10 mld su Oat/Btan, aggiunge la nota.
 
Bankitalia: insolvenza ai massimi

Escluso il picco toccato nel 2003 dopo crack Parmalat

(ANSA) - ROMA, 11 MAR - Secondo Bankitalia nell'ultima parte del 2008 il tasso di insolvenza in Italia ha raggiunto il valore piu' alto degli ultimi 10 anni. Se si esclude il picco toccato nel 2003 dopo il fallimento di Parmalat. 'Nel 4/o trimestre 2008 - dice il direttore del servizio studi Gobbi - le nuove sofferenze hanno raggiunto l'1,5% dei prestiti (nel 4/o trimestre 2003 si era poco sotto il 2%). Dal 3/o trimestre 2008 il flusso di nuove sofferenze e' in crescita, specie tra i prestiti alle imprese'.
 
MILANO (MF-DJ)--
Dal meeting del G20 devono uscire misure forti sia a livello macroeconomico che per il settore finanziario per affrontare la peggiore crisi economica da decenni.


Lo ha dichiarato il segretario al Tesoro Usa Timothy Geithner, che il prossimo ;)fine settimana sara' impegnato nell'incontro tra i ministri delle Finanze del G20 a Londra.


Due, secondo Geithner, saranno i punti principali dell'agenda: assicurare il recupero dell'economia facendo ripartire la crescita economica e riorganizzare il sistema di regolamentazione finanziaria internazionale.

Geithner ha poi definito come "ragionevole" l'indicazione del Fondo Monetario Internazionale ai singoli Paesi di mettere in atto un piano di stimolo fiscale pari a :eek::up:circa il 2% del Pil in termini aggregati per gli anni 2009 e 2010.

Inoltre, secondo il segretario al Tesoro, il G20 dovrebbe :up::up::up:incrementare le risorse a disposizione del Fmi per interventi di emergenza di altri 500 mld di dollari.
 

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