"Da scuola solo sanzione esemplare" che skifo !!!! (2 lettori)

ricpast ha scritto:
1- credi che la maggior parte dei genitori che mandano i loro figli in scuole private lo faccia per avere maggiore rigore nell'insegnamento?

2- credi che un insegnante di una scuola privata (ma non solo) abbia pieni poteri per poter serenamente valutare in modo negativo uno studente sfaccendato?

Risposte sintetiche , grazie.

:)

rigiro le stesse domande x il pubbliko

risposte non ideologike, grazie
 

Bue nel parco

Nuovo forumer
ricpast ha scritto:
1- credi che la maggior parte dei genitori che mandano i loro figli in scuole private lo faccia per avere maggiore rigore nell'insegnamento?

2- credi che un insegnante di una scuola privata (ma non solo) abbia pieni poteri per poter serenamente valutare in modo negativo uno studente sfaccendato?

Risposte sintetiche , grazie.

:)

Secondo la mia opinione:
1) No, lo fanno per scaricare a qualcun altro il figlio perché loro tra lavoro/palestra/amante/impegni non hanno certo il tempo di seguirlo ed educarlo.

2) Assolutamente no, gli insegnanti hanno le mani legate, ed in quanto a rigore se solo provano a minacciare o a toccare il beneamato pargolo scattano denunce, dichiarazioni ai giornali ecc.

Comunque a mio giudizio le colpe di una cattiva educazione sono da addebitare solo ai genitori, è inutile cercare scuse. Io ho tre figli e vado periodicamente a parlare con gli insegnanti, e vi assicuro che ci sono genitori che non si degnano nemmeno di andare a parlare con gli insegnanti dei propri figli, solo quando sono costretti dal preside perché il figlio viene sospeso si degnano di farsi vedere ma solo per dire che non è possibile che il figlio abbia fatto questo, che di sicuro è vittima di un malinteso ecc ecc, nel frattempo il figlio diventa un criminale. Non si può pretendere che siano gli altri ad educare i nostri figli, dobbiamo farlo noi genitori, noi siamo gli educatori, gli altri possono solo aiutarci, non prendere il nostro posto. :-o
 

ricpast

Sono un tipo serio
Bue nel parco ha scritto:
Secondo la mia opinione:
1) No, lo fanno per scaricare a qualcun altro il figlio perché loro tra lavoro/palestra/amante/impegni non hanno certo il tempo di seguirlo ed educarlo.

2) Assolutamente no, gli insegnanti hanno le mani legate, ed in quanto a rigore se solo provano a minacciare o a toccare il beneamato pargolo scattano denunce, dichiarazioni ai giornali ecc.

Comunque a mio giudizio le colpe di una cattiva educazione sono da addebitare solo ai genitori, è inutile cercare scuse. Io ho tre figli e vado periodicamente a parlare con gli insegnanti, e vi assicuro che ci sono genitori che non si degnano nemmeno di andare a parlare con gli insegnanti dei propri figli, solo quando sono costretti dal preside perché il figlio viene sospeso si degnano di farsi vedere ma solo per dire che non è possibile che il figlio abbia fatto questo, che di sicuro è vittima di un malinteso ecc ecc, nel frattempo il figlio diventa un criminale. Non si può pretendere che siano gli altri ad educare i nostri figli, dobbiamo farlo noi genitori, noi siamo gli educatori, gli altri possono solo aiutarci, non prendere il nostro posto. :-o

Eccoli quà che sbucano fuori i bolscevichi...
:D
 

Bue nel parco

Nuovo forumer
ricpast ha scritto:
Eccoli quà che sbucano fuori i bolscevichi...
:D

Peccato che:
1) Non sono né bolscevico né comunista.
2) Ho tre figli che frequentano scuole statali.
3) Mia moglie lavora in una scuola privata.

Quindi quanto dico non sono idee mie ma semplici constatazioni di fatti reali.
:cool:
 

ricpast

Sono un tipo serio
Bue nel parco ha scritto:
Peccato che:
1) Non sono né bolscevico né comunista.
2) Ho tre figli che frequentano scuole statali.
3) Mia moglie lavora in una scuola privata.

Quindi quanto dico non sono idee mie ma semplici constatazioni di fatti reali.
:cool:

:)

Lo so caro bue (!!), era ironica la mia battuta e con chiaro riferimento al gianduia.
:)
 
dissento da quanto sostenuto fin' ora ...esperienza o non :no:

le scuole private x sopravvivere devono eccelere in quanto non hanno x definizione sovvenzioni statali, il loro prodotto è sul mercato e se questo non è superiore ad altri servizi è destinato al fallimento ...... ecco xchè la qualità media deve essere superiore, x converso la scuola pubblika indipendente dalla qualità può sopravvivere grazie alle risorse statali anche senza eccellere in qualità...che come sappiamo presenta punte di eccellenza isolate e non omogeneee sul terrotorio
Spero d' essermi espresso bene Francesco ...in caso contrario kiedo venia
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ricpast

Sono un tipo serio
Joachim von Lamòttingen ha scritto:
dissento da quanto sostenuto fin' ora ...esperienza o non :no:

le scuole private x sopravvivere devono eccelere in quanto non hanno x definizione sovvenzioni statali, il loro prodotto è sul mercato e se questo non è superiore ad altri servizi è destinato al fallimento ......

