15 agosto 2014
Ucraina: "Distrutti i blindati russi"
Appello dell'Ue: "Mosca si fermi subito"
I mezzi corazzati si trovavano vicino al luogo dove sono parcheggiati i circa 300 camion di aiuti umanitari russi destinati alla popolazione. La Nato conferma: "Si tratta di una incursione, non è un'invasione". La Russia nega il blitz
18:29 - Tensione di nuova alta tra Kiev e Mosca. Una colonna di una dozzina di blindati russi ha attraversato il posto di frontiera di Donetsk, in mano ai separatisti filorussi. I mezzi corazzati si trovavano vicino al luogo dove sono parcheggiati i circa 300 camion di aiuti umanitari russi. Doganieri hanno ispezionato il convoglio. La Nato: "Incursione, non è un'invasione". L'annuncio di Kiev: "Distrutti i blindati". Ue: "Mosca si fermi".
Foto Afp
Kiev conferma sconfinamento - L'Ucraina ha confermato l'incursione di una colonna militare russa sul suo territorio. Lo sconfinamento sarebbe avvenuto nella serata di giovedì attraverso un posto di frontiera a Izvarine controllato da separatisti filorussi.
Nato: incursione russa, non invasione - "La notte scorsa abbiamo visto un'incursione russa, un attraversamento del confine ucraino", così il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen. "Penso sia solo la continuazione di ciò che vediamo da qualche tempo, un flusso di forniture", ha risposto Rasmussen alla domanda se fosse un'invasione. "La Russia - ha quindi aggiunto il portavoce Lungescu - deve ritirare le sue truppe, fermare il flusso di armi, smettere di sostenere i separatisti e impegnarsi in un dialogo sincero".
Servizi russi negano incursione militare - L'Fsb (servizi di sicurezza russi) ha negato lo sconfinamento in Ucraina di colonne militari russe, ma ha confermato che reparti mobili di militari delle Guardie di Frontiera sono state dislocate nelle immediate vicinanze del confine con l'Ucraina per tutelare la popolazione. Lo scrive l'agenzia Ria Novosti.
Convoglio umanitario al centro di un braccio di ferro tra Kiev e Mosca - Il convoglio umanitario russo da giorni è il protagonista di un lungo braccio di ferro tra Mosca e Kiev, che ha cercato a più riprese di bloccarne l'ingresso in Ucraina, per poi decidere di inviare a sua volta un convoglio, accusando il Cremlino di voler usare la missione come pretesto per un'operazione militare o per rifornire i separatisti.
Kiev: distrutti blindati russi - La questione blindati sembra aver trovato la parola fine. Colpi di artiglieria dell'esercito ucraino hanno "distrutto" in gran parte una colonna di automezzi blindati per il trasporto delle truppe che secondo Kiev era entrata nell'est Ucraina dalla Russia. Così il presidente ucraino, Petro Poroshenko, che ha parlato dell'incursione con il premier britannico David Cameron.
Londra convoca ambasciatore russo - Intanto il governo britannico ha convocato l'ambasciatore russo a Londra, Alexander Iakovenko per avere "chiarimenti sulle informazioni" dell'incursione di mezzi militari di Mosca e sul "passaggio continuo di equipaggiamento attraverso la frontiera" in territorio ucraino. Lo scrive il Foreign Office su Twitter.
Ue: Russia fermi subito ogni azione unilaterale - I ministri degli Esteri dell'Ue sollecitano la Russia a fermare "ogni azione unilaterale militare" alla frontiera con l'Ucraina. Lo sottolinea il ministro Federica Mogherini citando la nota conclusiva del Consiglio Esteri di Bruxelles, dopo che Kiev ha affermato di aver distrutto alcuni blindati russi "sconfinati" in Ucraina.
Si continua a sparare nell'Est, decine di morti - Intanto nelle due roccaforti separatiste di Donetsk e Lugansk si continua a sparare, decine le vittime anche fra i civili.
Sul campo di battaglia le truppe ucraine sembrano ora assediare i filorussi, e in serata hanno annunciato di aver circondato completamente Lugansk, dove da ormai 12 giorni mancano elettricità e acqua corrente e scarseggia il cibo. Kiev sostiene inoltre di aver ripreso il controllo della strada che dalla città porta al confine con la Russia, impedendo così l'arrivo di presunti carichi di armi e di miliziani dalla potenza vicina, accusata da tempo dall'Ucraina e dai suoi alleati occidentali di sostenere i separatisti.