curiosita' dai seggi.. l'italiano medio...

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VOTO NEGATO A NON VEDENTE, MA PREFETTURA RISOLVE
''Lei non puo' votare perche' non ha il certificato di cecita'''. Questo si e' sentito dire un non vedente di 80 anni, che aveva al suo fianco la figlia, autorizzata ad accompagnarlo, dal presidente di seggio. E' accaduto, intorno alle 12, a Firenze, in una sezione allestita alla scuola Mameli. Il problema e' rientrato nel giro di poche ore, grazie anche all' intervento della prefettura che ha ricordato al presidente le procedure da seguire. L' episodio e' stato denunciato da Antonio Quatraro, presidente provinciale dell' Uici. Per il non vedente tutto era pero' in regola. L' uomo aveva presentato il certificato di cecita' all' ufficio elettorale che aveva apposto l' apposito timbro sul certificato elettorale che permette di essere accompagnati. Superato l' inconveniente, l' uomo e' tornato a votare.

MANCA ASCENSORE, IN MOLISE DISABILE VOTA IN BAGNO
L'hanno fatta votare in bagno. Con un banchetto di fortuna sistemato tra la tazza del wc e il lavandino perche' nell'edificio dell'istituto comprensivo Jovine di Campobasso, nuovo di zecca e inaugurato di recente, l'ascensore non e' ancora funzionante e il seggio elettorale era stato sistemato al primo piano. Per questo una ragazza diversamente abile di 24 anni, M. l'iniziale del suo nome, costretta sulla sedia a rotelle e' uscita traumatizzata dall'espletamento del suo diritto/dovere di voto. ''Se l'avessi saputo - ha spiegato - non sarei andata. Ho subito l'ennesima umiliazione. Alle precedenti consultazioni, non mi ero mai recata alle urne perche' i seggi venivano sistemati nel complesso di via Toscana. Dal momento che in quella scuola ho frequentato elementari e medie, conoscevo i problemi e rinunciavo a votare. Quando ho saputo che questa volta avrebbero aperto il seggio nella nuova struttura, ho pensato che sarebbe stata l'occasione buona per sentirmi come tutti gli altri''. Ma giunta sul posto, accompagnata dalla sorella, M. ha avuto l'amara sorpresa. ''Il seggio non e' al piano terra - le ha detto un carabiniere - devi salire su', ma l'ascensore non e' funzionante''. La ragazza non si e' data per vinta e ha chiesto del responsabile che ha messo in pratica la soluzione di fortuna. L'unica possibile: un banchetto nel bagno a pianterreno. ''Un fallimento per la societa' del terzo millennio - ha continuato la 24enne - che non sa ancora gestire le problematiche dei disabili. Questo e' solo un esempio di tutto quello che subiamo ogni giorno''.


PROTESTA CONTRO SISTEMA, MANGIA SCHEDA A SORRENTO
Voleva protestare contro il 'sistema politico': cosi', dopo aver ricevuto la scheda elettorale, ha iniziato a strapparla e a mangiarla a piccoli pezzi. E' stato bloccato nel seggio dove sono intervenuti i poliziotti. Cosi' gli agenti del commissariato di Sorrento (Napoli) hanno denunciato, in stato di liberta', in base all'articolo 100 della legge elettorale del 1957, un imprenditore di limoncello di 41 anni. L'uomo, giunto nel seggio elettorale nell'Istituto Veneto, che si trova nella stessa via, nel cuore di Sorrento, per protestare 'contro il sistema politico', come ha detto successivamente, dopo che il presidente di seggio gli ha consegnato la scheda rosa, con molta calma, ha iniziato a strapparla a piccoli pezzi per poi metterli in bocca e mangiarli. I poliziotti, presenti nel seggio, hanno avvisato il personale del commissariato di Sorrento che ha provveduto a condurre l'uomo in ufficio per poi denunciarlo in stato di liberta'. ''La politica fa schifo'' ha detto prima di strappare la scheda per l'elezione della Camera nel seggio e la mangia. Quello di C.d'E., 41 anni, imprenditore, denunciato a piede libero degli agenti del commissariato di Sorrento e' stato uno sfogo, un gesto preparato evidentemente a puntino tant'e' che l'uomo non e' neanche entrato in cabina: non appena il presidente del seggio numero 1 di Sorrento collocato nella scuola Vittorio Veneto, nel centro storico della citta', gli ha consegnato la scheda l'ha fatta a pezzettini e ha cominciato a masticarla. Immediato l'intervento degli agenti richiamati sul posto dal presidente del seggio: l'uomo e' stato fermato e condotto in commissariato per essere interrogato. Agli agenti ha detto di voler sfogare la sua rabbia ''contro un politica che fa schifo e avvelena la vita del Paese''. Subito dopo l'interrogatorio, condotto dal commissario Francesco Zunino, l'uomo e' stato denunciato per distruzione della scheda elettorale che, secondo la legge n. 361 del 1957 prevede una condanna da uno a sei anni di carcere. L'episodio e' avvenuto alle 13,15. La notizia del gesto ha immediatamente fatto il giro della citta' ed e' subito cominciata la consultazione della cabala per giocare i numeri al lotto.

