giambel
Forumer storico
Pablo Ayo
"Vi sarà una grande tribolazione, quale non fu mai vista dall'inizio del mondo fino adesso, e mai più lo sarà..." Matteo, 24:21
Il 2000 è qui. Lo abbiamo atteso, sognato e anche un po' temuto e alla fine è giunto. Reminiscenze di carattere medioevale ci portano a guardare con sospetto e preoccupazione la volta del cielo, vuoi per le profezie di Nostradamus, vuoi per la recente eclisse o i terremoti che ci hanno colpito pressoché ovunque negli ultimi mesi. "Mille e non più Mille" sembra echeggiare una voce nella nostra testa, facendoci domandare - nei peggiori casi di paranoia - se sia il caso di iniziare a leggere un racconto a puntate o di pianificare con tanta attenzione le vacanze estive dell'anno venturo. È auspicabile però che il buon senso prevalga e che a nessuno vengano in mente idee malsane, come quella di suicidarsi o di spendere tutto quello che si ha in banca in un'unica notte di follia. Magari quella di capodanno. Ma cosa c'è di vero e di falso nella "fobia di fine millennio"? Dobbiamo preoccuparci maggiormente del Bug informatico Y2K o della caduta di un meteorite? Del ritorno di Nibiru - il pianeta "semovente" dei Sumeri - o dell'avvento del "New World Order"? Forse per mettere un po' d'ordine in questa ridda di ipotesi, conviene esaminare alcune profezie millenaristiche.
LE APOCALISSI APOCRIFE
Gli oracoli sibillini sono testi apocrifi giudaico/ellenici del II° secolo d.C., in cui si ampliano le profezie bibliche dell'Apocalisse. "Un grande segno Iddio allora darà. Simile proprio a una croce splendente rifulgerà una stella, sfavillando e molto lucendo giù dal raggiante cielo, e non per brevi giornate. Dal cielo manifesterà la croce dei vittoriosi, per la quale essi si battono. Verrà allora il tempo del grande festivo sentiero del trionfo verso la città celeste..."
Il cattedratico Zecharia Sitchin ritiene che con la "stella a croce" gli antichi Sumeri ed Egizi rappresentassero il pianeta Nibiru, la cui orbita, allargandosi al di fuori del sistema solare, tornerebbe ad incrociare la Terra ogni 3.600 anni. Nibiru, secondo i Sumeri, sarebbe abitato dai Nephilim e dagli Annunaki, divinità che in un passato remoto crearono l'uomo. Gli oracoli sibillini si riferivano forse al ritorno di Nibiru, finalmente visibile nei cieli? La frase sulla "città celeste" sembrerebbe confermarlo.
Ma altri eventi accadranno:
"Nel cielo ricco di stelle tutti gli astri in pieno giorno si mostreranno, insieme con i due luminari, nel rapido e improvviso precipitare del tempo...
Un'ottenebrante, densa notte coprirà il disco infinito della Terra... Allora una fiumana potente di ardente fiamma fluirà dal cielo e annienterà la creazione regale (...) La luna e il fulgente Sole in uno si fondono, e tutto si fa deserto e desolazione. Dal cielo precipitano nell'oceano le stelle... E tutta l'aria sarà scossa, si riempirà di angeli, e faranno guerra tra loro per l'intera giornata". È probabile che in questo brano vengano descritti violenti quanto inusuali mutamenti atmosferici e di temperatura. La fiamma dal cielo potrebbe riferirisi ad un incremento improvviso dell'effetto serra, mentre rimane insondabile la dichiarazione sul combattimento degli angeli. Si tratta di una interpretazione simbolica di eventi naturali, o alcuni ET si daranno battaglia? Ad ogni modo, ogni salmo finisce in gloria e alla fine, come recita l'apocalisse apocrifa di Tommaso:
"I morti risorgeranno, e i loro corpi si muteranno nell'immagine e nella simiglianza e nella gloria degli angeli... saranno rivestiti con il vestimento di vita eterna che verrà fuori dalla nube di luce mai vista in questo mondo, poiché quella nube scenderà dai regni superiori del cielo.... (i giusti) saranno sollevati nell'aria sopra una nube di luce e verranno con me, pieni di gioia, nel cielo...". Dunque gli angeli forniranno ai resuscitati (o ai clonati?) vesti divine che "vengono fuori dalle nubi di luce", termine che nell'antico testamento spesso indica le astronavi. Quindi i fortunati vengono sollevati in cielo fin dentro la "nube" stessa. Proprio come in un film di Star Trek.
