Chieste le dimissioni di Vladimir Putin, la petizione dei deputati russi: cosa rischiano adesso
Decine di deputati di importanti distretti russi chiedono le dimissioni del presidente Vladimir Putin per la disfatta militare e per i presunti brogli
La batosta subita dalle truppe russe a Kharkiv e le accuse di brogli nelle recenti elezioni locali e regionali in cui hanno trionfato i candidati più vicini al Cremlino, hanno convinto decine di deputati di 18 diversi distretti russi a chiedere le dimissioni del presidente Vladimir Putin.
Il primo ad avanzare una richiesta di dimissioni, riferisce il Moscow Times, è stato Dmitry Palyuga, un deputato del distretto di Smolninskoye di San Pietroburgo,
il quale ha chiesto alla Duma di Stato di processare il presidente con l’accusa di tradimento per l’invasione dell’Ucraina.
Ora i deputati rischiano di essere convocati dalla polizia e accusati di screditare le forze armate del Paese. All’inizio di marzo, infatti, Putin ha firmato una legge che prevede lunghe pene detentive, fino a 15 anni di reclusione, per chi diffonde “informazioni deliberatamente false” sulla guerra in Ucraina.
Chieste le dimissioni di Vladimir Putin, la petizione dei deputati russi: cosa rischiano adesso