STRAPPA SCHEDA,DENUNCIATO OPERAIO NELL'AGRIGENTINO
Un operaio di 35 anni di Licata, stamani, dopo aver votato e dopo aver consegnato le schede elettorali per Senato e regionali ha strappato la scheda per la Camera. E' accaduto alla sezione 7 della scuola ''Liotta'' di via Tripoli, a Licata. Il presidente del seggio ha chiamato i carabinieri. L'operaio e' stato denunciato per danneggiamento e vilipendio.

PALERMO;GRUPPO CITTADINI RIFIUTA SCHEDE PARLAMENTO
Alcuni cittadini palermitani hanno rifiutato le schede elettorali relative ai candidati del Senato o della Camera, accettando soltanto quelle delle consultazioni per l'elezione del presidente della Regione, sostenendo di non sentirsi rappresentati dai candidati scelti dai partiti per il Parlamento nazionale. E' accaduto al seggio 295, allestito nella scuola Don Orione di Palermo. La decisione degli elettori ha generato una discussione con il presidente del seggio, che sta consultato in merito l'ufficio elettorale del Comune.

PROTESTE A SULMONA PER SCHEDE DIVERSE DA FAC-SIMILE
Momenti di tensione oggi davanti ai seggi elettorali di Sulmona per via delle schede elettorali per le amministrative comunali che sono diverse dal fac-simile distribuito dalla Prefettura. Nel fac-simile sulla parte sinistra sono stampati i nomi di quattro candidati sindaci con le rispettive liste di appoggio e nella parte destra i restanti due candidati sindaci. Nella scheda ufficiale che viene consegnata agli elettori i sei sindaci con le rispettive liste d'appoggio sono stati posizionati tre a sinistra e tre a destra. Il candidato sindaco del partito democratico, Michele Lombardo che nel fac-simile era stato posizionato in basso a destra, nella scheda consegnata agli elettori e' stato spostato in alto a sinistra. I dirigenti del Partito democratico hanno chiesto spiegazioni al responsabile del settore elettorale della prefettura dell'Aquila il quale ha ammesso il disguido. ''Ci hanno detto che la scheda ufficiale viene stampata dal ministero degli Interni, l'unico ad avere competenza in merito - afferma il segretario cittadino del Partito democratico, Emanuele Incani - evidentemente qualcuno dalla prefettura si e' dimenticato di far presente ai funzionari ministeriali che era gia' stato distribuito un fac-simile che doveva essere ratificato ufficialmente''. A questo punto puo' accadere che una volta ufficializzato il risultato elettorale, i partiti sconfitti facciano ricorso per chiedere l'annullamento della consultazione per l'elezione del sindaco e del consiglio comunale di Sulmona.

CELLULARE LONARDO SQUILLA IN CABINA, MA NON FA FOTO
Momenti di concitazione nel seggio elettorale di San Giovanni, a Ceppaloni (Benevento), durante il voto di Sandra Lonardo Mastella: il cellulare del presidente del Consiglio della Regione Campania ha infatti squillato proprio in quel momento. Un rappresentante di lista del centro destra, a questo punto, ha fatto mettere a verbale l'episodio. Sul posto e' intervenuta la Digos, che ha accertato pero' che si trattava di un telefonino privo di fotocamera, e quindi di quelli non vietati dalla legge. ''E' un telefonino di servizio e privo di fotocamera cosi' come e' stato ufficialmente accertato'', ha spiegato all'Ansa la Lonardo.