LE PROFEZIE DEL MONACO BASILIO
Il monaco Basilio fu un profeta russo vissuto all'epoca di Pietro I° il Grande. Nato a Mosca nel 1660, Basilio rinunciò a famiglia e carriera per rinchiudersi nel convento ortodosso di Kalnin. Era solito offrire pane e consolazione ai poveri e recarsi a pregare nella cattedrale del Beato Basilio, appena fuori il Cremlino. Durante queste "estasi divine" iniziò ad avere delle visioni del futuro, che scrisse in prosa. Molte si sono già avverate:
"Quando il Mille si aggiungerà al Mille, gli uomini voleranno e le immagini di quello che succede a Mosca si potranno vedere allo stesso tempo a Kiev e a Costantinopoli".
Il sant'uomo predisse anche l'incendio che nel 1737 distrusse parte di San Pietroburgo, la caduta degli zar ("con il sangue dei ricchi si laveranno le scale dei poveri") e l'avvento del comunismo in Russia ("vi verrà promessa la terra dei lavoratori, ma vi verrà data la terra degli schiavi...").
Basilio morì nel 1722, ma ancora oggi vengono studiate le sue profezie, dette di San Pietroburgo. Eccone alcuni stralci:
"Quando il secondo millennio del cristianesimo sarà prossimo alla fine, ogni casa vorrà accendere la sua candela, ma il buio dominerà. Sangue e lacrime bagneranno la terra dei popoli slavi".
Come poteva sapere Basilio che negli anni '90 sarebbe avvenuta una guerra fratricida tra Serbi e Croati? "Breve sarà il tempo dello zar che zar non è". Si tratta forse di un riferimento ad Elzin, che i cronisti di tutto il mondo hanno ribattezzato "Zar"? Speriamo che altre profezie del monaco rimangano disattese, come quella che parla della conquista di Mosca e di gran parte dell'Occidente ad opera mussulmana ("Scomparirà la stella e la falce della Luna si poserà sul Cremlino"), o l'altra che recita "sarà ancora guerra, tutto avverrà quando il mondo intero festeggerà la pace". Di notevole interesse, comunque, le previsioni inerenti la fine dei tempi e il mondo a venire. Quando la misura sarà colma - afferma il monaco - giungerà un personaggio chiamato enigmaticamente l'uomo di Colosse. "Sarà un uomo inviato da Dio per unire i frammenti del mondo e aprire le porte d'un tempo nuovo... Egli sarà l'avanguardia del Governo Universale".
Chi è l'uomo di Colosse? Il Governo Universale in questione è forse il "New World Order"?
Incredibilmente precise le profezie sull'inquinamento e il degrado ambientale: "Alla fine del millennio un prato verde non lordato dall'uomo e una pianta non avvelenata saranno una rarità... l'uomo sarà attorniato da cibo e da acque, ma morirà di fame e sete, perché l'erba che vedrà crescere e il frutto che vedrà maturare saranno veleno, come pure l'aria che respira...". Basilio inoltre rimprovera il genere umano, accusandolo di aver bruciato il "sangue della Terra", ovvio riferimento al petrolio.
"All'uomo era stata affidata la Terra affinché la custodisse come un tesoro del creato: invece, quando le macchine voleranno come uccelli e l'uomo ucciderà l'uomo con i raggi del Sole, essa sarà uno straccio sporco e lacero". A parte i precisi riferimenti ad aerei e laser, colpiscono le accuse di Basilio, dure ma motivate.
"Il Sole cambierà strada e la Luna si perderà fra i monti, le stelle pioveranno sulla Terra... Montagne invisibili passeranno nel cielo, e quando una di queste si vedrà, mancherà il tempo della preghiera. Sentirete allora il pianto di mille madri, perché mille uomini saranno schiacciati dalla montagna". Non v'è dubbio che il santo uomo si riferisca alla caduta di un enorme meteorite, mentre il cambio di "percorso" del Sole e della Luna sarebbe da addebitarsi ad una alterazione del piano orbitale terrestre, in seguito confermata: "Arriverà un giorno nel quale troverete il mar Nero sugli Urali e il mar Caspio sulle alture del Volga, perché tutto verrà mutato... All'uomo verrà consegnata una Terra arata pronta per la semina, in cui sarebbe follia cercare Mosca, San Pietroburgo o Kiev... Dove un tempo regnava il ghiaccio ora brucerà il Sole, e gli agrumi più gustosi verranno raccolti sulla terra della Santa Madre Russia, mentre sulle coste settentrionali dell'Africa regnerà il ghiaccio". Basilio quindi scrive che quando tutto sarà passato, "i popoli della Terra saranno veramente fratelli, i superstiti scenderanno dai monti e si abbracceranno, perché il nuovo alito di vita non verrà dai mari, ma dai monti".
