I debiti del gas dell'Ucraina
L'Ucraina non è pronta in piena misura per assicurare il transito del gas russo nell'Unione Europea. In questo modo ha commentato l'esito dei negoziati trilaterali tra Mosca, Bruxelles e Kiev il ministro dell'Energia della Russia Alexander Novak. Secondo lui – si tratta di una palese violazione della clausole contrattuali dalla parte ucraina.
Nello stesso tempo Alexander Novak ha messo in rilievo che Gazprom sta adempiendo appieno ai propri obblighi. Anzi la holding russa ha pagato anticipatamente per le prossime forniture e per il transito. Tuttavia Kiev non si è preoccupata del pompaggio del gas destinato all'UE nei depositi.
Alla questione principale quando l'Ucraina salderà i debiti del gas contratti con la Russia il capo del Ministero dell'Energia di Kiev Yuriy Prodan comunque non ha dato la risposta. Le difficoltà sono sorte anche al riguardo di che fine ha fatto la riserva del gas destinata all'Europa. Nello stesso tempo Kiev ha confermato tuttavia la validità dei contratti per la fornitura del gas che risalgono al 2009. Tuttavia secondo le affermazioni di Alexander Novak non si è riusciti ad ottenere le garanzie per il transito del carburante nell'UE.
Il signor Prodan durante le consultazioni ha dichiarato in modo molto esplicito che l'Ucraina non garantisce il pompaggio del volume necessario del gas nei depositi sotterranei nel periodo estivo. E, rispettivamente, l'Ucraina non garantisce le forniture del gas ai consumatori europei, ossia il suo transito per il volume previsto in conformità al contratto stipulato tra Gazprom e consumatori europei. E' necessario adottare urgenti misure sia da parte dell'Ucraina sia da parte dei nostri partner europei che oggi pure sono interessati e, difatti, sono altrettanto responsabili per assicurare il transito del volume necessario del gas attraverso l'Ucraina. Noi riteniamo che l'attuale situazione sta evidentemente diventando critica.
Nel frattempo, come ha accentuato il ministro dell'energia della Russia, il debito di Kiev nei confronti di Mosca sta aumentando giornalmente di decine di milioni di dollari. Oggi la situazione è tale che la Russia da sola non intende più di sostenere l'economia ucraina. E se entro il 7 maggio Kiev non salda il debito, allora la Russia passerà al sistema di pagamenti anticipati per le forniture estive. Se ci saranno i soldi - allora ci sarà pure il gas. Le relazioni basate sulla fiducia si sono esaurite, afferma Alexander Novak.
In aprile, secondo le stime preliminari, il volume del gas prelevato ammonta a 1 miliardo 260 milioni di dollari. Cosicché il totale ammontare dei pagamenti dovuti dall'Ucraina per il gas russo consumato ammonta a circa tre miliardi e mezzo di dollari. La Commissione Europea conosce queste cifre e, ciò che ci ha soddisfatto in questa parte, è che il signor (Commissario europeo per l'energia Günther Oettinger) Oettinger ha confermato l'esistenza di un tale debito e la necessità della risoluzione della questione da parte dell'Ucraina.
Il capo del ministero dell'Energia russo ha aggiunto anche che se il gas non sarà pagato, e Kiev invece continuerà a prelevarlo senza autorizzazione, ciò potrà essere definito con una semplice parola – furto. Poiché esistono i rischi legati al transito sul territorio dell'Ucraina la soluzione a ciò potrebbe essere la costruzione del gasdotto "South stream". Tanto che questo progetto è stato appoggiato da molti stati dell'Unione Europea, compresi quelli stati sul territorio dei quali passerà il gasdotto.
Le parti dovranno avere almeno altri due incontri. Il prossimo giro di negoziati è fissato per metà di maggio. Si spera di poter elaborare entro quella data le misure che permetteranno di evitare la crisi al riguardo del transito del gas russo attraverso l'Ucraina.
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