Ed ecco perchè dicevo che tu ogni tanto sembri vivere nel mondo teorico dell'homo oeconomicus... :clava:
:D

In linea puramente teorica il tuo discorso non fa una grinza.
Ma.
Ma la realtà dice tutta un'altra cosa.

E sai perchè?
Per 2 motivi essenzialmente:
1- Perchè l'utilità percepita dai genitori che scelgono la strada della scuola privata risiede nella possibilità di evitare agevolmente la perdita di anni scolastici da parte dei figli.
2- Perchè per sopravvivere le scuole private devono avere clienti.Ed i clienti sono proprio le famiglie.Le famiglie sono andate lì perchè il figlio non venga bocciato, se al contrario questo succede allora è probabile che cambino scuola privata ed il cliente è perso.

L'obiettivo di una scuola privata è forse diverso da quello di massimizzare il numero di clienti e quindi l'ammontare delle rette percepite?
Certo il prestigio.....il nome....il fatto che da lì sia uscito Mister Tal dei Tali sono fattori che nel lungo termine giovano non poco ma l'obiettivo primario resta quello che ho detto.

:rolleyes:
 
:mumble:

dissento ankora una volta, parti dal concetto che tutti quelli che vanno alle scuole private sono dei lazzaroni che non fanno nà fava tutto il dì, mia moglie è andata in una scuola privata dalle elementari fino alle superiori non x questo ha avuto un' educazione inferiore oppure ha fatikato meno di uno che è andato in una statale....
è la solita storia, ai miei tempi si prendeva in giro ki faceva ragioneria o altro considerando queste tipo di scuole professionali inferiori al liceo, poi c'era la differanza tra statali e private, alla fine in poki sono riusciti ad imbokkare una strada che li realizzasse, ed è x questo che senza volere strafare con materie senza senso, programmi stravaganti le università hanno rikiesto solamente una preparazione solida in alcune materie di base senza pretendere oltre...... :-o
 

ricpast

Sono un tipo serio
Joachim von Lamòttingen ha scritto:
:mumble:

dissento ankora una volta, parti dal concetto che tutti quelli che vanno alle scuole private sono dei lazzaroni che non fanno nà fava tutto il dì,

Ti dò ragione.
I toni da me usati erano eccessivi e troppi assoluti.
La verità sta nel mezzo per quanto riguarda la qualità degli studenti che frequentano scuole private.

Il mio discorso al riguardo era teso a sottolineare un rischio insito nel settore privato quando si parla di educazione: ovvero che la massimizzazione del profitto e del prestigio di una scuola (obiettivi di un'entità scolastica privata) spesso mal si conciliano con l'obiettivo (della comunità) di avere un buon livello di insegnamento e di educazione.
Tale problematica è amplificata probabilmente ancor di più nel settore educativo e scolastico (rispetto ad esempio ad un dibattito relativo al settore sanitario e assitenziale nei due ambiti: pubblico e privato) proprio perchè il fruitore diretto del servizio (lo studente) non è colui il quale prende la decisione finale (ma la subisce ovviamente dalla famiglia, e non potrebbe essere altrimenti) e il suo scopo può differire di molto rispetto a quello di chi ha materialmente preso la decisione.
Nella sanità tale dicotomia è assai meno forte visto che il fruitore è nella maggior parte dei casi la stessa persona che ha preso la decisione di affidarsi al privato; questo aspetto probabilmente aiuta in un certo senso anche a far coincidere l'interesse del fruitore/decisore con quello della comunità (il recupero di uno stato di salute nel modo migliore e nel più breve tempo possibile).

E con questo non ho nessuna intenzione di affermare che le soluzioni vanno per forza ricercate esclusivamente nel settore pubblico, ci mancherebbe.

Alla luce di questo ribadisco la mia forte critica ad un'iniziativa simile a quella della regione Veneto relativamente ai buoni scuola.
L'utilizzo delle risorse deve essere concentrato nella scuola pubblica.
Perchè è proprio in questa realtà che si manifesterà meno quella divergenza di intenti di cui ho parlato sopra che ci allontanano dall'obiettivo di avere un sistema formativo più responsabilizzante e selettivo.

Poi ovviamente i problemi non finiscono qui e ne abbiamo già accennato.

:)
 

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