Molti addotti hanno riferito che gli alieni consigliavano loro di andare a vivere in campagna o in montagna: è solo un caso? È interessante sottolineare che, a differenza dell'Apocalisse di Giovanni, qui i disastri non sono mandati dall'Eterno per punire l'uomo, ma per "ridisegnare la Terra distrutta dall'uomo." Un Dio ecologista e decisamente meno vendicativo di quello biblico, che infine sulla fronte dell'uomo scriverà la parola umiltà, perché "deve ricordarsi che non è una creatura superiore, ma creatura tra le creature della Terra. A lui verrà dato il compito di lavorare la Terra, e il cibo gli sarà dato dalle erbe e dai frutti. La carne non potrà mangiare la carne...".
Il vegetarianismo entrerà dunque nel novero dei comandamenti? Tornano alla mente le analisi dei laboratori militari di Wright-Patterson, in cui le EBE venivano catalogate come vegetariane.
Infine, Basilio annuncia: "Piccolo uomo del duemila, non sforzarti di capire che cosa sarà il tempo nuovo: il tuo sforzo è inutile, perché la tua mente è chiusa ai disegni dell'Eterno. Sappi solo che l'uomo del Tempo dei Giusti non nascerà piangendo, verrà deposto nella culla della felicità, camminerà sul sentiero della pace, parlerà con lo spirito e non avrà bara".
LA QUINTA ERA DEI MAYA
Secondo i Maya ci furono cinque Ere cosmiche, corrispondenti ad altrettante civiltà. Le precedenti quattro Ere (dell'Acqua, Aria, Fuoco e Terra) sarebbero tutte terminate con degli immani sconvolgimenti ambientali. Alcuni studiosi affermano che la prima civiltà - quella distrutta dall'Acqua - era Atlantide. Nel Popol Vuh dei Maya Quiché, si legge: "un diluvio fu suscitato dal Cuore del Cielo... una pesante resina cadde dal cielo.. la faccia della terra si oscurò, e una nera pioggia cadde su di essa, notte e giorno". Secondo il calendario Maya, l'attuale Età dell'Oro (la quinta, governata dal dio Quetzalcoatl) terminerà nel 2012. Cosa ci dobbiamo aspettare? Secondo i ricercatori Maurice Cotterell e Adrian Gilbert, i cataclismi che caratterizzarono la fine delle Ere Maya furono causati da una inversione del campo magnetico terrestre, dovuto ad uno spostamento dell'asse del pianeta. La Terra infatti subirebbe periodicamente una variazione dell'inclinazione assiale rispetto al piano dell'ellittica del sistema solare. Ciò provocherebbe scenari apocalittici, descritti dallo storico Immanuel Velikvosky nel suo libro "Earth in Upheaval": "...Un terremoto farebbe tremare il globo intero. Aria e acqua si muoverebbero di continuo per inerzia, la Terra sarebbe spazzata da uragani e i mari investirebbero i continenti... La temperatura diverrebbe torrida e le rocce verrebbero liquefatte, i vulcani erutterebbero, la lava scorrerebbe dalle fratture nel terreno squarciato, ricoprendo vaste zone. Dalle pianure spunterebbero come funghi le montagne, che continuerebbero a salire sovrapponendosi alle pendici di altre montagne e causando faglie e spaccature immani. I laghi sarebbero inclinati e svuotati, i fiumi cambierebbero il loro corso, grandi estensioni di terreno verrebbero sommerse dal mare con tutti i loro abitanti. Le foreste sarebbero divorate dalle fiamme e gli uragani e i venti impetuosi le strapperebbero dal terreno... Il mare, abbandonato dalle acque, si tramuterebbe in un deserto. E se lo spostamento dell'asse fosse accompagnato da un cambiamento nella velocità di rotazione, le acque degli oceani equatoriali si ritirerebbero verso i poli e alte maree e uragani spazzerebbero la Terra da un polo all'altro... Lo spostamento dell'asse cambierebbe il clima in ogni luogo... Nel caso di un rapido spostamento dell'asse terrestre, molte specie di animali sulla Terra e nel mare sarebbero distrutte e la civiltà, se ancora esistesse, sarebbe ridotta in rovine".
