Roma, 11 feb. (askanews) - Il deficit di bilancio russo dovrebbe arrivare nel 2015 al 3,8 per cento del Pil, soprattutto a causa del crollo dei prezzi del petrolio e delle sanzioni. L'ha detto oggi il ministro dello Sviluppo economico russo Alexei Ulyukayev.
"In base ai nostri calcoli, il deficit risultante ammonta al 3,8 per cento del PIl", ha detto il ministro dopo un incontro con il premier Dmitri Medvedev, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa Interfax.
Dopo aver mantenuto per diversi anni il suo bilancio in sostanziale equilibrio, la Russia sta registrando un deterioramento della situazione finanziaria a causa delle sanzioni occidentali per il suo ruolo nella crisi ucraina e per le conseguenze dell'andamento del mercato del del petrolio, principale fonte di entrate.
"In base alle nostre previsioni, le entrate di bilancio cadranno a 2.340 miliardi di rubli (35,41 miliardi di dollari), per lo più a causa delle entrate del petrolio e del gas, calate di 2.200 miliardi di rubli (33,27 miliardi di dollari)" ha detto Ulyukayev.
La previsione è basata su un prezzo del petrolio a 50 dollari al barile per tutto il 2015, mentre oggi era quotato a Londra a 55 dollari, e su una contrazione del Pil del 3 per cento, dopo una crescita dello 0,6 per cento nel 2014. L'inflazione prevista per quest'anno è del 12 per cento.
(Fonte Afp)