FOTOGRAFA SCHEDA CON CELLULARE, DENUNCIATO
Un elettore che stava cercando di fotografare la propria scheda con un cellulare e' stato scoperto e denunciato dai carabinieri, secondo le recenti norme emesse dal Governo. L'episodio e' avvenuto stamani a Mortegliano (Udine). L'uomo, I.D.V. 28 anni, del luogo, e' stato scoperto dal presidente del|seggio all'interno della cabina. I militari della stazione di Mortegliano lo hanno denunciato e gli hanno sequestrato il cellulare.

VIGILE URBANO ROMA SCORDA TELEFONINO, DENUNCIATO
Gia' due telefonini sequestrati dalla polizia a Roma perche' trovati in possesso di due elettori all'interno di due diversi seggi. La distrazione ha colpito anche un vigile urbano della capitale che stamani si e' recato al seggio tra i primi per votare tenendo il telefonino di servizio in tasca dimenticandosi della norma che ne impone, dal primo aprile di quest'anno, il divieto. La stessa disavventura, che e' costata sia il sequestro del telefonino sia una denuncia penale, e' capitata ad una seconda persona, anch'esso un uomo, ma all'interno di un diverso seggio. In entrambi i casi, a quanto si apprende, le due persone non sono state trovate con il telefonino in funzione, ma la norma (decreto legge 1 aprile 2008 n.49) vieta proprio l'accesso al seggio sia con telefonino cellulare che con apparecchio elettronico in grado di fare riprese. I presidenti dei due seggi - uno in viale della Primavera e un viale Michele Tenore 15 - sono intervenuti perche' hanno sentito lo squillo di un telefono e accertato che due elettori presenti ne erano i possesso e hanno chiamato la polizia come prevede la procedura. In questi due casi sono gli agenti del commissariato Prenestino, nella zona est di Roma ad essere intervenuti per procedere alla denunce. All'interno dei seggi, secondo quanto risulta, non c'era alcuna indicazione di divieto e ne' i presidenti del seggio ne' gli scrutatori, secondo la testimonianza degli elettori, hanno ricordato la disposizione. Il cartello che indica il divieto con l'indicazione della norma penale - che prevede l'arresto da 3 a 6 mesi o una ammenda da 100 a 1.000 euro) e' pero' esposta all'esterno dei plessi scolastici che ospitano le sezioni per il voto. I due elettori, che probabilmente a fine votazione saranno in compagnia di molti altri disattenti, suggeriscono una maggiore informazione anche all'interno del seggio e da parte degli scrutatori visto che la norma e' cosi' recente. Un suggerimento che e' utile soprattutto per le persone piu' anziane.

NOME CANDIDATO SU MURO CABINA AD AGRIGENTO, CHIUSA
Un pensionato di 60 anni di Agrigento ha denunciato che, all'interno della cabina elettorale, sul muro c'era scritto l'invito a votare per uno dei candidati alla Presidenza del Consiglio. L'anziano ha chiamato i finanzieri che si trovavano a presidio del seggio, presentando, poi, una denuncia ai carabinieri. E' accaduto nella sezione 13 della scuola ''Lauricella'' nel viale della Vittoria di Agrigento. La cabina elettorale e' stata chiusa.

FOTO A SCHEDA CON CELLULARE, DENUNCIATO A SIRACUSA
La Digos di Siracusa ha denunciato un giovane di 23 anni trovato, dal presidente del seggio elettorale, nella cabina, mentre fotografava la scheda con il cellulare munito di fotocamera. E' accaduto nella sezione elettorale numero 14 di via Teramo, nel quartiere della Borgata. La Digos e' stata avvertita dai finanzieri in servizio al seggio, a cui il caso era stato denunciato dal presidente, che si e' accorto che l'elettore aveva scattato una foto alla scheda. L'immagine, poi, e' stata trovata nella memoria del cellulare che e' stato sequestrato.
 

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