Lo scenario ipotizzato da Velikovsky, oltre a ricalcare le leggende Maya, espone scientificamente le profezie del monaco Basilio. Cotterell, in base ai suoi studi sull'attività delle macchie solari e sul calendario Maya, ha concluso che le profezia relativa alla fine della quinta Era deriva da un calcolo della prossima inversione del campo magnetico terrestre, prevista per il 2012. Chissà, forse fu proprio uno spostamento dell'asse terrestre che circa 10.500 anni fa fece sprofondare Atlantide e Lemuria e provocò il Diluvio Universale. E se una o più razze aliene ci osservano fin da quei tempi, cosa farebbero sapendo che l'umanità dovrà affrontare nuovamente un simile cataclisma? Forse cercherebbero di preparare determinate persone ai cambiamenti a venire, raccogliendo nel frattempo il DNA di uomini e animali a rischio di estinzione. È solo un'ipotesi, che sembra però essere parzialmente confermata da alcune abductions e da certi channellers (contattisti telepatici) come Barbara Marciniak. Nel suo libro "Bringers of the Dawn", la Marciniak afferma che i nordici Pleiadiani sarebbero intenzionati a mettere in atto uno "sfollamento" del pianeta di proporzioni titaniche, quando giungerà il momento della crisi.
"Noi stiamo vegliando sulla minaccia di uno spostamento dei poli nel corso della vostra generazione", dicono i Pleiadiani. "Questo porterebbe ad una situazione planetaria in cui nessuno potrebbe sopravvivere. Diventerà necessaria l'evacuazione... Le nostre velocissime astronavi di soccorso saranno in grado di avvicinarsi abbastanza da emettere i raggi di levitazione... ovunque si renderà necessario, gli umani verranno sollevati e fatti levitare verso le nostre navette spola, che come dei taxi trasferiranno le persone sulle astronavi madri stazionanti negli strati più alti dell'atmosfera, dove ci sono spazio e vettovagliamenti per ospitare e nutrire milioni di persone". Tale operazione non andrebbe identificata quindi come una sorta di "scelta degli eletti" a carattere religioso, quanto una specie di "protezione civile" di stampo galattico. La validità del channelling in sé non è essenziale, dato che messaggi di questo stesso tipo vengono spesso narrati dagli ET a esseri umani, nel corso delle abductions.
L'OMBRA DEL RAGNAROK
"Tempo di spade, tempo di asce, gli scudi andranno in pezzi; età di bufere, età di uomini che si fanno lupi, prima che il mondo rovini".
Così i Norvegesi e gli Svedesi narravano la "Fine dei Tempi". Un inverno di tre anni (Fimbulvetr, l'Inverno degli Inverni) chiuderà la Terra nella morsa del gelo. Poi i due lupi Skoll e Hati divoreranno la Luna e il Sole, mentre le stelle cadranno dai loro punti fissi. Persino Yggdrasil, l'albero della vita, verrà scosso con violenza. "Le montagne si scuoteranno, le foreste si sradicheranno dal suolo, i monti rovineranno alla cima, ostacoli e vincoli saranno spezzati. E il lupo Fenrir si libererà dalle catene".
Il gigantesco lupo Fenrir, l'immenso Serpente di mare Jormungand e la dea degli inferi Hel vennero generati dal malefico dio Loki e a Ragnarok (la fine dei tempi) saranno liberati. Appare evidente il nesso con le tre "bestie" di cui parla l'Apocalisse di Giovanni, forse rappresentazioni allegoriche delle forze distruttrici di cielo, terra e mare.
"I Troll, i Giganti dei ghiacci e le schiere dei dannati di Hel muoveranno battaglia verso Asgard, la dimora degli dei".
