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E intanto gli usa si sfilano, mentre il cetriolone resta a noi. Continuiamo con le prebende, su, così falliamo noi
 
E intanto gli usa si sfilano, mentre il cetriolone resta a noi. Continuiamo con le prebende, su, così falliamo noi

...quella degli aiuti all'infinito e' come quella della guerra breve...l'ennesima BUFALA inventata da cima a fondo dai media a servizio ...lo vediamo tutti come e' breve ...tra mesi 4 fanno anni due...
 
E intanto gli usa si sfilano, mentre il cetriolone resta a noi. Continuiamo con le prebende, su, così falliamo noi
...infatti adesso toccata solo all'europa proseguire e,ricostruire...mamma comanda picciotto obbedisce🤣
 

Germania: Roth (Spd), l'Ue non può più fare affidamento sugli Usa​

Berlino, 05 ott 12:33 - (Agenzia Nova)- L'Ue “non può più fare affidamento sugli Stati Uniti” per la sua sicurezza e difesa, ma deve fare “qualcosa di più con le proprie forze” in questo settore. Ciò è particolarmente vero a fronte degli ultimi sviluppi a Washington e in Europa orientale, dalla guerra della Russia contro l'Ucraina alle tensioni tra Serbia e Kosovo e al conflitto tra Azerbaigian e Armenia. È quanto dichiarato dal presidente della commissione Esteri del Bundestag Michael Roth, deputato del Partito socialdemocratico tedesco (Spd), nel corso di un'intervista che ha rilasciato all'emittente televisiva “Zdf”. Secondo Roth, l'Ue deve “alzarsi dal divano” e fare di più sia per difendersi sia per proteggere la democrazia liberale idipendentemente da chi abbia la maggioranza al Congresso degli Stati Uniti o sieda alla Casa Bianca. Il presidente della commissione Esteri del Bundestag ha poi sottolineato come l'Ue percepisca che ora gli Usa devono occuparsi di “altro” rispetto alla sicurezza in Europa. Le dichiarazioni di Roth fanno seguito alla destituzione del presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, il repubblicano Kevin McCarthy, votata dalla destra del suo stesso partito al culmine del dibattito sul bilancio e sugli aiuti all'Ucraina, impegnata a respingere l'invasione russa. Inoltre, vi è la possibilità che l'ex presidente degli Usa, Donald Trump, torni alla Casa Bianca. Tali sviluppi sollevano dubbi sull’affidabilità degli Stati Uniti nella politica estera. Per Roth, si tratta di un notevole problema, perché “senza gli Usa non potremmo difendere né la Germania né l'Europa”, dove finora si è vissuto “sotto l’ombrello protettivo degli Stati Uniti”. Adesso, ha infine affermato il deputato della Spd, l'Ue non può più guardare a Washington sul piano militare e diplomatico. (Geb)
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Ucraina: Crosetto, sostegno italiano convinto ma non illimitato​

Roma, 08 ott 10:50 - (Agenzia Nova) - Il sostegno italiano all’Ucraina è sempre stato “convinto dal punto di vista politico”, ma “non è mai stato illimitato per possibilità di contributi” e “più passa il tempo, più diminuisce la possibilità di aiutare” Kiev con risorse “che non sono illimitate”. Lo dice il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”. “Quello del governo italiano resta un sì, con alcune limitazioni dovute alla lunghezza di un conflitto che dura da oltre un anno e mezzo. Più passa il tempo, più diminuisce la possibilità di aiutare l'Ucraina con risorse che non sono illimitate. Non è una scelta politica, ma un ragionamento banale. Un po' come a casa, quando finiscono le scorte alimentari”, ha sottolineato Crosetto. L’Italia, precisa il ministro, non cambia linea. “Vediamo però che la situazione in Ucraina si sta incancrenendo. Kiev ha grande difficoltà a riconquistare i terreni persi e Mosca non riuscirà mai a conquistare la nazione attaccata. Assistiamo all'impossibilità di risolvere il conflitto sul campo. Per cui noi continuiamo ad aiutare chi ha ragione, ma analizziamo ogni giorno tattiche più proficue per costruire tavoli di dialogo, raggiungere la pace e avviare la ricostruzione di un territorio invaso e smembrato”. Crosetto nega inoltre che ci sia stato uno scontro con il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, che ha annunciato l’ottavo pacchetto di forniture militari all’Ucraina. “Tajani – dice - ha correttamente annunciato la decisione politica di lavorare all'ottavo invio, che dovrà poi essere costruito dialogando con l'Ucraina dai ‘tecnici’ della Difesa. Non c'è stato e non c'è nessuno scontro tra me e Tajani”.
(Res)
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