Come una sorta di Arcangelo Michele, Heimdall, la sentinella degli dei, suonerà il suo corno Gjallhorn, svegliando i guerrieri che riposano nel Valhalla. Questi correranno verso la battaglia, guidati dallo stesso Odino. Lo scontro - allegoria dell'infuriare degli elementi - sarà tremendo: Odino verrà ucciso dal lupo Fenrir, ma prontamente vendicato da suo figlio Vidar. Thor, il dio del tuono, uccide Jormungand, ma muore poco dopo per il veleno del serpente. È un mirabile scontro tra la potenza della tempesta e quella dei mari... poi Freyr (il dio dei raccolti) viene ucciso da Surt il fiammeggiante, come a dire che i campi una volta rigogliosi bruceranno. Heimdall e Loki (le forze creative e distruttive) si annienteranno a vicenda, e periranno anche "i figli degli uomini, i nani e gli elfi, i giganti delle montagne e quelli del fuoco e del gelo, i mostri e le fiere...". Ma infine, quando tutto sarà passato, "una nuova Terra sorgerà dal mare: sarà verde e bella, scrosceranno le cascate, l'aquila volerà alta sopra le rocce, i campi e gli alberi cresceranno là dove nessuno ha seminato, il male si tramuterà in bene". Una nuova generazione di uomini e dèi, sopravvissuti al cataclisma, ripopolerà il pianeta, illuminato da un nuovo Sole e una nuova Luna. "Se la fine dei tempi sarà quale è stata predetta, questo, non meno certo, sarà l'inizio".
Il 2000 è qui. Lo abbiamo atteso, sognato e anche un po' temuto e alla fine è giunto. Reminiscenze di carattere medioevale ci portano a guardare con sospetto e preoccupazione la volta del cielo, vuoi per le profezie di Nostradamus, vuoi per la recente eclisse o i terremoti che ci hanno colpito pressoché ovunque negli ultimi mesi. "Mille e non più Mille" sembra echeggiare una voce nella nostra testa, facendoci domandare - nei peggiori casi di paranoia - se sia il caso di iniziare a leggere un racconto a puntate o di pianificare con tanta attenzione le vacanze estive dell'anno venturo. È auspicabile però che il buon senso prevalga e che a nessuno vengano in mente idee malsane, come quella di suicidarsi o di spendere tutto quello che si ha in banca in un'unica notte di follia. Magari quella di capodanno. Ma cosa c'è di vero e di falso nella "fobia di fine millennio"? Dobbiamo preoccuparci maggiormente del Bug informatico Y2K o della caduta di un meteorite? Del ritorno di Nibiru - il pianeta "semovente" dei Sumeri - o dell'avvento del "New World Order"? Forse per mettere un po' d'ordine in questa ridda di ipotesi, conviene esaminare alcune profezie millenaristiche.
LE APOCALISSI APOCRIFE
Il cattedratico Zecharia Sitchin ritiene che con la "stella a croce" gli antichi Sumeri ed Egizi rappresentassero il pianeta Nibiru, la cui orbita, allargandosi al di fuori del sistema solare, tornerebbe ad incrociare la Terra ogni 3.600 anni. Nibiru, secondo i Sumeri, sarebbe abitato dai Nephilim e dagli Annunaki, divinità che in un passato remoto crearono l'uomo. Gli oracoli sibillini si riferivano forse al ritorno di Nibiru, finalmente visibile nei cieli? La frase sulla "città celeste" sembrerebbe confermarlo.
Ma altri eventi accadranno:
"Nel cielo ricco di stelle tutti gli astri in pieno giorno si mostreranno, insieme con i due luminari, nel rapido e improvviso precipitare del tempo...
Un'ottenebrante, densa notte coprirà il disco infinito della Terra... Allora una fiumana potente di ardente fiamma fluirà dal cielo e annienterà la creazione regale (...) La luna e il fulgente Sole in uno si fondono, e tutto si fa deserto e desolazione. Dal cielo precipitano nell'oceano le stelle... E tutta l'aria sarà scossa, si riempirà di angeli, e faranno guerra tra loro per l'intera giornata". È probabile che in questo brano vengano descritti violenti quanto inusuali mutamenti atmosferici e di temperatura. La fiamma dal cielo potrebbe riferirisi ad un incremento improvviso dell'effetto serra, mentre rimane insondabile la dichiarazione sul combattimento degli angeli. Si tratta di una interpretazione simbolica di eventi naturali, o alcuni ET si daranno battaglia? Ad ogni modo, ogni salmo finisce in gloria e alla fine, come recita l'apocalisse apocrifa di Tommaso:
"I morti risorgeranno, e i loro corpi si muteranno nell'immagine e nella simiglianza e nella gloria degli angeli... saranno rivestiti con il vestimento di vita eterna che verrà fuori dalla nube di luce mai vista in questo mondo, poiché quella nube scenderà dai regni superiori del cielo.... (i giusti) saranno sollevati nell'aria sopra una nube di luce e verranno con me, pieni di gioia, nel cielo...". Dunque gli angeli forniranno ai resuscitati (o ai clonati?) vesti divine che "vengono fuori dalle nubi di luce", termine che nell'antico testamento spesso indica le astronavi. Quindi i fortunati vengono sollevati in cielo fin dentro la "nube" stessa. Proprio come in un film di Star Trek.
Il monaco Basilio fu un profeta russo vissuto all'epoca di Pietro I° il Grande. Nato a Mosca nel 1660, Basilio rinunciò a famiglia e carriera per rinchiudersi nel convento ortodosso di Kalnin. Era solito offrire pane e consolazione ai poveri e recarsi a pregare nella cattedrale del Beato Basilio, appena fuori il Cremlino. Durante queste "estasi divine" iniziò ad avere delle visioni del futuro, che scrisse in prosa. Molte si sono già avverate:
"Quando il Mille si aggiungerà al Mille, gli uomini voleranno e le immagini di quello che succede a Mosca si potranno vedere allo stesso tempo a Kiev e a Costantinopoli".
Il sant'uomo predisse anche l'incendio che nel 1737 distrusse parte di San Pietroburgo, la caduta degli zar ("con il sangue dei ricchi si laveranno le scale dei poveri") e l'avvento del comunismo in Russia ("vi verrà promessa la terra dei lavoratori, ma vi verrà data la terra degli schiavi...").
Basilio morì nel 1722, ma ancora oggi vengono studiate le sue profezie, dette di San Pietroburgo. Eccone alcuni stralci:
"Quando il secondo millennio del cristianesimo sarà prossimo alla fine, ogni casa vorrà accendere la sua candela, ma il buio dominerà. Sangue e lacrime bagneranno la terra dei popoli slavi".
Come poteva sapere Basilio che negli anni '90 sarebbe avvenuta una guerra fratricida tra Serbi e Croati? "Breve sarà il tempo dello zar che zar non è". Si tratta forse di un riferimento ad Elzin, che i cronisti di tutto il mondo hanno ribattezzato "Zar"? Speriamo che altre profezie del monaco rimangano disattese, come quella che parla della conquista di Mosca e di gran parte dell'Occidente ad opera mussulmana ("Scomparirà la stella e la falce della Luna si poserà sul Cremlino"), o l'altra che recita "sarà ancora guerra, tutto avverrà quando il mondo intero festeggerà la pace". Di notevole interesse, comunque, le previsioni inerenti la fine dei tempi e il mondo a venire. Quando la misura sarà colma - afferma il monaco - giungerà un personaggio chiamato enigmaticamente l'uomo di Colosse. "Sarà un uomo inviato da Dio per unire i frammenti del mondo e aprire le porte d'un tempo nuovo... Egli sarà l'avanguardia del Governo Universale".
Chi è l'uomo di Colosse? Il Governo Universale in questione è forse il "New World Order"?
Incredibilmente precise le profezie sull'inquinamento e il degrado ambientale: "Alla fine del millennio un prato verde non lordato dall'uomo e una pianta non avvelenata saranno una rarità... l'uomo sarà attorniato da cibo e da acque, ma morirà di fame e sete, perché l'erba che vedrà crescere e il frutto che vedrà maturare saranno veleno, come pure l'aria che respira...". Basilio inoltre rimprovera il genere umano, accusandolo di aver bruciato il "sangue della Terra", ovvio riferimento al petrolio.
"All'uomo era stata affidata la Terra affinché la custodisse come un tesoro del creato: invece, quando le macchine voleranno come uccelli e l'uomo ucciderà l'uomo con i raggi del Sole, essa sarà uno straccio sporco e lacero". A parte i precisi riferimenti ad aerei e laser, colpiscono le accuse di Basilio, dure ma motivate.
Il vegetarianismo entrerà dunque nel novero dei comandamenti? Tornano alla mente le analisi dei laboratori militari di Wright-Patterson, in cui le EBE venivano catalogate come vegetariane.
Infine, Basilio annuncia: "Piccolo uomo del duemila, non sforzarti di capire che cosa sarà il tempo nuovo: il tuo sforzo è inutile, perché la tua mente è chiusa ai disegni dell'Eterno. Sappi solo che l'uomo del Tempo dei Giusti non nascerà piangendo, verrà deposto nella culla della felicità, camminerà sul sentiero della pace, parlerà con lo spirito e non avrà bara".
LA QUINTA ERA DEI MAYA
"Noi stiamo vegliando sulla minaccia di uno spostamento dei poli nel corso della vostra generazione", dicono i Pleiadiani. "Questo porterebbe ad una situazione planetaria in cui nessuno potrebbe sopravvivere. Diventerà necessaria l'evacuazione... Le nostre velocissime astronavi di soccorso saranno in grado di avvicinarsi abbastanza da emettere i raggi di levitazione... ovunque si renderà necessario, gli umani verranno sollevati e fatti levitare verso le nostre navette spola, che come dei taxi trasferiranno le persone sulle astronavi madri stazionanti negli strati più alti dell'atmosfera, dove ci sono spazio e vettovagliamenti per ospitare e nutrire milioni di persone". Tale operazione non andrebbe identificata quindi come una sorta di "scelta degli eletti" a carattere religioso, quanto una specie di "protezione civile" di stampo galattico. La validità del channelling in sé non è essenziale, dato che messaggi di questo stesso tipo vengono spesso narrati dagli ET a esseri umani, nel corso delle abductions.
"Tempo di spade, tempo di asce, gli scudi andranno in pezzi; età di bufere, età di uomini che si fanno lupi, prima che il mondo rovini".
Così i Norvegesi e gli Svedesi narravano la "Fine dei Tempi". Un inverno di tre anni (Fimbulvetr, l'Inverno degli Inverni) chiuderà la Terra nella morsa del gelo. Poi i due lupi Skoll e Hati divoreranno la Luna e il Sole, mentre le stelle cadranno dai loro punti fissi. Persino Yggdrasil, l'albero della vita, verrà scosso con violenza. "Le montagne si scuoteranno, le foreste si sradicheranno dal suolo, i monti rovineranno alla cima, ostacoli e vincoli saranno spezzati. E il lupo Fenrir si libererà dalle catene".
Il gigantesco lupo Fenrir, l'immenso Serpente di mare Jormungand e la dea degli inferi Hel vennero generati dal malefico dio Loki e a Ragnarok (la fine dei tempi) saranno liberati. Appare evidente il nesso con le tre "bestie" di cui parla l'Apocalisse di Giovanni, forse rappresentazioni allegoriche delle forze distruttrici di cielo, terra e mare.
"I Troll, i Giganti dei ghiacci e le schiere dei dannati di Hel muoveranno battaglia verso Asgard, la dimora degli dei".
Come una sorta di Arcangelo Michele, Heimdall, la sentinella degli dei, suonerà il suo corno Gjallhorn, svegliando i guerrieri che riposano nel Valhalla. Questi correranno verso la battaglia, guidati dallo stesso Odino. Lo scontro - allegoria dell'infuriare degli elementi - sarà tremendo: Odino verrà ucciso dal lupo Fenrir, ma prontamente vendicato da suo figlio Vidar. Thor, il dio del tuono, uccide Jormungand, ma muore poco dopo per il veleno del serpente. È un mirabile scontro tra la potenza della tempesta e quella dei mari... poi Freyr (il dio dei raccolti) viene ucciso da Surt il fiammeggiante, come a dire che i campi una volta rigogliosi bruceranno. Heimdall e Loki (le forze creative e distruttive) si annienteranno a vicenda, e periranno anche "i figli degli uomini, i nani e gli elfi, i giganti delle montagne e quelli del fuoco e del gelo, i mostri e le fiere...". Ma infine, quando tutto sarà passato, "una nuova Terra sorgerà dal mare: sarà verde e bella, scrosceranno le cascate, l'aquila volerà alta sopra le rocce, i campi e gli alberi cresceranno là dove nessuno ha seminato, il male si tramuterà in bene". Una nuova generazione di uomini e dèi, sopravvissuti al cataclisma, ripopolerà il pianeta, illuminato da un nuovo Sole e una nuova Luna. "Se la fine dei tempi sarà quale è stata predetta, questo, non meno certo, sarà l'inizio".